Una giornata di lavoro “ben fatto” merita una paga giornaliera equa

In breve

Questa è la simulazione di un incontro tra un datore di lavoro e i suoi dipendenti insieme ai loro rappresentanti sindacali per negoziare salari e condizioni di lavoro. Gli aspetti trattati sono:
• Il ruolo del sindacato
• Le contrattazioni collettive nel posto di lavoro
• I diritti dei lavoratori

Diritti correlati

• Il diritto al lavoro
• Il diritto ad eque condizioni di lavoro
• Il diritto di formare ed associarsi ad un sindacato, il diritto di sciopero

Obiettivi

• Ampliare la comprensione del lavoro e del ruolo del sindacato nella società civile
• Sviluppare competenze nel prendere decisioni consensuali
• Promuovere partecipazione, responsabilità e solidarietà

Materiali

• Una copia della scheda 1 “La situazione” per ciascun partecipante
• Una copia della scheda 2 “Un breve glossario per capire alcuni termini del mondo del lavoro” per ciascun partecipante
• Etichette identificative (facoltative)
• Carta, pennarelli colorati e penne (facoltativi)
• Due stanze (preferibili, ma facoltative)

Preparazione

• Leggere attentamente tutta l’attività, schede comprese, così da essere ben preparati per poter rispondere alle domande dei partecipanti durante l’attività
• Preparare la stanza. Mettere cinque sedie in cerchio. Queste sedie sono per i rappresentanti delle parti e per la persona che presiederà l’incontro. Dietro a questo cerchio disporre altre sedie in cerchio per il resto dei partecipanti

Related rights
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  • 1 MaggioGiornata Internazionale del lavoro

Istruzioni

1. Introducete l’attività. Spiegate che si tratta della simulazione di un incontro tra datori di lavoro, da una parte, e dipendenti e loro rappresentanti sindacali, dall’altra. Lo scopo è raggiungere un accordo sui salari dei lavoratori e sulle condizioni lavorative, utilizzando la contrattazione collettiva.
2. Per entrare nell’esercizio, chiedete al gruppo di decidere il nome e il tipo di azienda in cui vogliono che si svolga la scena. Può essere un’azienda reale o immaginaria, che produce beni reali o immaginari. Chiedete anche di dare un nome al sindacato.
3. Ora dividete i partecipanti in due gruppi secondo un rapporto di 2 a 1. Il gruppo più piccolo rappresenta i datori di lavoro e quello più grande i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali
4. Distribuite le copie della scheda 1 “La situazione” e della scheda 2 “Un breve glossario per capire alcuni termini del mondo del lavoro”. Date dieci minuti alle persone per leggerle e verificate che tutti abbiano capito bene le informazioni.
5. Spiegate brevemente come si svolgerà la simulazione: i datori di lavoro sono coloro che hanno convocato l’incontro e uno di loro lo presiede. Saranno i primi a mettere sul tavolo le loro proposte. Successivamente presenteranno le proposte anche il sindacato e i rappresentanti dei lavoratori. Dopo questa prima presentazione tutte le parti negozieranno per cercare di raggiungere un accordo.
6. Chiedete ai partecipanti di concordare le procedure per l’incontro. Ad esempio, ci deve essere, durante le negoziazioni, un tempo limite – 2 minuti – per far parlare ciascuna persona? Un tempo totale per l’incontro? Una procedura che preveda piccole pause, così che i rappresentanti possano consultarsi con i loro gruppi di riferimento, ecc. Chi altro avrà diritto di parola o potranno parlare solo i rappresentanti?
7. Ora chiedete ai partecipanti di dividersi nei due gruppi per prepararsi (30 minuti). I datori di lavoro dovranno scegliere due rappresentanti e qualcuno che presieda l’assemblea. I lavoratori/sindacato dovranno scegliere anch’essi due rappresentanti. Entrambi i gruppi dovranno poi:
• Elaborare una nuova proposta da presentare all’assemblea;
• Decidere quali poteri di negoziazione i rappresentanti dovranno avere;
• Quali siano i limiti, quale lo scenario peggiore ipotizzabile e quale il limite oltre il quale ritengono l’accordo irrealizzabile.
8. Quando i gruppi saranno pronti, invitate i rappresentanti a sedersi sulle cinque sedie del cerchio interno e gli altri in quelle dietro a loro. Invitate quindi il presidente a dichiarare aperto l’incontro.
9. Alla fine dell’incontro, concedete ai partecipanti una pausa perché possano uscire dal ruolo e procedete al debriefing e alla valutazione.

Debriefing e valutazioneGoto top

Iniziate con un breve giro di commenti su come si sono sentiti durante l’attività, se è piaciuta, e poi continuate chiedendo cosa è successo e cosa hanno imparato:
• Come hanno lavorato i due gruppi per decidere le proposte iniziali? È stato facile o difficile?
• Nell’elaborare la proposta iniziale il gruppo ha considerato i propri interessi o quelli dell’azienda nel suo complesso?
• Il gruppo ha sviluppato tattiche per la negoziazione?
• Come si è svolto l’incontro? Chi voleva parlare, aveva la possibilità di farlo?
• Le parti sono giunte ad un accordo accettabile per entrambe?
• Il diritto di aderire ad un sindacato è un diritto umano riconosciuto. Quanto è importante questo diritto? Quali sarebbero le conseguenze, se non ci fosse questo diritto?
• Quanto conoscono le persone dei sindacati, chi sono e cosa fanno?
• Quanto sono forti i sindacati nel vostro paese? E per quanto riguarda i datori di lavoro, sono anche loro riuniti in organizzazioni?
• C’è nessuno tra i partecipanti che fa parte di un sindacato? Perché? Quali sono i vantaggi? Quali gli svantaggi?

Linee guida per i facilitatoriGoto top

Prima di iniziare quest’attività dovreste prendere in considerazione l’opinione pubblica e la posizione in generale nei confronti dei sindacati nel vostro paese. Per esempio, nelle società post comuniste potrebbe esserci resistenza verso quest’attività in quanto eredità dei tempi in cui i sindacati erano visti come “scuola di comunismo”. In questo caso potrebbe essere utile partire dalle immagini e dagli stereotipi della gente quando parla di sindacato. Potreste anche chiedere ai partecipanti di contattare un sindacato locale per avere informazioni e di fare altre ricerche su aspetti legati al lavoro nel loro paese. Potreste inoltre voler sottolineare la rilevanza e l’importanza che i sindacati hanno avuto nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori a prescindere dal sistema politico con il quale erano identificati.

A seconda del gruppo, potete aver bisogno di fornire più aiuto nel processo di negoziazione. Se volete, fornite ai partecipanti alcuni suggerimenti su quali problematiche potrebbero prendere in considerazione nello sviluppare le loro posizioni e proposte, per esempio:
• Potrebbe essere accettabile per i lavoratori rinunciare ad un aumento del loro salario per mantenere tutti i posti di lavoro?
• Quale categoria di lavoratori dovrebbe essere licenziata, se, alla fine della negoziazione dei licenziamenti dovessero essere fatti?
• È realistica la proposta? L’azienda potrebbe sostenere l’onere economico?

Lasciate l’incontro e le negoziazioni al loro destino! Se durante la discussione i lavoratori e il sindacato pensassero di sostenere la loro proposta con uno sciopero, potreste fornirgli carta e penne per preparare cartelloni per il picchetto. Se i datori di lavoro volessero far stare fuori i lavoratori e decidessero di organizzare una serrata, fate in modo di avere un’altra stanza dove farli andare!

La maggior parte dei paesi europei hanno leggi che regolano la contrattazione collettiva. Potreste identificare tali leggi e copiare alcuni degli articoli più importanti per aiutare i partecipanti a sviluppare quest’attività in tutte le sue potenzialità.

VariazioniGoto top

Un altro esempio di situazione che riguarda le negoziazioni sui diritti potrebbe essere un incontro a scuola per risolvere una disputa con un uno studente “problematico”. L’incontro potrebbe svolgersi tra lo studente e i suoi genitori da una parte e il dirigente scolastico e il corpo insegnante dall’altra.

Per continuare su questo temaGoto top

Invitate un rappresentante di un sindacato a venire a parlare. Troverete i numeri di telefono dei sindacati locali sull’elenco telefonico. Generalmente i sindacati tendono ad essere più vicini ai giovani e questa può essere una buona opportunità per voi!

Se al gruppo piace discutere le proprie idee, potete proporre l’attività "Da che parte stai?" in cui le persone devono difendere le proprie opinioni su alcune questioni attinenti i diritti umani.

Per mettere in praticaGoto top

Informatevi sui diritti dei lavoratori nel vostro paese. Se avete un lavoro a tempo pieno o se fate dei lavoretti per ottenere una paghetta, se avete un lavoro part-time, se siete uno studente lavoratore o se avete un lavoro estivo, informatevi sui vostri diritti, per esempio sulla possibilità di essere pagato di più la notte o durante il fine settimana, essere dichiarato ai fini del pagamento delle tasse, dell’assicurazione, sull’avere strumenti adeguati per svolgere il proprio lavoro e così via; cercate anche informazioni sulle norme sulla salute e sicurezza sul posto di lavoro. Sviluppate un progetto in collaborazione con un sindacato locale per promuovere il sindacalismo tra i giovani.

Ulteriori informazioniGoto top

La Confederazione internazionale dei sindacati (CSI) rappresenta 176 milioni di lavoratori in 151 paesi e territori, ed ha 301 filiali nazionali. Produce un’indagine annuale sulle violazioni dei diritti sindacali con un resoconto della situazione sulle limitazioni, per esempio, sull’associarsi ai sindacati, il diritto di sciopero, la negoziazione collettiva e la protezione dei lavoratori nei paesi di tutto il mondo, incluso in molti paesi d’Europa. Vedi www.ituc-csi.org.

Nota

Questa attività è stata sviluppata in collaborazione con GMO - Sindacato in Gran Bretagna, European Trade Union College (ETCO) e Association for European Training of Workers sull’impatto delle nuove tecnologie (AFETT).

Il 23 Marzo 2010, il CSI ha lanciato una campagna che collega il lavoro globale del sindacato al reclutamento e organizzazione di giovani. La nuova Campagna Giovani utilizza una serie di strumenti diversi, inclusi video, social network, poster e siti web, così come anche una specifica guida per la campagna. Ci sono informazioni riguardo ai giovani e la partecipazione sindacale nel capitolo 5, nella sezione informativa sul lavoro.

 

 

Da fotocopiare e distribuireGoto top

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La situazione

La scena si svolge durante un incontro aziendale tra datori di lavoro, lavoratori e sindacato, che si trovano ad un punto morto nel tentativo di raggiungere un accordo per una rivendicazione salariale.
L’azienda è attiva 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Ha una forza lavoro totale pari a 1000 unità, dalla produzione all’amministrazione. Tutti i lavoratori sono membri del sindacato.
L’azienda sta affrontando attualmente un momento di difficoltà economica e finanziaria, ma non è di fatto entrata in procedura fallimentare. I profitti sono rimasti alti, ma hanno subito una flessione nell’ultimo anno, stante la perdita verificatasi in generale in tutto il settore. Per quanto riguarda gli stipendi, negli ultimi tre anni hanno registrato una diminuzione in termini reali del 3% e il personale è diminuito del 10%.
I lavoratori stanno domandando un aumento di stipendio in linea con gli aumenti avvenuti negli altri settori dell’industria.

La direzione ha spiegato che saranno necessari dei tagli al personale per poter pagare gli aumenti dei salari richiesti. La loro proposta è:
• un 4% di aumento salariale in rate suddivise in 12 mesi sui contratti individuali (l’inflazione è attualmente del 2% annuo);
• pagamento sulla base delle ore di lavoro annuali, invece che giornaliere o settimanali e abolizione del lavoro straordinario;
• tagli del personale (10% del personale - principalmente part-time, posizioni temporanee e apprendistato - secondo la regola “last in, first out”) e cassa integrazione volontaria.
La proposta dell’amministrazione era stata rifiutata dall’assemblea generale dei lavoratori che ritenevano di essere danneggiati da questa (basti pensare che attualmente il 40% dei lavoratori riceve una parte significativa della propria paga in ore di straordinario). Il sindacato e i lavoratori hanno fatto una controproposta alla direzione:
• aumento del 9% del salario in due anni
• straordinari e bonus rimangono come sono;
• mantenimento dell’attuale numero di dipendenti e ogni impiegato costretto alla cassa integrazione formato a spese dell’azienda;
• se le richieste non saranno accolte, si proclameranno scioperi.

La controproposta è stata rifiutata dalla direzione lamentando che i suggerimenti del sindacato e dei lavoratori non risolverebbero i problemi che l’azienda si trova a dover affrontare.
Le negoziazioni si sono protratte per due mesi.
È politica dell’azienda che quando un accordo non può essere raggiunto nell’arco temporale di due mesi, deve essere convocato un incontro speciale che coinvolge tutte le parti in causa. È quest’incontro la base della nostra simulazione. Ad entrambe le parti viene chiesto di presentarsi con una nuova proposta che sia un reale punto di partenza per arrivare ad un accordo soddisfacente per entrambi.
Dovranno esserci in tutto sette persone attorno al tavolo della negoziazione: due rappresentanti della direzione aziendale, un presidente dell’assemblea (nominato dai datori di lavoro) e quattro rappresentanti del sindacato. Poiché si tratta di un’assemblea generale speciale, tutti i lavoratori sono invitati a partecipare.

 

Un breve glossario per capire alcuni termini del mondo del lavoro

Contrattazione collettiva: Si tratta di un processo di negoziazione in cui datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori cercano insieme di raggiungere un accordo e di risolvere questioni attinenti, ad esempio, i salari o le condizioni di lavoro.
Serrata: Una serrata è uno dei mezzi più radicali di esercizio di potere da parte del datore di lavoro. Il datore di lavoro rifiuta di autorizzare i dipendenti ad entrare al loro posto di lavoro, lasciandoli fuori nel tentativo di obbligarli ad accettare le richieste della direzione aziendale.
Cassa integrazione: I lavoratori sono messi in cassa integrazione quando vengono licenziati perché il datore di lavoro decide di chiudere l’azienda. Ai lavoratori può essere riconosciuta un’indennità di cassa integrazione.
Indennità di licenziamento: Se un lavoratore a tempo indeterminato viene ingiustamente licenziato o è licenziato sulla base del fatto che l’azienda deve essere riorganizzata, conseguentemente ha diritto a ricevere un’indennità, chiamata appunto indennità di licenziamento. Il valore di detta indennità è spesso calcolato sulla base del salario che il lavoratore riceveva, per esempio, una settimana di salario per ogni anno di lavoro.
Sciopero: Il diritto di sciopero è un diritto umano, sociale, fondamentale, elemento necessario per il successo della contrattazione collettiva e strumento per mitigare l’intrinseca disuguaglianza nel rapporto datore di lavoro-lavoratore. Uno sciopero è il rifiuto di lavorare o l’ostruzionismo al lavoro da parte dei lavoratori. I lavoratori non possono certo fare sciopero quando vogliono! Devono essere rispettate determinate condizioni che sono solitamente previste nelle legislazioni e differiscono da paese a paese.
Sindacato: Un sindacato è un’associazione che esiste per difendere gli interressi dei lavoratori, tra cui la paga e le condizioni di lavoro. Il sindacato generalmente rappresenta i lavoratori nelle negoziazioni con i datori di lavoro. In molti paesi i sindacati sono organizzati in confederazioni.