La Città di Venezia lavora da qualche tempo al concetto di un nuovo Itinerario Culturale Europeo, la Via Europea della Seta, con l’intenzione di sottoporlo al Consiglio d’Europa per richiederne la certificazione.

La Via Europea della Seta si propone come rete e infrastruttura culturale di prossimità (e cioè riunente città, regioni, siti, musei e università) con l’obiettivo di valorizzare un comune patrimonio europeo, materiale e immateriale, e favorire nuovi incontri in Europa e tra Europa e Oriente in processi di scambi e attività di natura turistico-culturale.

La Via, partendo idealmente dal tragitto seguito da Marco Polo nei suoi viaggi verso l’Oriente, comprenderà gli itinerari di produzione e commercializzazione della seta in Europa nei secoli che seguirono.

 

I risultati attesi sono:

 

– valorizzazione dell’eredità tangibile e intangibile della seta –saperi, tradizioni, e tecniche di produzione– che ha influito sullo sviluppo economico e sulla storia sociale dei territori coinvolti, contribuendo alla creazione di una forte identità e di diverse comunità;

– messa in risalto del legame intrinseco tra la produzione ed il commercio della seta e la rete di scambi europei etra Europa e Oriente, riflesso di questo patrimonio comune;

– evidenziazione del ruolo della seta come testimone dell’evoluzione dei modi di organizzazione del lavoro artigianale e industriale e degli scambi commerciali nonché dei cambiamenti di usi, costumi e gusti propri di ogni epoca;

– sviluppo di un turismo culturale, partecipativo e sostenibile;

– promozione di legami e attività condivise tra città e regioni europee che sono state –ed in alcuni casi continuano ad essere– centri di produzione e commercio della seta; tra musei, centri di studi e ricerca per quanto concerne la storia, la tutela e le applicazioni della seta.

 

La narrazione che verrà sviluppata avrà origine dai viaggi e scambi commerciali e religiosi lungo i percorsi della via della seta ed in particolare i viaggi di Marco Polo per poi esaminare l’impatto della seta in Europa attraverso quattro temi principali: l’attività tessile, dall’artigianato all’industria (innovazioni, tecnologie, mondo del lavoro); l’allevamento del baco da seta e il suo impatto sociale, economico, agricolo e paesaggistico; la seta nella pittura, moda e design; e la ricerca e lo sviluppo nella produzione della seta.Il racconto ripercorrerà questi temi, parlerà di contatti e scambi tra le varie comunità che si sono radunate attorno alla lavorazione della seta per far capire come esse non siano patrimonio ed eredità di singole nazioni ma una storia condivisa da molte città, regioni e paesi del continente.

L’industria tessile in Europa è il frutto dello scambio e del viaggio di idee nell’intero continente, da Lucca a Venezia, da Genova a Valencia, da Lione a Spitalfields a Londra. La sua storia fu particolarmente segnata dalla rivoluzione industriale, dallo sviluppo di nuovi processi produttivi, tecnologie, macchinari e da mutamenti radicali nell’organizzazione del lavoro.

La via europea della seta metterà in risalto l’impatto che secoli di evoluzioni industriali, innovazioni tecnologiche e scambi hanno avuto in Europa sull’organizzazione delle società, il panorama culturale e la struttura di città e campagne, lasciando segni tuttora visibili. Analizzerà gli effetti che l’industria della seta ha prodotto sulla qualità di vita degli Europei, la loro struttura sociale, la creazione e la ridistribuzione della ricchezza nel continente.

L’allevamento del baco da seta, all’origine segreto gelosamente custodito dalla Cina, fu portato in Europa in epoca romana e sviluppato come base per l’industria della filatura e della tessitura.

La via europea della seta promuoverà i contatti, l’elaborazione di materiale didattico e gli scambi di buone prassi tra musei e filande storiche che ancora oggi narrano come in varie regioni d’Europa, la bachicoltura abbia lasciato segni materiali e immateriali del suo passaggio.

La lavorazione dei tessuti di seta divenne per molte citta europee la base di una grande ricchezza, che acconsentì investimenti nel settore tessile ma anche in beni di lusso e nel campo dell’architettura e della produzione artistica. Oggi rimangono importanti realtà industriali che contribuiscono a mantenere viva la lavorazione della seta come anche centri di ricerca che valorizzano la seta per finalità che spaziano dall’ambito medico a quello orafo. La via europea si propone di sviluppare dei percorsi per giovani e adulti attraverso queste aziende e realtà di eccellenza per promuovere una migliore conoscenza e comprensione della comune identità culturale Europea.