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Nessuno è nato un buon cittadino; nessuna nazione nasce come democrazia. Piuttosto, entrambi sono processi che continuano ad evolversi nel corso della vita. I giovani devono essere inclusi dalla nascita.
Kofi Annan

Cosa è la democrazia?

"Delle persone, dalle persone, per le persone"
Abraham Lincoln

La parola democrazia viene dalle parole greche "demos", che significa popolo e "Kratos" che significa potere; quindi la democrazia va pensata come "il potere del popolo": un modo di governare che dipende dalla volontà del popolo.

Ci sono così tanti modelli diversi di governi democratici nel mondo che a volte risulta più semplice comprendere l'idea di democrazia in base cosa assolutamete non è. La democrazia, dunque, non è l'autocrazia o la dittatura, dove a governare è un solo individuo; non è nemmeno l'oligarchia, dove a governare è un ristretto gruppo della società. Intesa correttamente, la democrazia non dovrebbe nemmeno essere "il governo della maggioranza", se questo significa che gli interessi delle minoranze siano completamente ignorati. Una democrazia, almeno in teoria, è il governo a nome di tutto il popolo, secondo la sua "volontà".

Domanda: Se la democrazia è il governo del popolo, esiste una vera democrazia nel mondo?

Perchè la democrazia?

L'idea di democrazia prende la sua forza morale - e e il fascino popolare - da due principi chiave:
1. L'autonomia individuale: L'idea che nessuno dovrebbe essere doggetto a norme che sono state imposte da altri. Le persone dovrebbero avere il controllo delle proprie vite (entro certi limiti)
2. Uguaglianza: L'idea che tutti dovrebbero avere la stessa opportunità di influenzare le decisioni che riguardano le persone nella società.

Questi principi sono intuitivamente accattivanti e aiutano a spiegare perché la democrazia è così popolare. Naturalmente riteniamo che sia giusto avere la stessa possibilità di chiunque altro di decidere su norme comuni!

I problemi sorgono quando consideriamo come i principi possono essere messi in pratica, perché abbiamo bisogno di un meccanismo per decidere come affrontare le opinioni contrastanti. Poiché offre un meccanismo semplice, la democrazia tende ad essere "il governo della maggioranza"; ma il governo della maggioranza può significare che gli interessi di alcune persone non sono mai rappresentati. Un modo più genuino di rappresentare gli interessi di tutti è quello di utilizzare il processo decisionale per consenso, dove l'obiettivo è quello di trovare punti di interesse comuni.

Domanda: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di prendere decisioni per consenso, rispetto a farlo con la regola della maggioranza? Come vengono prese le decisioni nel vostro gruppo giovanile?

Lo sviluppo della democrazia

Storia antica

La creazione della democrazia è ascritta agli antichi greci, anche se sono quasi sicuramente esistiti esempi antecedenti di forme primitive di democrazia in altre zone del mondo. Il modello greco fu fondato nel V secolo a.C., nella città di Atene. La democrazia ateniese si ergeva sola in un mare di autocrazie e oligarchie, che al tempo erano le più diffuse forme di governo.

1. La loro era una forma di democrazia diretta - in altre parole, invece di eleggere dei rappresentanti che governassero a nome del popolo era "il popolo" stesso che si incontrava, discuteva le questioni di governo e poi attuava le politiche.

La democrazia non è la legge della maggioranza, ma la protezione della minoranza.
Albert Camus

2. Un sistema tale era in parte possibile perchè "il popolo" era una categoria molto limitata. Quelli che potevano partecipare direttamente erano una parte ridotta della popolazione, dato che le donne, gli schiavi, i forestieri e naturalmente i bambini erano esclusi.

Domanda: Qualli sono i vantaggi e gli svantaggi della democrazia diretta?

La democrazia nel mondo contemporaneo

Anche se le democrazie condividono caratteristiche comuni, non esiste un unico modello di democrazia.
Risoluzione delle Nazioni Unite sulla promozione e il consolidamento della democrazia (A/RES/62/7)

Oggi ci sono tante forme diverse di democrazia quante sono le nazioni democratiche nel mondo. Non ci sono due modelli identici e nessun sistema può essere preso come "modello" di riferimento. Ci sono democrazie presidenziali e democrazie parlamentari, democrazie che sono federali o democrazie unitarie, democrazie che usano un sistema elettorale proporzionale e altre che usano un sistema maggiornitario, ci sono democrazie che sono anche monarchie e così via.

Un elemento che unisce i moderni sistemi democratici, e che li distingue da quelli antichi, è l'uso di rappresentanti del popolo. Invece di prendere parte direttamente alla stesura delle leggi, le moderne democrazie usano le elezioni per scegliere rappresentanti che poi governano per conto del popolo. Questo è il sistema conosciuto come democrazia rappresentativa. Questo sistema può, in qualche modo, affermare di essere "democratico" perchè è comunque basato, almeno fino ad un certo punto, sui due principi spiegati sopra: l'uguaglianza (ogni persona dà un voto), e il diritto di ogni individuo ad un certo livello di autonomia individuale.

Domanda: Che cosa deve fare un politico eletto per assicurarsi di rappresentare adeguatamente coloro che lo hanno eletto?

"Il diritto di voto non è un privilegio. Nel XXI secolo, il presupposto in uno Stato democratico deve essere a favore dell'inclusione ... Ogni deroga al principio del suffragio universale rischia di minare la validità democratica del legislatore che in quel modo era stato eletto e delle leggi da esso promulgate."
Sentenza della Corte europea (Hirst contro Regno Unito)

Migliorare la democrazia

Comunemente ci si riferisce ai paesi che "stanno diventando" delle democrazie non appena questi iniziano a svolgere delle elezioni aperte e relativamente libere. Ma la democrazia comprende molto altro oltre alle elezioni, e acquisice molto più senso quando iniziamo a pensare all'idea della volontà del popolo piuttosto che alle strutture istituzionali o di voto, se vogliamo davvero valutare quanto un paese sia democratico. Si comprende meglio l'idea di democrazia come qualcosa che possiamo avere in più o in meno invece che qualcosa che è o non è.

I sistemi democratici possono sempre essere resi più inclusivi, più rappresentativi delle aspettative del popolo e più reattivi alla sua influenza. In altre parole, c'è margine per potenziare la parte "popolare" della democrazia, includendo più persone nel processo decisionale; c'è anche spazio per migliorare la parte democratica del "potere" e della "volontà" dando al popolo più potere reale. Le lotte per la democrazia nel corso della storia si sono di solito concentrate sull'uno o sull'altro di questi elementi.

Oggi, nella maggior parte dei paesi del mondo, le donne hanno il diritto di voto ma questa conquista è stata ottenuta solo recentemente. La Nuova Zelanda è vista come il primo paese nel mondo ad aver introdotto il suffragio universale nel 1893, ma anche lì alle donne è stato garantito il diritto di candidarsi per il parlamento solo in seguito, nel 1919. Molti sono i paesi che hanno prima concesso il diritto di voto alle donne e solo in un secondo momento hanno permesso loro di avere cariche elettive. L'Arabia Saudita ha concesso alle donne la possibilità di votare alle elezioni solo nel 2011.
Oggi anche nelle democrazie consolidate ci sono settori della società, che normalmente includono i migranti, i lavoratori immigrati, i detenuti e i bambini, ai quali non viene concesso il diritto di voto anche se molti di loro pagano le tasse e sono obbligati a obbedire alle leggi del paese in cui vivono.

Detenuti e diritto di voto

Ai detenuti è concesso di votare in 18 paesi europei.
Il diritto di voto ai detenuti ha restrizioni in 20 paesi, in base a elementi quali la durata della pena o la gravità del crimine commesso oppure dal tipo di elezione. 
In 9 paesi europei ai detenuti non è concesso di votare.
Il diritto di voto dei detenuti, Nota Standard della Commons Library  SN/PC/01764, aggiornata nel 2012, http://www.parliament.uk/briefing-papers/SN01764
Nel processo di Hirst contro il Regno Unito nel 2005, la Corte Europea ha riscontrato che il divieto universale di voto per i detenuti nel Regno Unito era una violazione dell'Articolo 3, Protocollo 1 della Convenzione Europea, che afferma:  
"Le Alte Parti Contraenti si impegnano a tenere libere elezioni a intervalli ragionevoli a scrutinio segreto, in condizioni che garantiscano la libera espressione dell'opinione popolare nella scleta del legislatore."

Domanda: L'esclusione di alcuni settori della società dal processo democratico può essere sempre giustificata?

Democrazia e partecipazione

Non ho nessuna formula per cacciare un dittatore o costruire la democrazia. Tutto quello che posso suggerire è di dimenticare te stesso e pensare solo al tuo popolo. Sono sempre le persone che fanno accadere le cose.
Corazon Aquino

I modi più diretti per partecipare al governo sono votare o candidarsi  e diventare un rappresentante del popolo. La democrazia, però, è molto più del semplice voto e ci sono molti altri modi di impegnarsi nella politica e nel governo. Il funzionamento effettivo della democrazia, in effetti, dipende dalle persone comuni che usano questi altri mezzi il più possibile. Se le persone votano solo ogni 4 o 5 anni - o non votano affatto - e se non fanno niente nel periodo tra un voto e il successivo, allora il governo non può davvero dire di essere "delle persone". E' difficile dire che questo tipo di sistema sia democratico.
Sui sistemi di partecipazione si possono leggere più dettagli nella sezione Cittadinanza e Partecipazione. Qui ci sono alcune idee - forse il minimo che sarebbe necessario per i membri del parlamento per agire democraticamente in rappresentanza del popolo: 
Essere informati su ciò che sta succedendo, su cosa viene deciso "nel nome del popolo" e in modo particolare sulle decisioni e le azioni fatte dai propri rappresentanti.  
Far conoscere le proprie opinioni sia ai propri rappresentanti in parlamento che ai mass media o a gruppi che si occupano di particolari tematiche. Senza un feedback dal "popolo" i leader possono governare solo secondo le loro proprie volontà e priorità. 
Se le decisioni sembrano essere antidemocratiche o contrarie ai diritti umani o anche se si mutrono forti dubbi su di esse bisogna impegnarsi perché la propria voce venga ascoltata così che le decisioni politiche possano essere riviste. Il sistema più efficace per fare questo è probabilmente quello di unirsi ad altre persone in modo che la propria voce sia più forte. 
Votare, ogni qualvolta ce ne sia possibilità. Se le persone non votano i politici sono effettivamente non controllabili.

Domanda: Hai mai partecipato in uno di questi modi (o in altri)?

Democrazia e diritti umani 

La connessione tra i diritti umani e la democrazia è profonda e va in due sensi: gli uni sono in un certo modo dipendenti dall'altra e incompleti senza.

Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
Articolo 21, parte 1, DUDU

Prima di tutto l'uguaglianza e l'indipendenza sono valori anche nei diritti umani e il diritto di partecipare al governo è, esso stesso, un diritto umano. L'Articolo 21 della Dichiarazione Universale dei diritti umani (DUDU) ci dice che "la volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo": quindi la democrazia è in effetti l'unica forma di governo compatibile con i diritti umani. 

In ogni caso, una democrazia è incompleta senza un profondo rispetto per i diritti umani. Partecipare al governo, in modo autentico, è quasi impossibile se alle persone non è garantito il rispetto degli altri diritti di base. Si considerino i seguenti esempi: 
1. Libertà di pensiero, di coscienza e di religione (DUDU, Articolo 18). Questo è uno dei primi diritti essenziali in una democrazia: le persone devono essere in grado di pensare liberamente, di tenere a qualsiasi credo sia importante per loro, senza per questo essere puniti. I governi, nel corso della storia, hanno cercato di limitare questo diritto perché temono che se la gente inizia a pensare ad altre forme di governo, questo potrebbe mettere in pericolo il sistema politico attuale. Così hanno arrestato delle persone soltanto perché avevano pensieri contrari (queste persone sono considerate come prigionieri politici).Tuttavia, una società senza pluralismo di pensieri non solo è intollerante ma limita anche le proprie possibilità di svilupparsi in direzioni nuove ed eventualmente migliori.  

2. Libertà di espressione (DUDU, Articolo 19). Non solo è importante avere la possibilità di pensare ciò che si vuole, ma anche essere in grado di esprimere a parole tale opinione, qualunque essa sia. Se alle persone è impedito di parlare delle proprie opinioni con gli altri o di presentarle ai mass media come potrebbero "partecipare" al governo? La loro opinione è stata essenzialmente esclusa dalle possibili alternative prese in considerazione.

La democrazia non riconosce l'est o l'ovest; la democrazia è semplicemente la volontà della gente.
Shirin Ebadi

3. Libertà di riunione e di associazione pacifica (DUDU Articolo 20). Questo diritto permette alle persone di discutere le idee con altri, di formare gruppi di interesse o associazioni o di riunirsi con lo scopo di protestare contro le decisioni con cui non sono d'accordo. Forse una tale attività è a volte scomoda per i governi; Tuttavia è essenziale che diverse opinioni siano conosciute e tenute in considerazione. E questo è parte della democrazia.

Questi sono tre diritti umani intrinsecamente legati all'idea di democrazia, ma ogni violazione di altri diritti umani influenzerà anche la misura in cui una persona sia in grado di partecipare al governo. La povertà, una salute precaria o la mancanza di una casa possono rendere più difficile per qualcuno far sentire la propria voce e far diminuire il peso delle loro scelte in confronto ad altri. Tali violazioni dei diritti rendono quasi sicuramente impossibile per la persona interessata l'elezione ad una carica di governo.

Domanda: Fino a che punto i tre diritti democratici (elencati sopra) sono rispettati nel vostro paese?

Problemi con la democrazia

La democrazia non significa molto se una persona è affamata o senzatetto o se non ha assistenza sanitaria o se i suoi bambini non possono andare a scuola; anche se ha diritto di voto la democrazia non è effettiva.
Susan George, Presidente di ATTAC

L'apatia degli elettori

Per diversi anni c'è stata preoccupazione per la condizione della democrazia e forse soprattutto nelle democrazie più consolidate. Questo si basa sulla diminuzione dei livelli di partecipazione degli elettori al voto, ciò sembra indicare una mancanza di interesse e di coinvolgimento da parte dei cittadini. Una bassa affluenza alle urne mette in discussione la legittimità dei cosidetti governi democraticamente eletti che in alcuni paesi sono effettivamente eletti da una minoranza dell'elettorato totale.

 

Elezioni e apatia

L'affluenza alle urne alle elezioni del Parlamento europeo è diminuita ogni anno dalle prime elezioni tenutesi nel 1979. Nel 2009 solo il  43% dell'elettorato ha votato e in alcuni paesi l'affluenza è scesa al 34%. 
Nelle elezioni nazionali in tutta Europa, l'affluenza varia da poco più del 50% in alcuni paesi a oltre il 90% in altri. 
Aluni paesi in Europa, per esempio, la Grecia e il Belgio hanno reso il voto obbligatorio. In tali paesi l'affluenza alle urne è ovviamente molto superiore alla media dei paesi dove il voto è facoltativo.

Domanda: Con che proporzione l'elettorato ha votato nelle ultime elezioni del vostro paese?

Nonostante sia indubbiamente un problema che sempre meno persone riescano a votare alle elezioni, ci sono alcuni studi che indicano che la partecipazione in forme diverse potrebbe essere effettivamente in aumento, ad esempio gruppi di pressione politica, iniziative civiche, organi consultivi e così via. Queste forme di partecipazione sono tanto importanti per un funzionamento effettivo della democrazia, quanto l'affluenza alle urne alle elezioni, se non di più.

Democrazia e partecipazione civica

La cosiddetta Primavera Araba, nella quale masse di persone - tra cui molti giovani - sono scese per le strade per esprimere la loro insoddisfazione nei confronti del governo, ha mostrato un nuovo livello di partecipazione civica in paesi che non erano tradizionalmente considerati democrazie. Anche in Europa, anche nelle democrazie più tradizionali, "il potere del popolo" sembra aver trovato una nuova prospettiva: gli studenti hanno protestato in molti paesi contro le iniziative dei governi che imponevano tasse sull'istruzione. I sindacati hanno portato le persone nelle strade per protestare sull'impatto dei tagli economici. In più, gruppi autonomi di attivisti hanno inventato forme nuove e creative di manifestazione contro i cambiamenti climatici, il potere delle grandi aziende, il ritiro di servizi statali chiave e anche contro misure di  polizia oppressive.

La regola della maggioranza

Una minoranza può aver ragione e la maggioranza ha sempre torto. 
Henrik Ibsen

Ci sono due problemi che sono più profondamente connessi al concetto di democrazia rappresentativa e che riguardano gli interessi dellla minoranza. Il primo è che gli interessi delle minoranze spesso non sono rappresentati attraverso il sistema elettorale: questo può accadere se il loro numero è troppo basso per raggiungere il livello minimo necessario per avere una qualsiasi rappresentanza. Il secondo problema è che, anche se il loro numero viene rappresentato nell'organo legislativo, avranno comunque una minoranza di rappresentanti e questi potrebbero quindi non avere la possibilità di  raccogliere i voti necessari per sconfiggere i rappresentanti della maggioranza. Per queste ragioni si parla della democrazia con la definizione di "regola della maggioranza".

La regola della maggioranza, se non sostenuta dalla garanzia dei diritti umani per tutti, può portare a decisioni che sono dannose per le minoranze, e il fatto che queste decisioni sono il "volere del popolo" non può fornire nessuna giustificazione. Gli interessi di base delle minoranze come quelli delle maggioranze devono essere salvaguardati in ogni sistema democratico, aderendo ai principi dei diritti umani, rafforzati da un meccanismo giuridico efficace, qualunqua sia la volontà della maggioranza.

Domanda: Se la maggioranza della popolazione è favorevole a privare alcune persone dei loro diritti umani, pensate che "dovrebbe decidere il popolo"?

L'ascesa del nazionalismo

La democrazia è concepita al meglio come processo di democratizzazione.
Patomäkim,Teivainen

Un problema correlato è la preoccupante tendenza in tutta Europa al supporto di partiti di estrema destra. Questi partiti hanno spesso spinto su sentimenti nazionalisti, hanno preso di mira membri della popolazione "non indigeni", in particolare richiedenti asilo, rifugiati e membri delle minoranze religiose, talvolta anche in modo violento. Tali partiti, come difesa, fanno spesso appello al supporto che trovano tra la popolazione e al principio democratico che essi rappresentanon le opinioni di un grande numero di persone. Tuttavia se un partito appoggia la violenza, in qualsiasi forma, e se non rispetta di diritti umani di tutti i membri della popolazione, ha ben poco diritto di appellarsi ai principi democratici.

In base all'entità del problema, e al particolare contesto culturale, potrebbe essere necessario limitare il diritto alla libertà di espressione a determinati gruppi, nonostante l'importanza di tale diritto nei processi democratici. La maggior parte dei paesi, per esempio, ha leggi contro l'incitamento all'odio razziale. Ciò è visto dalla Corte Europea come una limitazione accettabile alla libertà di espressione, giustificata dal bisogno di proteggere i diritti degli altri membri della società, o della struttura stessa della società.

Domanda: Il nazionalismo è diverso dal razzismo?

I giovani e la democrazia

I giovani spesso non hanno nemmeno accesso al voto, quindi come possono essere parte del processo democratico?
Molte persone risponderebbero a questa domanda affermando che i giovani non sono pronti ad essere parte del processo e che solo a 18 anni (o a qualunque età il loro paese gli dia la possibilità di votare) saranno in grado di partecipare.

In effetti tanti giovani sono molto attivi politicamente già prima di poter votare, e in un certo modo, l'impatto di questo loro attivismo può essere più forte dell'accesso al singolo voto che riceveranno in seguito - e che potranno decidere di usare o meno - una volta ogni 4 o 5 anni. I politici sono spesso impazienti di chiedere il voto dei giovani, questo li può rendere più predisposti ad ascoltare le preoccuazioni dei giovani.

Molti giovani sono impegnati in gruppi ambientalisti, o in altri gruppi di protesta che organizzano campagne contro la guerra, contro lo sfruttamento da parte delle grandi aziende o contro il lavoro minorile. Forse uno dei modi più importanti con cui i giovani possono iniziare ad impegnarsi nella vita della comunità e nell'attività politica è agire a livello locale: in tal modo saranno più conspevoli dei problemi che li preoccupano e di quelli con cui sono più a contatto, e questo li renderà più capaci di avere un impatto diretto. La democrazia non ha a che fare solo con questioni nazionali o internazionali: deve iniziare nei nostri quartieri!
Le organizzazioni giovanili sono uno dei modi attraverso cui i giovani fanno esperienza e praticano la democrazia e, inoltre, hanno un ruolo importante nel processo democratico, ammesso ovviamente, che siano amministrate in modo indipendente e democratico!

Domanda: Se un  sedicenne è considerato/a abbastanza maturo per sposarsi o per lavorare, non dovrebbe esserlo anche per votare?

Il lavoro del Consiglio d'Europa

Ci batteremo per il nostro obiettivo comune di promuovere la democrazia e il buon governo di altissima qualità, a livello nazionale, regionale e locale, per tutti i nostri cittadini.
Piano d'azione del Vertice di Varsavia del Consiglio d'Europa (2005)

La democrazia è uno dei valori fondamentali del Consiglio d'Europa, insieme ai diritti umani e allo Stato di diritto. Il Consiglio d'Europa ha una serie di programmi e pubblicazioni che si occupano del miglioramento e del futuro della democrazia. Nel 2005, il Forum per il futuro della democrazia è stato istituito dal Terzo Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d'Europa. L'obiettivo del Forum è quello di "rafforzare la democrazia, le libertà politiche e la partecipazione dei cittadini attraverso lo scambio di idee, informazioni ed esempi di buone pratiche". Ogni anno si svolge una riunione del Forum che riunisce circa 400 partecipanti dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa e degli Stati osservatori.

Il sostegno allo sviluppo e all'attuazione di norme per la democrazia è sostenuto dalla Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto - nota anche come Commissione di Venezia - che è l'organo consultivo del Consiglio d'Europa in materia costituzionale.  La commissione è stata particolarmente attiva nell'assistere l'elaborazione di nuove costituzioni o leggi sulle corti costituzionali, codici elettorali, diritti delle minoranze e il quadro giuridico relativo alle istituzioni democratiche.

Oltre a questo lavoro di definizione delle norme, il Consiglio d'Europa promuove la democrazia e i suoi valori attraverso programmi sulla partecipazione democratica, l'educazione alla cittadinanza democratica e la partecipazione dei giovani, perché la democrazia è molto più che votare alle elezioni!