COMPASS è diventato un manuale di riferimento per le molte persone coinvolte in attività giovanili basate su valori e sull’educazione non formale. E’ attualmente disponibile in più di 30 lingue, dall’arabo e il giapponese all’islandese e al basco. In alcuni paesi è diventato parte del materiale per l’educazione ai diritti umani, mentre in altri paesi non è riconosciuto come tale. Le avventure di Compass in Europa spesso sono lo specchio della contrastata realtà dell’educazione ai diritti umani: promossa in alcuni contesti e combattuta in altri, apprezzata da alcuni e disonorata da altri.

Il successo di Compass è stato seguito da quello del suo fratello più piccolo, Compasito - il manuale per l’educazione ai diritti umani per i bambini e le bambine. Entrambe le pubblicazioni supportano l’attuazione della Carta sull’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani del Consiglio d’Europa.

Compass e la sua pubblicazione in diverse lingue sono state il mezzo attraverso il quale l’educazione ai diritti umani è stata inserita nel lavoro giovanile e nei piani di studio di molte scuole. Reti nazionali per l’educazione ai diritti umani sono state create in diversi paesi consolidando il lavoro svolto da organizzazioni per i diritti umani e da professionisti dell’educazione nel rendere il diritto all’educazione ai diritti umani una realtà per un numero maggiore di bambini e giovani di tutta Europa. Il forum sull’educazione ai diritti umani con i giovani “Vivere, Imparare, Agire per i diritti umani”, svoltosi a Budapest nel 2009, ha sottolineato l’importanza dell’educazione ai diritti umani oggi.[i]:

I diritti umani non possono essere difesi e promossi dai soli strumenti giuridici. L’educazione ai diritti umani – sapere, saper fare e saper essere - è fondamentale per fare in modo che vengano compresi, sostenuti e promossi da tutti.

Il lavoro svolto da e per i giovani attraverso Compass - il manuale per l’educazione ai diritti umani con i giovani - dimostra chiaramente che il Consiglio d’Europa può contare sulla generosità, passione e competenza dei giovani per rendere l’educazione ai diritti umani una realtà per molti altri giovani. [...] Le esperienze di lavoro con i giovani e l’apprendimento non formale sono stati collocati con successo a servizio di progetti di educazione ai diritti umani per tutti, compresa la complementarità dell’ apprendimento formale e non formale.

L’educazione ai diritti umani non può essere solo una responsabilità delle ONG e delle organizzazioni giovanili, né può essere portata avanti esclusivamente da volontari. Gli Stati hanno una grande responsabilità nell’implementare l’educazione ai diritti umani. Ha bisogno di essere voluta, sostenuta e facilitata prevedendo un ruolo per i settori
dell’educazione formale e dell’educazione non formale.

Per molti operatori dell’educazione ai diritti umani, Compass è diventato sinonimo di educazione ai diritti umani. Tuttavia, l’educazione ai diritti umani è molto più di Compass.
Compass indica percorsi e suggerisce modi per fare esperienza di educazione ai diritti umani, ma lascia la scelta del percorso e il metodo al facilitatore e, soprattutto,
ai partecipanti.

Compass non è un diritto umano; l’educazione ai diritti umani è un diritto umano.

 Garantiamo che Compass è rilevante per la seconda decade del ventunesimo secolo

Nei primi dieci anni della sua vita, Compass ha dovuto confrontarsi con un rapido sviluppo di temi, di sfide ai diritti umani e all’educazione ai diritti umani. Fra questi l’accelerazione dei processi di globalizzazione, l’aumento del terrorismo e la conseguente guerra globale al terrorismo, la crisi finanziaria globale, gli effetti dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo, le varie rivoluzioni in Georgia, Ucraina e diversi paesi arabi, l’espansione di Internet, le guerre in Iraq e in Afghanistan, lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima, e altro ancora. Nel 2010 si è pertanto deciso di procedere alla revisione di Compass, pubblicata poi nel 2012.

Sarebbe stato semplice chiamare questa edizione 2.0 o 3.0, ma non è questo il caso. I lettori di Compass e gli operatori nel campo dell’educazione ai diritti umani troveranno questa edizione di Compass molto simile alla precedente: ci sono ancora l’invito a discutere temi controversi, la centralità dell’apprendimento e l’attivarsi per i diritti umani. Abbiamo preso in considerazione le valutazioni degli utenti e anche la “accelerazione della storia”: non tutto ciò che era stato importante nel 2002 era ancora altrettanto importante, dieci anni dopo. Rendere Compass rilevante per il secondo decennio del 21 secolo è stato il nostro obiettivo principale.

Cosa cambia in questa revisione?

In questa ristampa del 2015 troverete i capitoli da 1 a 4 esattamente come sono nell'edizione del 2012. Ciò che cambia sono le informazioni generali del Capitolo 5 che qui mancano. Questo non vuol dire che le informazioni generali non siano importanti, sono certamente molto importanti! Le informazioni sui 19 temi sono disponibili su www.coe.int/compass dove possono essere più facilmente mantenute aggiornate. In questa ristampa del 2015 troverete un Capitolo 5 più corto con dei riassunti dei temi e un invito ad aiutarci a tenere il materiale delle informazioni generali aggiornato e rlevante fornendoci dei feedback.

 La nostra idea è che l'edizione del 2015 risponderà alle esigenze degli operatori a cui serve un manuale pratico per l'educazione ai diritti umani che sia completo e pratico da usare. Avere le informazioni generali sul sito del Consiglio d'Europa assicura che le informazioni possano essere aggiornate. Inoltre, non stampando le 160 pagine delle informazioni generali abbiamo prodotto un manuale più leggero, più economico e che ci aiuta a proteggere l'ambiente risparmiando carta.

I valori centrali e gli approcci che riguardano Compass restano sempre validi. Compass deve essere:

Adeguato: gli utilizzatori del manuale troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno per introdurre ed esplorare i diritti umani con i giovani.

Pronto all'uso: le attività proposte non richiederanno ulteriori risorse o lunghi procedimenti per la preparazione.

Aggiornato rispetto ai giovani: le attività e le questioni riguardanti i diritti umani sono semplici da collegare alle problematiche e ai punti di vista degli adolescenti e dei giovani adulti.

Pratico ed esperienziale: tutte le attività comrendono suggerimenti per mettere in azione ciò che è stato appreso, questo coinvolgendo i partecipanti in più che semplici processi cognitivi.

Adatto sia per l'istruzione formale che per l'educazione non formale: anche se le attività sono state sviluppate per contesti di educazione non formale, tutte possono essere svolte in aule scolastiche con i doviti adattamenti, per esempio riguardo alla durata.

Adattabile: tutte le attività possono essere adattate al contesto, al gruppo e alla società in cui sono realizzate. I suggerimenti per le variazioni aiuteranno i facilitatori a creare i propri adattamenti.

Un punto di inizio: i facilitatori e gli educatori interessati troveranno molti suggerimenti e risorse per andare più in profondità su argomenti specifici o per imparare di più sui diritti umani.

Generico e olistico: Compass può essere usato per ogni questione riguardante i diritti umani e ad ogni livello di conoscenza degli apprendenti. E' basato su un approccio inclusivo e olistico all'apprendimento che integra valori, comportamenti, capacità e conoscenze.

Iniziamo!

Compass è scritto per tutti coloro che hanno un interesse per i diritti umani e che vogliono impegnarsi nell'educazione ai diritti umani. Chi usa Compass per la prima volta deve sapere che siamo partiti dal presupposto che non ci sia già una precedente conoscenza sui diritti umani e sull'educazione ai diritti umani nè sui temi con i quali abbiamo deciso di lavorare. Nè abbiamo dato per scontato che ci sia una precedente esperienza da parte degli utilizzatori sul piano dell'insegnamento e della conduzione di attività. Viene dato un aiuto completo per condurre le attività e per adattarle e svilupparle secondo i bisogni e le circostanze pratiche. C'è una sezione speciale per i suggerimenti per gli insegnanti. Alcuni "per mettere in pratica" possono sembrare difficili da realizzare, ecco perchè trattiamo i concetti in modo completo e spieghiamo i loro ruoli nel processo educativo nel capitolo 3.

Compass è una fonte di informazioni, strumenti e suggerimenti per l'Educazione ai diritti umani. Quindi può essere usato in modi molto diversi e non c'è un preciso punto di partenza. Tuttavia, vi suggeriamo di iniziare guardando la tavola dei contenuti nelle pagine iniziali, di entrare nel manuale e di familiarizzare con la sua struttura generale e i suoi contenuti. Molte persone sono inizialmente più interessate alle attività. Anche questo va bene, ma vi raccomandiamo di leggere almeno il capitolo 1.3, "usare Compass per l'educazione ai diritti umani" prima di realizzare le attività.

Speriamo che vi piaccia usare questa edizione 2015 di Compass. Fateci sapere se siamo riusciti a darvi le informazioni e gli strumenti di cui avevate bisogno, e aiutateci a migliorare il manuale inviandoci i vostri feedback su www.coe.int/compass.


[i] Message of the forum participants, in Living, Learning, Acting for Human Rights, report by Gavan Titley, Council of Europe 2010.