Fai in modo che questa stanza del potere generi energia umana!

In breve

I partecipanti fanno un brainstorming sulle forme di violenza, comuni nelle loro vite quotidiane, ed esplorano modalità creative per contrastarle e per cercare soluzioni ai problemi.

Diritti correlati

• Il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale
• La libertà dalla discriminazione
• La libertà da interferenze nella privacy, famiglia, casa e corrispondenza.

Obiettivi

• Identificare forme di violenza e le loro cause ed esplorare possibili soluzioni
• Sviluppare le abilità di cooperazione e di lavoro di gruppo
• Coltivare un senso di giustizia e responsabilità nei confronti degli altri

Materiali

• Un filo di spago o corda lungo quanto la lunghezza della stanza in cui state giocando, per rappresentare un filo elettrico
• Fogli di carta A4 di due colori diversi, ad esempio rosso e verde
• Pennarelli, uno per gruppo
• Attrezzature sceniche: una campanella o un clacson, caschi, un camice bianco, una pinza taglia cavi (vera o fatta di carta)
• Due rotoli di nastro adesivo
• 2 stanze a disposizione (facoltativo, ma preferibile)
• Un assistente che suona la campanella, accende la luce o attiva qualunque altro effetto speciale

Preparazione

• Addobbare una stanza in modo da trasformarla nella “stanza del potere”. Lasciare libero uno spazio al centro della stanza. Prendere lo spago (che rappresenta il filo elettrico) e fissarlo saldamente ai due lati opposti della stanza ad altezza delle spalle. Fissate i bordi in modo saldo.

compass-key-date
  • 4 NovembreLa Convenzione Europea sui Diritti Umani è stata firmata in questa data nel 1950

Istruzioni

1. Spiegate ai partecipanti che lavoreranno nella stanza del potere. Le stanze di potere comuni generano elettricità dall’uranio, carbone, gas, carburante biologico, sole, vento o onde. Questa stanza del potere, comunque, genera energia, dalle forme di violenza ed è quindi potenzialmente pericolosa e dovrebbe essere chiusa per essere convertita per produrre altre forme di carburante. Voi (i facilitatori) siete i gestori della stanza del potere e i partecipanti sono i tecnici.

Parte 1. Brainstorming sulle forme di violenza
2. Domandate ai partecipanti di fare un rapido brainstorming sulle forme di “violenza che li circondano”. Spiegate chiaramente che non devono pensare ai “grandi temi”, quali terrorismo o genocidio, ma rimanere nell’ambito di quelle forme di violenza che incontrano nella vita di tutti i giorni a scuola o nel centro giovani, per strada o nelle loro case.
3. Dividete i partecipanti in piccoli gruppi da 3/5 persone e distribuite tre fogli di carta rossae un pennarello ad ogni gruppo. Chiedete ai partecipanti di condividere i temi che hanno individuato precedentemente e concordare su quali siano le forme di violenza più importanti da trattare. Dovranno scriverle una per foglio, in lettere maiuscole utilizzando parole chiave o frasi molto brevi.
4. Mettete insieme i fogli e controllate rapidamente se ce ne sono alcuni che ripetono le stesse cose. Eliminate i doppioni.
5. Date ai partecipanti 5 minuti di pausa perché dovrete preparare la parte successiva. Appendete i fogli di carta sul “filo elettrico” a distanza di 50 cm l’uno dall’altro. Fissateli allo spago in modo che possano stare fermi e non scivolare.

Parte 2. Nella “Stanza del potere”
6. Quando siete pronti e tutti i fogli con le “forme di violenza” sono stati fissati allo spago, dite al gruppo che avete appena ricevuto comunicazione dalla Direzione Salute e Sicurezza che l’impianto verrà chiuso ammesso che loro – i “tecnici” – non trovino un combustibile alternativo per fornire energia allo stabilimento.
7. Invitate i “tecnici” ad entrare nella “stanza del potere”. Divideteli in due gruppi e date molti fogli di carta verde, pennarelli e un rotolo di nastro adesivo ad ogni gruppo.
8. Mostrate il filo elettrico del potere e i fogli che rappresentano le forme di violenza.
9. Spiegate che una delle ragioni per cui la stanza del potere è così pericolosa è che la violenza genera energia con flussi incostanti; ci sono frequenti sovratensioni. Quando questo accade, il modo più rapido per evitare l’esplosione è quello di tagliare il filo; comunque questa procedura è estremamente pericolosa e dovrebbe essere evitata ad ogni costo. Nell’imminenza di una sovratensione, vedranno luci lampeggianti e sentiranno una campanella. Dovranno attivarsi per deviare l’aumento di energia. Per far questo dovranno identificare modalità per trasformare le forme di violenza sul filo elettrico in azioni positive.
10. Spiegate come funziona in pratica: sentiranno suonare una campanella e vedranno delle luci lampeggiare. Indicherete dove tagliare il filo e leggerete le parole che sono poste sulle schede fissate sul filo da entrambi i lati del punto in cui si dovrebbe effettuare il taglio. I due gruppi hanno un minuto al massimo per pensare a modalità di gestire le due diverse forme di violenza. Scrivono le loro proposte, ognuna in un foglio di carta (verde), e corrono a fissarle più velocemente possibile sullo spago nel punto dove dovrebbe essere effettuato il taglio.
11. Adesso la stanza del potere riprende a funzionare per un minuto o due. Fate segno all’assistente di iniziare a suonare la campanella e lampeggiare le luci. Prendete le pinze per tagliare il filo e fate segno che state per fare un taglio in un certo punto. Leggete a voce alta le due forme di violenza e chiedete ai due gruppi di iniziare il loro lavoro di riparazione.
12. Dopo un minuto, smettete di suonare la campanella e di lampeggiare le luci e mettete da parte le pinze, fate un passo avanti e leggete che cosa è stato scritto nei fogli “delle soluzioni”. Discutete brevemente i suggerimenti con l’intero gruppo. Lasciate i gruppi correggere o eliminare i fogli che, secondo loro, non sono realistici. Togliete le due “forme di violenza” ed esprimete il vostro sollievo.
13. Ripetete i punti 11 e 12 fino a che tutti i fogli “delle forme di violenza” sono stati tolti e rimpiazzati dai fogli “delle soluzioni”.
14. Infine, raccogliete i “fogli delle soluzioni” e appendeteli al muro a fianco alle varie espressioni di violenza.

Debriefing e valutazioneGoto top

Cominciate facendo un riassunto di tutta l’attività, poi andate avanti discutendo le varie forme di violenza e le soluzioni proposte:
• Come si sono sentiti durante l’attività? Si sono divertiti? Perché (o perché no)?
• Si sono trovati tutti d’accordo nel definire l’importanza delle diverse forme di violenza?
• Quali sono le cause delle diverse forme di violenza individuate?
• Le soluzioni e le azioni proposte sono realistiche? Nel breve e nel lungo periodo?
• Quali problemi e resistenze si pongono nella realtà quando si cerca di mettere in pratica le soluzioni proposte?
• Come possono i giovani prevenire la violenza e difendere alternative pacifiche?
• Quali sono i diritti che vengono violati a causa della violenza?

Linee guida per i facilitaroriGoto top

Vi serviranno 10 minuti per la parte I, il brainstorming, 60 minuti per l’attività nella “stanza del potere”, 20 minuti per il debriefing e la valutazione.
Se avete bisogno di aiutare i partecipanti con l’iniziale brainstorming, potete fare degli esempi di forme di violenza contro gli individui, per esempio, come i bullismo, il dare soprannomi, il sarcasmo, scherzi di bassa lega, telefonate o messaggi (SMS) offensivi, atti di vandalismo di proprietà privata. Potete anche suggerire azioni che non sono dirette ad una persona specifica come la violenza che si vede nei film o si ascolta nelle canzoni..

Al punto 11, i gruppi dovrebbero avere l’obiettivo di fare due o tre proposte di come affrontare la specifica forma di violenza, ma anche una proposta è sufficiente. Le soluzioni dovrebbero essere realistiche.

Nota

questa tecnica può essere adattata ad ogni tematica che coinvolge il fatto di identificare un problema e cercare soluzioni

Una chiave del successo dell’attività è il modo con cui create l’atmosfera di lavoro e quello con cui create la sensazione dell’emergenza di prevenire che il filo sia tagliato. Potete scaricare da internet suoni di macchinari che lavorano e suoni di allarmi. Come “gestori” dovreste indossare un camice bianco e un casco; se avete accesso a più materiali fate in modo che anche i “tecnici” si travestano. Potete pensare a fare quest’attività in uno scantinato fra le tubazioni dell’acqua. Ovviamente una certa abilità “attoriale” da parte vostra, aumenterà il divertimento, anche se non avete necessità di possedere particolari competenze per condurre questa attività. Cercate di mantenere vivo il ritmo delle azioni e brevi le discussioni dopo ogni turno. Le discussioni approfondite saranno lasciate per il debriefing.
Se al gruppo servono ulteriori spiegazioni su come trovare delle idee che rappresentino soluzioni ai problemi, potreste portare il seguente esempio. Le soluzioni al “bullismo” potrebbero essere di condurre – nelle scuole - laboratori di consapevolezza sulle forme di bullismo o un corso di formazione per adolescenti come mediatori. Una soluzione alla “violenza mostrata in
televisione” potrebbe essere quella di permettere che i film violenti siano trasmessi dopo le 11 di sera oppure organizzare attività per bambini in modo che possano avere alternative al guardare la televisione.
Se lavorate con un piccolo gruppo, si può proporre un solo gruppo di “tecnici”. Il motivo per cui si lavora in piccoli gruppi è quello che spesso portano soluzioni differenti allo stesso problema, e ciò fornisce maggiori possibilità. Potete aumentare il ritmo dell’attività aggiungendo un elemento di competizione. Facendo così date ad ogni gruppo carta colorata diversa e vedete quale gruppo trova più soluzioni.

Per continuare su questo temaGoto top

Discriminazione e differenza di genere possono venire fuori nella “Stanza del potere”. Anche se ciò può non accadere, potrebbe essere interessante approfondire i temi dell’identità di genere e del diritto dell’uguaglianza in dignità e rispetto. Date un’occhiata all’attività "Chi sono io?".

Per mettere in praticaGoto top

Approfondite uno dei problemi identificati durante l’attività. Per esempio, se il tema prescelto è il bullismo, il gruppo potrebbe accettare la proposta di organizzare un laboratorio nella propria scuola ed inserirla nell’ordine del giorno delle successive assemblee scolastiche o di associazione.

Ulteriori informazioniGoto top

“La stanza del potere” è stata sviluppata a partire da un’attività proposta da Dariusz Grzemny, Chance (Associazione per i bambini e i giovani), Glogow, Polonia.