La più grande sfida alla libertà è l’assenza di critica

Wole Soyinka

In breve

Quest’attività simula un gruppo di giornalisti che sta preparando la prima pagina del proprio giornale prima di mandarlo in stampa. Si lavora in piccoli gruppi, trattando i seguenti temi:
• stereotipi, pregiudizi e oggettività nei media
• immagini e ruolo dei media nel trattare i diritti umani

Diritti correlati

• Il diritto alla libertà di pensiero, opinione ed espressione
• La libertà dall’interferenza con la privacy, la famiglia, domicilio e corrispondenza
• Il diritto a partecipare alla vita culturale della comunità

Obiettivi

• Ampliare la consapevolezza sui media ed il loro approccio ai diritti umani
• Sviluppare abilità a comunicare e a cooperare
• Coltivare un senso di responsabilità e un impegno per il cambiamento sociale

Materiali

• Una stanza grande abbastanza da ospitare due o tre gruppi di lavoro in contemporanea ed una plenaria
• 40- 45 fotografie prese dai giornali o riviste
• Carta e penne per prendere nota
• Fogli di carta in formato A3 oppure una lavagna a fogli mobili e pennarelli
• Forbici e colla per ogni gruppo
• Tavoli con superficie ampia abbastanza da contenere tutto il materiale necessario

Preparazione

• Scegliere da 40 a 45 foto di riviste o quotidiani nazionali.
Nota: è necessario avere tre set con le stesse 40 immagini, un set per ogni gruppo di lavoro. Avrete quindi bisogno di comprare o 3 copie dello stesso giornale dal quale avete tratto le foto oppure avere accesso ad una fotocopiatrice
• Disporre una serie delle foto su un tavolo

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  • 3 MaggioGiornata Mondiale della libertà di stampa

Istruzioni

1. Introducete l’attività. Spiegate che questa è la simulazione del lavoro di una redazione giornalistica dove un gruppo di giornalisti sta lavorando sulla prima pagina del proprio giornale. Nonostante siano solo giornali locali, ognuno di loro segue la linea politica di tenere informati i lettori della comunità su questioni di interesse mondiale, compresi i diritti umani.
2. Mostrate un esempio di prima pagina di un giornale e sottolineate le caratteristiche ed il layout di una tipica prima pagina.
3. Mostrate le foto disposte sul tavolo e chiedete ai partecipanti di camminare in silenzio intorno al tavolo senza fare commenti sulle foto in questa fase. Spiegate ora che queste sono le foto su cui dovranno lavorare, sottolineando che possono usare quelle che vogliono e darne una libera interpretazione.
4. Dividete i partecipanti in 3 gruppi di lavoro di 6 - 8 persone. Ogni gruppo immaginerà di far parte di una redazione di un giornale. Il loro compito è quello di progettare e preparare la prima pagina dell’edizione del mattino successivo.
5. Chiedete ad ogni gruppo di dare un nome al loro giornale.
6. Mettete ora al lavoro le redazioni dandogli le forbici, la colla, carta e penna ma non ancora le foto.
7. Continuate con le istruzioni. Devono disegnare il layout della prima pagina del loro giornale.
8. Hanno un’ora di tempo per scegliere 4 o 5 storie nuove da presentare. Devono focalizzare l’attenzione sull’impatto che la prima pagina avrà. Invece di raccontare le storie per intero, è sufficiente scegliere una foto un titolo, un sottotitolo e un’introduzione. Non devono scrivere il corpo dell’articolo; possono semplicemente indicare la sua posizione nella prima pagina con un riquadro colorato.
9. Suggerite di cominciare discutendo i temi o le storie che vogliono includere nei loro giornali. Dite loro che dopo 10 minuti riceveranno le foto dalla “sezione stampe”.
10. Quando le redazioni avranno lavorato per dieci minuti, distribuite il set di foto, uno per gruppo. Date loro 50 minuti per completare il lavoro.
11. Quando le redazioni avranno completato il lavoro, dite loro di esporlo per farlo leggere a tutti. Poi passate al debriefing e alla valutazione.

Debriefing e valutazioneGoto top

Cominciate con l’analizzare l’attività svolta e continuate discutendo di media, diritti umani e attivismo.

  • Come hanno organizzato il lavoro i vari gruppi? Hanno lavorato come un gruppo unico oppure hanno lavorato sulle diverse storie singolarmente, in coppie o in gruppi di tre? Come hanno deciso su come lavorare e quali storie trattare? C’era un leader o hanno condiviso le decisioni? Tutti si sono sentiti a proprio agio nel partecipare e contribuire?
  • Come hanno scelto i temi e le storie su cui lavorare? Cosa hanno scelto prima: la storia o la foto? Ovvero, hanno identificato prima un tema e poi trovato una foto adatta o sono stati ispirati da alcune foto per costruirci intorno una storia?
  • Quali temi o storie sono state presentate? Come sono collegate con i diritti umani? Ci sono stati argomenti che tutti avrebbero volute trattare, ma che hanno dovuto abbandonare? Perché li hanno abbandonati?
  • In cosa le differenti prime pagine e i differenti giornali si somigliano? Trattano le stesse storie o hanno usato le stesse foto?
  • Gli stessi gruppi hanno forse usato la stessa immagine ma in modi differenti?
  • La gente come apprende le notizie? Grazie ai giornali, alla televisione, alla radio o su internet? Perché la gente segue – o non segue – le informazioni?
  • In questa simulazione hanno provato a imitare una vera prima pagina? O hanno voluto impostarla diversamente? Qual’è il modo più effficace per attirare l’attenzione dei lettori?
  • Che tipo di notizia predomina nei media reali?
  • C’è generalmente un buon servizio di informazione sui diritti umani?
  • Quanto spesso le storie sono presentate come “storie di diritti umani”?
  • Uno dei maggiori punti di discussione riguarda i media è la loro oggettività. I partecipanti pensano che sia possibile presentare le notizie oggettivamente? E’ possibile? Auspicabile?
  • Quali diritti umani o quali violazioni dei diritti umani sono state trattate dalle diverse storie?
  • Hanno collegato causa ed effetto, nord e sud, sviluppo ed ambiente, ricchi e poveri, e così via, nei loro report? Come sono presentati questi temi nei media reali?
  • Che immagini hanno I partecipanti dei giovani delle altre parti del mondo? In paesi poveri? In paesi ricchi?
  • Ci sono temi importanti o argomenti tralasciati dal set di foto a disposizione?

Linee guida per i facilitatoriGoto top

Quando scegliete le foto da usare in questa attività siate sicuri di avere una buona varietà di immagini ed evitare gli stereotipi. Le notizie sono spesso piene di omicidi, guerre e altri disastri e solo raramente contengono messaggi positivi (succede molto altro in Africa oltre a guerre e fame!). Fate in modo che le immagini da voi scelte diano la possibilità ai partecipanti di cogliere immagini di buone notizie così come di quelle cattive. Ci dovrebbe essere una varietà di immagini che rappresentino la diversità nel rispetto dell’età, del sesso, dell’etnia, dei gruppi culturali, della localizzazione geografica e così via. Si devono tenere presenti anche gli interessi dei giovani ed includere immagini di notizie recenti e personalità. La lista di seguito citata, vi potrà dare alcune idee.

Presentatrici di telegiornali Petrolio in fiamme Ragazza marocchina F16 armati
Pianeta Azione di Greenpeace Polizia Guerriglia
Fotografi nel Terzo mondo Fumo di fabbriche Graffiti Due soldati morti
Lucidatore di scarpe nella pubblicità Philips Pubblicità: Batida Concerto antirazzista Fattorie non armi
Bambini che lanciano pietre Carrelli di caffè Parlamento Sacchi di grano accatastati
Donne nell'atto di costruire dighe Pubblicità: Coca Cola Droghe Vendita di prodotti del terzo mondo
Assistenza ai disoccupati Venditori sulla spiaggia Politico famoso, per esempio il Presidente degli Stati Uniti Incontro di donne
Minatore africano Piazza del mercato nel Terzo mondo Mandela Pianificazione familiare
Galline allevate in batteria Donne sole Incontro di leader mondiali COP15 Prevenzione AIDS
Perchè i bambini muoiono di fame? Quartieri poveri a Brussels Campo profuchi Folla di persone
Pesticidi Quartieri poveri nel Terzo mondo Rifugiati all'ambasciata Trasporti pubblici
Pubblicità di fast food Bidoni della spazzatura strapieni Eric Cantona Tribunale per i crimini di guerra
Disboscamento nella foresta pluviale Raccolta differenziata delle lattine Bambini in un centro di accoglienza Mostra di auto
Siccità Frigoriferi in una discarica Giocatore di calcio Ingorgo
Bambini che giocano nell'acqua Ragazzo nero con chitarra Azione di Amnesty International Azione di ciclisti
Irrigazione Nintendo Dimostrazione nelle Filippine Giovane con microfono
Lavaggio di un'auto Rock star Truppe americane in Afghanistan Lancio di navicella spaziale
Quando c'è abbastanza cibo Bambini di strada Pirati somali in azione Allagamento di un'isola del pacifico
  Festa multiculturale    

 

Introducendo l’attività, sottolineate le caratteristiche e il layout di una tipica prima pagina: un titolo formulato in modo attraente per catturare l’attenzione dei lettori; the by-line (per esempio,
dal nostro “corrispondente per l’ambiente” Mohammad Schmidt”). Per prima cosa, c’è di solito un breve sommario sul tema della storia, seguito dal corpo dell’articolo. Discutete su come le foto sono usate per sostenere la storia o catturare l’attenzione del lettore. Fate notare anche che cosa le foto non mostrano! Parlate di come sono state sfruttate per attirare l’occhio del lettore su ciò che il fotografo – o l’autore dell’immagine – vuole mostrare. Fate notare anche il modo in cui i titoli sono scritti. Potrebbe essere interessante mostrare questo esempio utilizzando un giornale in lingua straniera: renderebbe più semplice concentrarsi sull’impatto e non sul contenuto.

Incoraggiate i gruppi ad essere creativi nell’espressione delle loro idee e nel modo in cui le presentano. Possono scrivere, ritagliare le foto e disegnare vignette. I loro giornali possono essere seri, umoristici, ironici. Dipendentemente dal gruppo, sta a voi decidere quante istruzioni dare su questo tema o se semplicemente farli lavorare e vedere poi quali idee presentano.

VariazioniGoto top

Un modo alternativo di presentare quest’attività è quello di realizzare un notiziario radiofonico o televisivo. Se scegliete di lavorare su una trasmissione televisiva è fortemente raccomandato proiettare immagini da un computer o diapositive da un proiettore in una stanza buia per dare l’impressione di “guardare la televisione” Un’altra alternativa potrebbe essere quella di creare un sito o un blog.

Per continuare su questo temaGoto top

Discutete gli aspetti dei diritti scelti dai gruppi per le loro notizie. Per esempio, come sono trattati nella vostra nazione?

I partecipanti potrebbero contattare un giornale locale o una stazione radio o televisiva e parlare con i giornalisti su come lavorano e affrontano questioni di oggettività e il modo in cui sono
presentati nei media questioni legate ai diritti umani e globali.

Se il gruppo ha interesse a comprendere come le foto siano utilizzate o mal utilizzate dai media, può divertirsi con le attività come “Parte delle illustrazioni” e “Titoli delle immagini”, che sono descritte sotto “Altri modi per giocare con le immagini” alla fine dell’attività "Giochi con le immagini".Se al gruppo piacciono le attività che richiedono un pensiero rapido, possono divertirsi anche con "Solo un minuto", che mette in relazione lo sport con i diritti umani.

In alternativa, se il gruppo vuole rilassarsi e ascoltare musica e allo stesso tempo imparare da altre persone, culture e lingue, possono controllare “Knysna blue” in Tutti diversi tutti uguali
Education Pack.

Per mettere in praticaGoto top

Diverse stazioni radio locali dànno l’opportunità a piccoli gruppi di fare le proprie trasmissioni. Intraprendete un progetto di gruppo per informarvi e produrre una trasmissione radio su temi
che vi riguardino, ad esempio con lo slogan “pensa globalmente, agisci localmente”.
Visitate www.newtimes.dk per vedere un esempio di come i richiedenti asilo utilizzino i media in Danimarca. Potreste voler aiutare i richiedenti asilo (o un’altra minoranza) nel vostro paese nel fare qualcosa di simile.
Usate i media locali (radio, giornali) e anche quelli globali che includono social network come Hi5, Facebook, Twitter, e blog per diffondere i vostri messaggi.

Ulteriori informazioniGoto top

Alcuni dei temi trattati nell’attività includono:

a) Media
1. I giovani, ma anche gli adulti, sono continuamente tempestati da una enorme quantità di informazioni da parte di tutti i diversi mass-media. Alcune persone se ne rendono conto, altre no. Possiamo chiederci: che cosa ne facciamo di queste informazioni? Significa che siamo meglio informati o non necessariamente?
2. I media stanno diventando sempre più commercializzati e la semplificazione del messaggio, lo stereotipo e il sensazionalismo ne sono conseguenze preoccupanti. È sempre più difficile trovare informazione di qualità.
3. Trovare informazione di qualità è specialmente raro nel campo delle notizie riguardanti le ineguaglianze sociali, in particolare dove sono chiamati in causa i paesi in via di sviluppo. Le informazioni provenienti da stati non occidentali sono spesso filtrate da occhi occidentali. Questo produce spesso notizie negative e controproducenti. Unilateralità e negatività sono la norma. Siete d’accordo?
4. L’aumento di utilizzo di internet ha portato al declino del giornalismo. Neil Henry, precedente corrispondente per Washington Post, attualmente professore di giornalismo alla “University of California Berkeley “dice: “ Vedo un mondo nel quale la ricerca della verità a servizio dell’interesse pubblico è in declino, come un valore culturale nella nostra società in mezzo a questo tumulto tecnologico: un mondo dove il giornalismo professionistico, esercitato secondo valori etici comunemente accettati, è una caratteristica in via di rapida estinzione nei nostri sistemi di diffusione dell’informazione, dal momento che tutti noi ci riversiamo nel Web alla ricerca dell’ultimissima notizia. Allo stesso tempo, non posso aiutare se non a temere il futuro, incredibilmente arido di giornalisti competenti, nel quale la ricerca di notizie non porta notizie ma le ultime irriverenti invettive di blogger di cantina, notizie false di rappresentanti ufficiali di Stato e PR che vendono in modo intelligente, sotto forma di giornalismo pubblicità che ha l’obiettivo solo di vendere, vendere, vendere”.
5. Blogger e post sulla rete, ci permettono di conoscere da vicino che cosa accada nel mondo. I materiali crudi sono potenti; considerate l’immediatezza e l’impatto dei blog, dei video personali e dei post sui social durante i terremoti o altri disastri oppure dalle zone di guerra.
6. Internet ha fatto si che le persone in tutto il mondo potessero avere accesso alle notizie e alle informazioni in ogni paese. Questo rende la vita dura ai processi di censura.
7. L’oggettività è possibile o desiderabile? E’ possibile rifuggire il nostro etno-centrismo? Possiamo ribilanciarci- parlando di entrambe le facce della storia - in una forma che attualmente assomiglia alla faziosità informativa? Per esempio, a dispetto delle consistenti affermazioni del Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici “Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) che le attività umane abbiano avuto una “identificabile” influenza sul clima globale e che il riscaldamento globale sia un problema serio che deve essere trattato immediatamente. Si dice che il report ha permesso ad un piccolo gruppo di scettici sul riscaldamento globale di vedere ampiamente diffusi i loro punti di vista.

b) Tematiche relative ai diritti umani
Naturalmente, i mass media sono molto importanti per risvegliare la coscienza pubblica sul tema dei diritti umani. Ma dovremmo renderci conto di come le varie tematiche vengano trattate e delle motivazioni relative. Tutti dovrebbero essere critici su quello che ci viene – e non ci viene – raccontato, e in che modo sono presentati i fatti. Per esempio, in una guerra i combattenti vengono presentati come combattenti per la libertà o come terroristi in diverse circostanze, a seconda della prospettiva politica di chi giudica. Persone appartenenti ad altre culture vengono presentate in modo non oggettivo. Ad esempio, gli Inuit vengono presentati come persone esotiche e coraggiose che lottano per preservare la tradizione di vivere negli igloo, ma quando si arriva a parlare di caccia alle balene, allora sono descritti come “assassini”.

Nota:
Questa attività è stata sviluppata da “The News Factory. La versione originale è stata elaborata in fiammingo da Rob Adriansen e dal team Greenwich per NCOS, la piattaforma fiamminga per lo sviluppo di ONG. In seguito è stato tradotto e riadattato in Inglese da Nele Hiers per conto di EFIL, la Federazione Europea per l’apprendimento
interculturale.

c) Impegno
Alcuni degli esempi portati nelle simulazioni potrebbero mostrare delle opportunità per i partecipanti, in particolare, i giovani, per impegnarsi in modo molto pratico. Come insegnanti, operatori giovanili, ecc., vorremmo motivare i giovani a lavorare per un mondo migliore. Ci chiediamo come meglio motivarli a partecipare in modo attivo, e potremmo mettere in dubbio che le opportunità esistenti siano davvero interessanti per le persone giovani. Potremmo trovare risposte a queste domande sulla base delle immagini che i ragazzi scelgono.