Bastoni e pietre possono rompere le mie ossa - e anche le parole possono farmi male!

In breve

Questa attività mira a sviluppare la consapevolezza nelle persone sugli abusi della tecnologia della comunicazione (TIC) in generale, e in particolare sul cyberbullismo.

Diritti correlati

• Il diritto alla libertà di pensiero, di opinione e di espressione
• La libertà da interferenze con la vita privata, la famiglia, la casa e la corrispondenza
• La libertà da trattamenti inumani o degradanti

Obiettivi

• Migliorare la consapevolezza sull’ uso eccessivo di telefoni cellulari e di Internet
• Sviluppare le capacità di pensare in modo creativo e trovare il modo per combattere i “cyber-crimini”
• Favorire l’empatia e la solidarietà

Materiali

• Fogli per lavagna a fogli mobili e penne
• Fogli d’ istruzioni
• Nastro o uno spago per segnare una lunga linea lungo il pavimento

Preparazione

• Leggete i suggerimenti per i facilitatori per avere un’ampia panoramica di ciò che si intende per cyberbullismo, come si manifesta, e i modi per affrontarlo.
• Fate una ricerca per avere una idea di quali leggi contro il cyberbullismo ci sono nel tuo paese.

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  • 8 FebbraioGiornata per un internet sicuro

Istruzioni

“Bastoni e pietre possono rompere le mie ossa, ma le parole non mi faranno
mai male”
è una frase spesso attribuita agli schiavi durante il periodo della schiavitù negli
Stati Uniti. L’idea alla base era che fosse meglio ricevere dal guardiano maledizioni ed
appellativi umilianti, piuttosto che ricevere frustrate.

1. Iniziate con un breve brainstorming sul tema del bullismo. Chiedete ai partecipanti di riflettere per un paio di minuti sul bullismo, che cosa è e come si manifesta. Poi raccogliete le loro risposte e scrivetele su una lavagna a fogli mobili.
2. Fate lo stesso su un foglio per lavagna a fogli mobili ma questa volta sul tema del cyberbullismo, chiedendo di cosa si tratta e le forme che assume.
3. Tracciate una linea sul pavimento con un nastro adesivo o uno spago e chiamatela la “linea si”. Chiedete ai partecipanti di disporsi in due linee rette; su ciascun lato della “linea sì”.
4. Spiegate che verranno lette alcune dichiarazioni sul cyberbullismo e che dovranno rispondere, ma senza l’uso di parole. Se la loro risposta sarà “sì” a una dichiarazione, faranno un passo di lato sulla “linea si”. Dovrebbero rispondere onestamente.
5. Leggete la prima affermazione. Date alle persone il tempo di pensare e rispondere. Poi chiedete di guardarsi intorno e di prendere nota di quanti ce ne sono sul “linea si”.
6. Chiedete alle persone di tornare nella posizione iniziale e leggete l’affermazione successiva.
7. Alla fine, fate un cerchio e iniziate il debriefing e la valutazione.

Debriefing e valutazioneGoto top

Iniziate a commentare le affermazioni e le esperienze dei partecipanti e poi iniziate a discutere delle diverse forme di bullismo e di come affrontarle.

  • Che cosa sapevi del cyberbullismo prima di questa attività?
  • Le affermazioni lette sono tutte abbastanza gravi da essere etichettate come cyberbullismo? Se si, perché? Se no, perchè?
  • Ci sono altre forme di cyberbullismo che non sono state menzionate?
  • Quanto è normale il cyberbullismo nella vostra comunità e nel vostro Paese?
  • Quali sono i diritti umani violati dal cyberbullismo?
  • Perché le persone sono prepotenti e fanno i bulli? Perché le persone diventano vittime?
  • Perché le persone che sono state vittime a loro volta sono prepotenti con gli altri?
  • Cosa si può fare per fermare il bullismo? Con la vittima? Con le altre persone?
  • Che cosa si può fare per difendersi dal cyberbullismo?
  • Quali diritti umani sono in gioco quando le persone sono vittime di bullismo?
  • L’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dice, “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere“. Dovrebbero esserci limiti alla libertà di parola? Se sì, quali sono le conseguenze e chi dovrebbe decidere i limiti? Se la libertà di parola non fosse limitata, quali sono le conseguenze?

Linee guida per i facilitatoriGoto top

Bullismo e cyberbullismo sono questioni delicate e ci possiamo aspettare che abbiano un impatto emotivo forte su alcuni partecipanti che possono ricordare esperienze personali negative. Le persone che sono state vittime di bullismo si sentono in colpa e provano vergogna; non si vedono come vittime e quelli che si comportano da bulli non si rendono conto pienamente del perché lo stanno facendo. Così, prima di affrontare il tema del cyberbullismo, preparatevi bene e valutate la possibilità di chiamare qualche esperto nel settore per supportarvi.

Alcuni esempi per affrontare il bullismo:

  • Non rispondete a messaggi di minaccia o diffamatori
  • Fate una Blacklist nell’account di posta elettronica utilizzato
  • Cambiate il vostro indirizzo e-mail
  • Cambiate il provider di servizi Internet (ISP)
  • Cambiate il vostro numero di cellulare
  • Conservate i messaggi che contengono insulti o infamie come prova
  • Condividete il problema con una persona di fiducia. Se sei un bambino o una bambina, dovrai coinvolgere una persona adulta prima o poi.
  • In alcune circostanze è possibile affrontare il bullo. Organizzate un incontro con un mediatore e cercate di aiutare il bullo a comprendere le conseguenze delle sue azioni.
  • In alcuni casi, può essere opportuno informare il dipartimento di polizia locale o consultare un avvocato.

Non è consigliabile fare rivendicazioni, potrebbero portare ad azioni civili o accuse penali contro di voi.

Esempi di azioni che le persone possono prendere in considerazione per proteggersi dal bullismo:

  • Scollegarsi dal computer - non essere sempre online.
  • Non considerate messaggi e-mail provenienti da fonti che non si riconoscono.
  • Modificate le password regolarmente.
  • Non inserite molti dati personali nel vostro profilo.

La cosa più importante che i partecipanti dovrebbero imparare da questa attività è che è necessario parlare e condividere il problema ogni volta che lo sperimentano o ne sono testimoni.

L’ educazione, in primo luogo, è la chiave per prevenire il bullismo e per fermarlo una volta che si verifica. I meccanismi sono complessi e le cause diverse per ogni situazione, ma sia la vittima che il bullo devono capire le forze sociali e psicologiche che stanno agendo, così da essere parte della soluzione. Le persone che sono vittime sono spesso timide, sensibili, ansiose e insicure, hanno una bassa autostima e la mancanza di abilità sociali. Tratti fisici che tendono ad essere comuni alle vittime sono: sovrappeso, fisicamente minuti, una qualche disabilità o appartenenti a un’altra etnia, religione o gruppo sociale. Le persone che fanno i bulli lo fanno perché è un modo per loro di sentirsi meglio con se stessi, si sentono importanti, e influenzano gli altri. Se gli altri faranno la stessa cosa, i bulli penseranno di essere popolari o “cool”. Il bullismo è anche un modo per attirare l’attenzione, ottenendo ciò che vogliono o di punire le persone che sono gelose.

VariazioniGoto top

Molte persone che sono state vittime di bullismo diventano prepotenti, quindi è importante portare le persone a pensare alla loro responsabilità personale. Dopo aver letto le istruzioni, effettuate un secondo turno basato sulle stesse affermazioni, ma questa volta fatte dal punto di vista del bullo. I partecipanti non si spostano sul “linea si”, ma stanno nelle loro linee e riflettono. Per esempio, “Hai mai aperto la casella di posta elettronica di qualcun altro senza il consenso dell’ utente?” E “Hai mai usato il telefono cellulare di qualcun altro senza il suo consenso?”

Se il bullismo è un problema riconosciuto, allora come si potrebbe affrontare il tema a un livello più approfondito? Il teatro Forum è un buon modo per sviluppare la comprensione circa le cause del bullismo e modi per affrontarlo. Chiedete alle persone di fare piccoli gruppi e di parlare degli effetti reali del bullismo. Possono parlare di un episodio che hanno vissuto o parlare di qualcuno che conoscono che ha vissuto questa esperienza. Ogni gruppo dovrebbe scegliere un esempio sul quale lavorare. I partecipanti devono cercare di immaginare le ragioni che spingono il bullo ad agire, come il bullismo si presenta, quello che è successo dopo, e quali sono le conseguenze. I gruppi dovranno quindi sviluppare una breve scena da presentare al resto del gruppo. Dopo aver rappresentato la scena, rifate di nuovo la scena finale, chiedendo “cosa è successo e quali le conseguenze”, e chiedere al “pubblico” di dare suggerimenti sulle azioni alternative che la vittima avrebbe potuto fare.

Per continuare su questo temaGoto top

Chiedete ai partecipanti di fare uno slogan per una campagna anti-bullismo.
Chiedete di pensare ad una politica anti-bullismo per la vostra scuola o club, o ripensate la politica se ne esiste già una.
Potete esplorare altri aspetti della violenza con l’attività la "Violenza nella mia vita".

Per mettere in praticaGoto top

Utilizzate le idee nella seconda variante sopra descritte e mostrate il gioco di altre classi, gruppi di giovani e genitori.
Organizzate un dibattito pubblico sulla questione nella vostra scuola o club perché molti insegnanti e genitori non sono consapevoli di ciò che sta accadendo.
Scoprite se c’è una campagna di informazione locale circa i rischi e gli abusi in internet e cercate di capire come è possibile portare un contributo.

Maggiori informazioniGoto top

Si può definire cyberbullismo l’uso di e-mail, messaggi (con o senza immagini), chat sincrone, cercapersone, telefoni cellulari, o altre forme di tecnologia dell’informazione per intimorire, molestare, minacciare, o molestare deliberatamente. Si possono considerare le seguenti azioni:

  • Minacciare
  • Insulti provocatori o insulti razziali o etnici
  • Violenza omofoba
  • Il tentativo di infettare computer con un virus
  • Riempire una casella di posta elettronica con messaggi senza senso
  • Attribuire o diffondere false informazioni su una persona con lo scopo di danneggiare la persona o la sua reputazione
  • Individuazione di una vittima ed invito degli altri a attaccare o prendersi gioco di lui o lei.
  • Fingere di essere qualcun altro per far sembrare che un’altra persona dice cose che lui o lei non crede o che non sono vere su di lui o di lei.
  • Condividere immagini di una persona, in particolare in una situazione imbarazzante, senza il suo permesso.
  • Condividere di messaggi di posta elettronica senza il permesso dell’ autore/trice
  • Influenzare gli altri per escludere qualcuno da una comunità (sia online che offline).
  • Inviare ripetutamente messaggi di odio e insultanti

Il cyberbullismo è spesso compiuto da bambini e bambine, ma non si limita solo a loro. Una delle maggiori sfide nella lotta contro il cyberbullismo è che il bullo è anonimo, questo lo/la rende difficile da rintracciare.
Ci sono molti siti su Internet che affrontano il cyberbullismo. Utilizzate un motore di ricerca per scoprire le iniziative locali. Informazioni generali si trovano nei seguenti siti web:
http://www.stopcyberbullying.org/ (in inglese)
http://competenzedigitali.agid.gov.it/tags/bullismo-digitale (in italiano)
http://europa.eu/browse/summaries.html?locale=it (in italiano)

Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica
La Convenzione, entrata in vigore il 1 ° luglio 2004, è il primo trattato internazionale sui crimini commessi tramite internet ed altre reti informatiche, che si occupa in particolare delle violazioni del diritto d’autore, la frode informatica, la pornografia infantile e le violazioni della sicurezza in rete. Contiene inoltre una serie di procedure come quelle per la ricerca delle reti informatiche e quelle sull’intercettazione. Potete approfondire sul sito: http://conventions.coe.int e cercando il trattato n ° 185.

Scheda delle affermazioni

• Qualcuno ha mai aperto la tua casella di posta elettronica senza il tuo consenso?
• Qualcuno ha mai letto uno dei tuoi messaggi di testo (SMS) senza il tuo consenso?
• Qualcuno ti ha mai inviato messaggi infamatori, foto offensive o video, sul tuo cellulare o nella tua e-mail?
• Qualcuno ha mai inviato tue foto o video a qualcun altro senza il tuo consenso?
• Qualcuno ha mai pubblicate le immagini o le informazioni su di te su un sito web o social network senza il tuo consenso?
• Qualcuno ha mai manipolato / trasformato le tue foto o video senza il tuo consenso?
• Avete mai dato le password ad altri?
• Qualcuno ti ha mai insultato in una sala gioco interattiva o in una chat?
• Avete mai ricevuto telefonate offensive o molestanti?
• Qualcuno ha mai fatto commenti inappropriati sul tuo blog / social network?
• Qualcuno ha mai inviato false / offensive informazioni / voci su di te via e-mail o SMS?
• Conoscete qualcuno che è stato vittima di cyberbullismo?
• Sapete se ci sono leggi speciali per questo tipo di violenza?
• Pensi che non ci dovrebbero essere limiti a ciò che la gente può mettere su Internet?
• È giusto vietare i telefoni cellulari nelle scuole?

Da fotocopiare e distribuireGoto top

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