Educazione per tutti?
Hai buona memoria? È ora di metterla alla prova!
- In breve
In questa attività i partecipanti devono individuare le coppie di carte, mentre riflettono sulle ineguaglianze della scolarizzazione a livello mondiale, e su come ottenere un’“Educazione per Tutti”
- Diritti correlati
- Il diritto all’educazione
- Il diritto al completo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale
- Il diritto alle pari opportunità
- Obiettivi
• Riflettere sul problema del diritto all’ educazione
• Analizzare in modo critico il livello di accesso all’educazione nel mondo
• Incoraggiare la partecipazione del singolo per un “educazione per tutti”- Materiali
• 1 set di carte da gioco per ogni 4--5 partecipanti
• Carta e penne per gli appunti nella seconda parte- Preparazione
- Spiegate dettagliatamente tutte le frasi delle carte
- Fotocopiate le schede con le carte da gioco disegnate e incollate del cartoncino sul retro per renderle più resistenti. Ritagliate le 40 carte.
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- 8 SettembreGiornata Internazionale dell’Alfabetizzazione
Istruzioni
Chiedete ai partecipanti cosa sanno sul Forum mondiale sull’istruzione (World Education Forum - WEF) e “Educazione per tutti” (Education for All - EFA). Se necessario, spiegate
brevemente quali sono gli obiettivi di EFA e che il raggiungimento dell’ istruzione primaria per tutti è uno degli obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millenium Development Goals - MDGs).
Spiegate che L’attività è divisa in due parti: parte 1, gioco di memoria e parte 2, riflessione sugli argomenti trattati.
Parte 1. Gioco di memoria (10 minuti)
- Spiegate che ci sono 20 coppie di carte. Ciascuna coppia comprende una scheda con delle frasi e una carta con le immagini, e il compito è quello di abbinare le due cose. Le frasi sulle carte si riferiscono a tutte le questioni riguardanti la scolarizzazione per tutti, diritti umani e educazione.
- Chiedete se i partecipanti conoscono i giochi come Concentrazione, Memoria, “Pelmanism” o Coppie, perché questi sono esempi simili al gioco che giocheranno in piccoli gruppi di 4 persone. Ripassate le regole del gioco: si distribuiscono le carte a faccia in giù sul pavimento o sul tavolo. Una persona comincia e scopre due carte. Se una (o entrambe) le carte contengono le frasi il giocatore legge ad alta voce il titolo e la descrizione (non la frase in corsivo - questa sarà per la parte 2!) Se le due carte formano una coppia, il giocatore le guadagna, ed ha diritto a girarne altre due. Se le carte non formano una coppia, allora il giocatore le deve girare di nuovo a faccia in giù, nella stessa posizione in cui si trovavano in precedenza. Il prossimo giocatore al suo turno gira due carte. Il gioco termina quando tutte le carte sono state accoppiate. Il vincitore è il giocatore che ha il maggior numero di coppie.
Parte 2. Riflessione sugli argomenti sollevati (60 minuti)
1. Riassumete gli argomenti sulla lavagna a fogli mobili. Chiedete di leggere a dei volontari i titoli delle loro carte mentre voi li annotate sulla lavagna.
2. Chiedete al gruppo di scegliere da quattro a sei argomenti fra quelli che li interessano maggiormente.
3. Dividete il gruppo in sottogruppi da quattro o cinque persone.
4. Chiedete ad ogni sottogruppo di scegliere due argomenti fra quelli selezionati in precedenza che sono interessati a discutere.
5. Quando i due argomenti sono stati scelti, date ai gruppi 20 minuti per discuterne. Il punto di partenza per le discussioni dovrebbe essere la domanda stampata in corsivo nelle carte. Dopo 20 minuti, chiedete a tutti i gruppi di riunirsi per esporre le proprie considerazioni. Prendete in esame tutti gli argomenti, a turno. Concedete ad ogni gruppo 5 minuti per riferire i risultati del proprio lavoro, e fate in modo di non utilizzare più di 5 minuti per domanda da parte degli altri partecipanti.
6. Dopo che tutti i gruppi hanno espresso le proprie considerazioni e tutti gli argomenti sono stati trattati, passate al debriefing.
Debriefing e valutazione
Avrete già avuto modo di approfondire la discussione sulle tematiche nell’attività precedente e quindi adesso potrete valutare il gioco stesso e cosa i partecipanti hanno imparato:
- I partecipanti hanno apprezzato il gioco di memoria?
- È stato un buon modo per iniziare la discussione sui temi dell’educazione?
- Com’è andata la discussione nei gruppi? Sono stati tutti in grado di partecipare?
- L’articolo 26 della DUDU prevede il diritto all’istruzione. Cosa dovrebbe comportare questo diritto nella pratica?
- Quali sono le principali sfide per il diritto allo studio nel vostro paese, comunità o scuola?
- In che modo voi, il vostro gruppo, la vostra comunità, potete lavorare per raggiungere l’obiettivo di ottenere un’educazione per tutti nel vostro paese e/o in paesi in via di sviluppo?
- C’è il pericolo che il diritto umano alla scolarizzazione venga “dimenticato” quando vi è un grande bisogno di concentrarsi principalmente sull’ alfabetizzazione? Se sì, cosa si potrebbe fare a questo proposito?
Linee guida per i facilitatori
Questa attività vuole unire l’utile al dilettevole, aggiungendo il divertimento all’apprendimento delle informazioni che saranno fondamentali per la discussione.
Il gioco è abbastanza semplice da organizzare. Assicuratevi di aver letto tutte le carte prima di iniziare l’attività. Assicuratevi di conoscere bene le carte e di sapere quali sono complementari, così da poter fornire assistenza durante il gioco, e verificare che le coppie individuate siano esatte. Quando spiegate il funzionamento del gioco, è opportuno dare istruzioni con l’ausilio delle carte, mostrando come riconoscere due carte complementari. Indicate la differenza tra la frase e la domanda per sollecitare le riflessioni.
Potete dire che il gioco si chiama “memory”, perché le persone hanno bisogno di memorizzare la posizione delle varie carte in modo da essere in grado di trovare le coppie complementari.
Nella parte 2, potete organizzarvi in modo che due diversi gruppi discutano lo stesso problema. In questo modo la riflessione potrà essere arricchita da idee differenti. Inoltre i sottogruppi
dovranno fare un po ‘di negoziazione su quali problematiche discutere.
Quando si fotocopiano le carte è una buona idea ingrandirle per renderle più leggibili. Ancora meglio sarà incollarle su un un foglio di carta rigida così da renderle più resistenti e facili da
maneggiare.
Alcune carte contengono acronimi, ad esempio WEF (World Education Forum – Forum Mondiale sull’Istruzione); quando spiegate il funzionamento del gioco, ricordatevi di puntualizzare il significato di queste sigle (vedere “Ulteriori informazioni”).
Ricordatevi anche che molte delle carte contengono dichiarazioni riguardanti gli obiettivi di Educazione per Tutti del Forum Mondiale sull’Istruzione che si è tenuto a Dakar, in Senegal, nell’Aprile 2000.
Il resto delle carte si riferisce a diritti umani e al diritto all’educazione, oppure a problemi da risolvere per ottenere Educazione per Tutti.
Variazioni
Se non avete a disposizione abbastanza tempo per completare la seconda parte del gioco, al suo posto potete provare la variante proposta in "Solo un minuto". Chiedete a ciascun partecipante di scegliere un argomento tra quelli contenuti nelle carte che hanno accoppiato, e di parlarne per un minuto di fila senza esitazioni e ripetizioni. Questa è una buona alternativa da utilizzare nel caso in cui percepiate che il gruppo abbia bisogno di migliorare le proprie capacità dialettiche nella presentazione orale.
Nel caso in cui non avete molto tempo, potete preparare, nella parte 2, in anticipo una serie di carte con le immagini molto ingranditi su cui sono stati scritti i titoli correlati. Poi, invece di scrivere le parti descrittive, si può attaccare queste immagini. Ciò vi consente di risparmiare tempo e risulterà più carino.
Per continuare su questo tema
Molti degli argomenti trattati nel gioco di memoria possono essere approfonditi in altre attività. Ad esempio, se volete approfondire maggiormente il problema dei fondi per l’educazione e altre esigenze sociali, in relazione al denaro destinato a spese militari, potete provare l’attività "Di quanto abbiamo bisogno?".Il lavoro infantile e l’impossibilità di accedere all’educazione possono essere approfonditi nell’attività"La storia di Ashique".
Per mettere in pratica
Le carte mostrano numerosi problemi che ostacolano il progetto di Educazione per Tutti. Il gruppo potrebbe scegliere uno qualsiasi di questi problemi su cui documentarsi, ipotizzare una
soluzione e infine attivarsi per risolverlo. Prendete spunto dal capitolo 3 Attivarsi per i diritti umani per suggerimenti su come svolgere questa attività.
Perché non scrivere lettere a esponenti del Governo domandando in che modo il vostro paese sta portando a termine gli obiettivi stabiliti durante il Forum Mondiale sul’Istruzione?
Ulteriori informazioni
Il diritto all’istruzione è sancito dall’articolo 26 della Dichiarazione (DUDU). Ma, nonostante la maggior parte dei Governi si siano impegnati a fornire educazione di base gratuita a tutti, in realtà l’educazione gratuita non è per tutti, ma per una minoranza.
L ’ obiettivo di Educazione per tutti è stata delineata durante la Conferenza mondiale sull’Istruzione per tutti di Jomtien, in Thailandia, nel 1990. Poi, nel 2000, la comunità internazionale riunita a Dakar, in Senegal, per il Forum mondiale sull’istruzione (WEF) ha riesaminato i progressi compiuti riguardo l’erogazione dell’ istruzione di base, e ha cercato di dare nuovo impulso per un maggiore impegno al diritto di Istruzione per tutti. Circa 1.100 partecipanti da 164 Paesi hanno adottato il Piano per l’Azione stilato a Dakar (Dakar Framework for Action), impegnandosi a fornire educazione di base gratuita a tutti entro il 2015. L’UNESCO è stata incaricata di coordinare tutti gli attori internazionali, e di sostenere il movimento a livello mondiale. È stato constatato che diversi paesi devono fare i conti con diversi problemi. Per esempio, in alcuni mancano le risorse economiche, in altri la volontà politica. Uno dei risultati più importanti dell’incontro è stata la presa di coscienza che per raggiungere e mantenere gli obiettivi di Educazione per Tutti è necessaria una solida ed estesa collaborazione tra i paesi, sostenuti da organizzazioni ed istituzioni regionali ed internazionali.
Durante l’incontro è stata sottolineata l’importanza dell’educazione per uno sviluppo sostenibile, la pace, la partecipazione sociale e l’economia legittima per il XXI secolo. Un risultato lodevole del Forum Mondiale sull’Educazione è stato la stesura di obiettivi precisi da raggiungere in tempi definiti, e la descrizione delle azioni che devono essere intraprese a tutti i livelli per ottenere Educazione per Tutti. Se questi scopi saranno raggiunti, e le attività intraprese, è una domanda che può trovare risposta solo se ognuno, ad ogni livello sociale, è consapevole e si batte per ottenere Educazione per Tutti. Se questi scopi saranno raggiunti, e le attività intraprese, è una domanda che può trovare risposta solo se ognuno, ad ogni livello sociale, è consapevole e si batte per ottenere Educazione per Tutti.
L’iniziativa WEF ha coinciso con l’adozione da parte delle Nazioni Unite degli Obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) da raggiungere entro il 2015. Degli 8 OSM, due relativi all’istruzione: obiettivo 2, conseguire l’istruzione primaria universale e obiettivo 3, promuovere l’uguaglianza di genere e potenziare donne.
Per ulteriori informazioni su Education for All, consultare UNESCO.org; per gli OSM consultare www.un.org/millenniumgoals e per informazioni sulle politiche internazionali e la cooperazione in materia di istruzione e formazione, consultare www.norrag.org.
Nel 2015 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha formalmente accettato gli OSS per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. (Per informazioni generali sugli SDG consultare
la sezione Ulteriori informazioni dopo l’attività, Quanto ci serve? E www.undp.org). Obiettivo di sviluppo sostenibile 4 riguarda l’educazione di qualità. Gli obiettivi sono entro il 2030 di garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. Obiettivo di sviluppo sostenibile 4 ha sei obiettivi:
1 .Entro il 2030, garantire che tutte le ragazze e i ragazzi completino un'istruzione primaria e secondaria, equa e di qualità che porti a risultati di apprendimento pertinenti ed efficaci
2. Entro il 2030, garantire che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano accesso a uno sviluppo della prima infanzia di qualità, all'assistenza e all'istruzione pre-primaria in modo che siano pronti per l'istruzione primaria
3. Entro il 2030, garantire la parità di accesso per tutte le donne e gli uomini a un'istruzione a prezzi accessibile di e di qualità tecnica, professionale e terziaria, comprese le università
4. Entro il 2030, aumentare in modo sostanziale il numero di giovani e adulti che possiedono competenze pertinenti, tra cui competenze tecniche e professionali, per l'occupazione, i posti di lavoro dignitosi e l'imprenditorialità
5. Entro il 2030, eliminare le disparità di genere nell'istruzione e garantire la parità di accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale per le persone vulnerabili, comprese le persone con disabilità, le popolazioni indigene e i bambini in situazioni vulnerabili
6. Entro il 2030, garantire che tutti i giovani e una percentuale sostanziale di adulti, uomini e donne, raggiunga l'alfabetizzazione e la capacità di far di conto.
7. Entro il 2030, garantire che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile, compresi, tra gli altri, attraverso l'educazione allo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l'uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e nonviolenza, cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile
E’ possibile approfondire l’argomento sui seguenti siti:
- Istruzione per tutti Global Monitoring Report: www.unesco.org/en/efareport
- Campagna Globale per l’Educazione: www.campaignforeducation.org
- Progetto sul Diritto allo studio: www.right-to-education.org
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Fonte:
UNESCO Education for All (Educazione per tutti): Relazione finale del Forum Mondiale sull’Educazione, 2000.