La Rete Faro Italia tiene il suo quarto incontro a Venezia

Il 6 dicembre 2021 la Rete Faro Italia si è riunita per la quarta volta nella città lagunare. L’incontro è stato organizzato e ospitato dalla sede italiana del Consiglio d’Europa e moderato dalla direttrice Luisella Pavan-Woolfe. I membri della rete, che include comunità patrimoniali, istituzioni ed associazioni culturali che collaborano in linea con i principi della convenzione di Faro, hanno discusso della sua implementazione sul territorio nazionale e a livello locale. Francesc Pla della divisione Cultura e Patrimonio Culturale del Consiglio d’Europa ha presentato lo stato dell’arte della ratifica della convenzione e delle iniziative europee, mentre Luisella Pavan-Woolfe è intervenuta con un aggiornamento sulle passeggiate patrimoniali e altre attività messe in opera dalla società civile e organizzazioni culturali in Italia. Hanno fatto seguito testimonianze da parte di comunità patrimoniali e la presentazione del nuovo membro Faro Volturno, di recente entrato a far parte della rete.

L'incontro si è concluso con una passeggiata patrimoniale alla casa natale dello scrittore settecentesco Carlo Goldoni, al teatro Goldoni e alla bottega dell’artigiano Roberto Comin, alla scoperta di esempi veneziani di patrimonio culturale intangibile.

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Venezia, 6 dicembre 2021

 

RESOCONTO

Incontro della Rete Faro Italia

Venezia, 6 dicembre 2021

 

I partecipanti sono stati accolti presso la Sede Italiana del Consiglio d’Europa (CoE) in Piazza San Marco a Venezia dalla Direttrice Luisella Pavan-Woolfe. La Direttrice ha aperto il quarto incontro della Rete Faro Italia presentando gli argomenti di discussione della riunione, dedicata ad un aggiornamento delle attività della rete a livello nazionale ed europeo.

 

Saluti istituzionali

Luisella Pavan-Woolfe ha ringraziato i membri della rete per aver presenziato alla riunione presso la Sede Italiana del Consiglio d’Europa e ha portato i saluti istituzionali. Questo incontro è stato il secondo a svolgersi in presenza dopo la pausa imposta dalla pandemia nel 2020. L’evento è stato trasmesso anche sulla piattaforma Blue Jeans per i membri che non hanno potuto presenziare (lista delle presenze all’allegato I).

Stato dell’arte della Rete Faro Internazionale

Il primo argomento all’ordine del giorno (allegato II) ha riguardato lo Stato dell’Arte della Rete Faro Internazionale. Francesc Pla, responsabile del dossier Faro presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, ha presentato un aggiornamento delle attività della Rete Faro Internazionale a livello europeo.

In primo luogo, Pla ha sottolineato come il 2021 sia stato un anno positivo per la Convenzione di Faro. In particolare, la pandemia da coronavirus non ha rallentato la firma e/o la ratifica da parte di tre nuovi Stati membri, ovvero Cipro, Polonia (che hanno firmato la Convenzione rispettivamente il  19 febbraio e il 10 maggio) ed Estonia, che l’ha ratificata il 15 aprile.

In seguito, Pla ha presentato il lavoro del Consiglio d’Europa nell’ambito della Convenzione di Faro attraverso un progetto congiunto che ha previsto quattro seminari regionali, l’ultimo dei quali si è svolto in forma ibrida in Romania. La conferenza finale del progetto ha avuto luogo il 3 dicembre a Lisbona, alla quale hanno partecipato anche numerosi Rappresentanti di Governo dei Paesi membri del Consiglio d’Europa.

Pla ha poi illustrato le attività svolte in occasione del quindicesimo anniversario della Convenzione, che hanno visto il Consiglio d’Europa investire in modo particolare nella comunicazione con i partners. A tal proposito, comunità e cittadini sono stati coinvolti nella realizzazione di un film sulla Convenzione, ed è stata presentata una nuova brochure in più lingue degli Stati membri del Consiglio d’Europa con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini di tali Paesi attraverso una comunicazione in lingua nazionale.

Infine, Pla ha presentato il progetto di una pubblicazione ad opera di un gruppo di esperti all’interno del Consiglio d’Europa che, in occasione del decimo anniversario dall’entrata in vigore della Convenzione, ha fornito nuovi spunti sui modi per affrontare le sfide in capo a comunità patrimoniali a proposito dei temi seguenti: Faro e giovani; Faro e migrazioni; Faro e arte; Faro e Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite; Faro e turismo sostenibile; Faro e partecipazione. La pubblicazione sarà disponibile all’inizio del prossimo anno.

Aggiornamento su passeggiate patrimoniali, Giornate Europee del Patrimonio 2021 e Progetto Via Europea della Seta

La Sede italiana del CoE collabora durante tutto l’anno con numerose associazioni culturali e coordina passeggiate patrimoniali ed altri eventi in luoghi significativi per il patrimonio culturale in tutta Italia. L’attività si intensifica durante le Giornate Europee del Patrimonio (GEP), il più partecipato degli eventi culturali in Europa. Nel 2021, la sede italiana del Consiglio d’Europa ha coordinato più di 100 passeggiate in 19 regioni italiane, di cui il 90% durante le GEP.

Le passeggiate patrimoniali sono percorsi tematici grazie ai quali gli abitanti riscoprono luoghi, tradizioni, monumenti come patrimonio culturale della propria comunità, non solo per il valore artistico-architettonico dei siti e per la loro portata storica, ma anche per il significato che hanno assunto nello svolgimento della vita quotidiana e nelle attività attuali. Durante il percorso i partecipanti hanno l’opportunità di incontrare delle persone che vivono o che hanno legami con il territorio visitato, i “testimoni”.

Le regioni del Nord-Est sono risultate essere le più attive nell’organizzazione di passeggiate patrimoniali, seguite da Campania, Umbria, Lazio e Abruzzo. La Valle d’Aosta risulta essere l’unica regione in cui non ha avuto luogo alcuna passeggiata patrimoniale, pertanto la Direttrice della Sede Italiana del Consiglio d’Europa Luisella Pavan-Woolfe ha auspicato che le reti nazionali possano attivarsi al fine di coinvolgere anche tale regione.

La Direttrice Pavan-Woolfe ha in seguito illustrato le tematiche ricorrenti delle passeggiate patrimoniali organizzate nel corso del 2021. In primo luogo, numerose passeggiate sono state dedicate alla riappropriazione da parte di comunità patrimoniali di beni comuni in chiave identitaria.

Ulteriore tematica ha riguardato la riscoperta di luoghi antichi e poco conosciuti, inclusi borghi e castelli. A tal proposito, la Direttrice ha comunicato la creazione di un partenariato con la Fondazione Castelli d’Italia, la quale ha palesato l’intenzione di continuare l’organizzazione della Giornata dei Castelli in concomitanza alle GEP anche per il prossimo anno. È stato inoltre confermato il partenariato con gli ecomusei: non si è tuttavia a contatto con strutture nazionali, bensì con decine di ecomusei dislocati in tutto il territorio.

Il tema dell’edizione 2021 delle GEP "Patrimonio culturale: Tutti inclusi" ha sottolineato l’aspetto dell'inclusività e della diversità nell'esperienza dell’eredità culturale. Gli eventi organizzati nel corso dell’anno corrente hanno considerato il raggiungimento e l’aumento del coinvolgimento di gruppi tradizionalmente sottorappresentati ed emarginati nella fruizione dei beni culturali in termini di modalità di accesso e di contrasto alle discriminazioni. Numerose attività hanno inoltre previsto la partecipazione di bambini, ragazzi e giovani.

La Direttrice Luisella Pavan-Woolfe ha infine aggiornato i partecipanti della Rete Faro Italia a proposito del progetto della Via Europea della Seta, che vede impegnati il Consiglio d’Europa, il Comune di Venezia e numerosi partner europei al fine di giungere alla certificazione di un nuovo itinerario che coinvolge i luoghi di produzione e commercio della seta. La direttrice ha perciò sottolineato l’importanza di un incontro nazionale realizzato nel corso dell’anno a Carditello (Caserta), durante il quale si è esplorato il legame della sericoltura con la storia e l’identità delle comunità patrimoniali in Italia.

Database comunità patrimoniali  

L’Arch. Francesco Calzolaio, di Faro Cratere,  ha presentato il progetto di una base dati online per effettuare un censimento dinamico delle comunità patrimoniali italiane e delle loro attività.

In primo luogo, Calzolaio ha sottolineato come sia necessario coinvolgere una trasversalità di soggetti che identificano come loro un certo patrimonio culturale, complementando perciò  le passeggiate patrimoniali, che tuttavia svolgono un ruolo fondamentale per il racconto dei valori e per la protezione dei luoghi e delle comunità coinvolte.

A tal proposito,  “Faro Italia Platform” sarà una piattaforma orizzontale aperta a ciascuna comunità patrimoniale che desideri candidarsi. L’obiettivo della piattaforma è stimolare le comunità patrimoniali a dialogare fra loro in un processo di educazione permanente, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza a proposito delle sfide da affrontare e lo scambio di buone pratiche fra i partecipanti.

I dati verranno raccolti su un sito web organizzato in una mappa interattiva d’Italia dove i nodi della rete saranno selezionabili e daranno accesso ad una scheda, elaborata ed inserita da Faro Venezia e compilata dagli attori locali. Nella mappa saranno così immediatamente visibili luoghi ed eventi delle comunità patrimoniali, e sarà possibile condividerla su tutti i siti web che ne faranno richiesta.

Calzolaio ha inoltre evidenziato la necessità di implementare il dialogo con associazioni, amministrazioni pubbliche, istituzioni culturali, musei, università ed istituti di ricerca al fine di coadiuvare privati, proprietari di beni e rappresentanti di mestieri antichi nella condivisione del patrimonio culturale.

È stato infine esplicato che vi saranno due criteri principali di raccolta delle comunità patrimoniali, che verranno organizzate secondo specifiche unità territoriali ed unità tematiche, come antichi mestieri, eno-gastronomia, resilienza rispetto a disastri naturali o bellici. Attualmente, sono state coinvolte circa 60 istituzioni, 25 delle quali hanno già compilato le schede pre-costituite con tutte le informazioni necessarie. Non appena il sito sarà operativo, ciò permetterà di rafforzare le reti esistenti e di coinvolgere nuove comunità patrimoniali.

Presentazione nuovo membro “Rete Faro Volturno”

Il referente Francesco Boschi ha presentato ai partecipanti il gruppo Faro Volturno, che è recentemente entrato a far parte della Rete Faro Italia.

L’associazione nasce nel 2019 e si dedica all’organizzazione di passeggiate patrimoniali. Tuttavia, dopo l’incontro avvenuto a Castiglione del Lago nasce l’idea di costituire un network anche attraverso il coinvolgimento di un’amministrazione comunale. Viene perciò avviato un progetto specifico, “La conoscenza è cittadinanza”, dedicato alla conoscenza e alla promozione del patrimonio come strumento di integrazione ed inclusione.

È seguita inoltre la creazione di itinerari che hanno coinvolto, tra gli altri,  l’Alta Valle del Volturno, il centro storico del comune di Venafro, il Parco Nazionale d’Abruzzo nel versante molisano delle Mainarde. Ispirandosi a tali luoghi, sono stati elaborati numerosi laboratori che coinvolgono famiglie, giovani e nuovi europei, anche attraverso partenariati con un istituto scolastico locale e i servizi sociali del comune di Venafro.

Attualmente, Faro Volturno sta lavorando per coinvolgere le comunità patrimoniali dell’Alta Valle del Volturno e sta portando avanti attività di laboratorio che includono migranti con il duplice obiettivo dell’ avvicinamento al nostro patrimonio e della promozione dell’interculturalità.

Faro Film Festival 2022

Patrizia Vachino, Presidente dell’Associazione Faro Venezia, ha presentato il progetto “Faro Film Festival”, iniziativa di livello europeo finanziata dalla sede centrale del Consiglio d’Europa e la cui prima edizione si terrà a Venezia a maggio del prossimo anno.

Durante la manifestazione verranno proiettati cortometraggi (fiction, documentari e animazioni) della durata di 20 minuti al massimo, in luoghi emblematici per la riqualificazione urbana. Il festival si articolerà in tre sezioni, che riguarderanno le seguenti tematiche: luoghi, persone e storie; Creatività e Saperi; Venezia luogo di produzione, sede di residenze per artisti e artigiani. I titoli delle sezioni sono in fase di definizione.

I cortometraggi saranno selezionati dagli organizzatori e dovranno essere sottotitolati in lingua inglese. Chiunque può partecipare con del materiale preferibilmente inedito o già presentato in altre manifestazioni.

L’obiettivo principale del Festival è l’inclusione di giovani e ragazzi, in particolare di coloro che si trovano in situazioni più svantaggiate. Ulteriore finalità è la creazione di un database di opere selezionate, che vuole essere il primo in Europa a raccogliere i cortometraggi.

La Presidente Vachino auspica che il festival sia itinerante in altre città italiane ed europee, e che sia il punto di partenza per la creazione di residenze artistiche e laboratori dedicati a ragazzi che difficilmente potrebbero averne accesso.

Convegno “The Faro Convention Implementation. Heritage Communities as Commons: Relationships, Participation and Well-being in a Shared Multidisciplinary Perspective”, Napoli, 16 e 17 dicembre 2021

L’Arch. Eleonora Giovene di Girasole (CNR – IRISS, Amici molo di San Vincenzo) ha presentato il convegno dedicato all’implementazione della Convenzione di Faro, organizzato il prossimo 16 e 17 dicembre a Napoli.

In seguito ad una call for papers sono stati ricevuti più di 60 abstract provenienti da Belgio, Spagna, Lituania, Malta, Germania, Portogallo e Stati Uniti.

All’evento, comunità italiane ed europee creeranno un momento di riflessione collettivo anche attraverso specifiche tavole rotonde che vedranno il coinvolgimento di esperti di vari settori disciplinari, tra cui archeologi, giuristi, geografi e psicologi di comunità.

La discussione verterà attorno ai seguenti temi: luoghi, partecipazione, valori e connessioni; diritti individuali e collettivi nella gestione partecipativa del patrimonio; beni comuni culturali, valorizzazione del patrimonio culturale e rigenerazione urbana; governance collaborativa, gestione e sviluppo; identità dei luoghi, appartenenza e senso di comunità; coesistenza, legami e memoria.

Per tale occasione verrà realizzato un Book of Abstracts, e vi sarà un panel dedicato al tema della sostenibilità.

 

Testimonianze

Sono seguite le testimonianze di alcuni membri della Rete Faro Italia, che hanno parlato dello stato dell’arte delle proprie attività e delle principali difficoltà incontrate nel corso dell’anno corrente.

Mariella Morbidelli, presidente di Faro Trasimeno, ha presentato il convegno che si svolgerà il prossimo 18 dicembre sul progetto della Via Europea della Seta sui temi della bachicoltura e della sericoltura. È stata sottolineata l’importanza della contaminazione e della possibilità di incorporare nell’ambito dell’implementazione della Convenzione di Faro le attività legate ad ulteriori tematiche portate avanti dal Consiglio d’Europa, nel caso specifico quello degli itinerari culturali.

Maurizio Lazzari, vicepresidente di Ficlu e ricercatore del CNR, ha presentato un progetto nazionale del quale il CNR è capofila, finalizzato allo sviluppo di una piattaforma del patrimonio culturale attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative. Si sono poi illustrati alcuni numeri della collana editoriale di cui Ficlu si è dotata nel corso del 2021 dedicati al programma “Man and Biosphere” (MAB), sottolineando l’intenzione di realizzare un’ulteriore pubblicazione sul tema dei diritti umani.  Tra le attività di Ficlu, è stata presentata la ventiduesima edizione del concorso internazionale “La Fabbrica del paesaggio”, diviso in tre sezioni e rivolto ad imprenditori privati, amministrazioni, istituzioni e progetti internazionali. Sono state infine sollevate alcune possibili criticità relative all’applicazione della Convenzione di Faro: in particolare, concedere uno spazio eccessivo alle comunità locali potrebbe innescare un eccesso di localismo, con il rischio di sfociare in una visione chiusa e un uso strumentale dei beni culturali.

Efrem Tassinato, presidente di Wigwam, ha accolto con favore la creazione di un database per le comunità patrimoniali nell’ottica di una contaminazione reciproca tra differenti realtà. È stato presentato il progetto “Cantieri di Esperienza Partecipativa” (CEP) 2021-2022, un’iniziativa che mira ad incoraggiare i giovani ad attivarsi proattivamente contribuendo alla propria comunità locale. 75 soggetti, tra cui 29 comuni delle province del Veneto, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco Naturale Regionale della Lessinia, partecipano all’iniziativa. Con l’obiettivo di ampliare la platea del progetto dei cantieri partecipativi, è stato indetto il premio Wigwam Stampa Veneta- nuove generazioni per comunità resilienti. Il concorso è volto a stimolare la coesione sociale e la costruzione di una rete regionale inclusiva attraverso la promozione dell’interscambio interno e tra le diverse comunità locali, e a promuovere la trasmissione del sapere vissuto ai giovani e il dialogo intergenerazionale.

Da ultimo, Isabella Mavelia ha presentato il progetto GreenerEU e l’ideazione di microitinerari complementari a quelli già esistenti in riferimento alla città di Venezia, elaborati al fine di far conoscere l’artigianato, l’arte e il cinema del contesto veneziano. Mavelia ha presentato alcune mappe tematiche stampate su carta realizzata a partire da alghe riciclate della laguna di Venezia. Le mappe sono state dotate di codici QR e sono state realizzate attraverso la collaborazione con giovani artisti locali, i quali hanno curato le illustrazioni.

Varie ed eventuali e conclusioni

La Direttrice Luisella Pavan-Woolfe ha sottolineato i progressi compiuti in termini di strutturazione del lavoro svolto finora. Ciò è stato possibile anche grazie alla presenza di attori che operano a livello nazionale e ai fondi stanziati dal Consiglio d’Europa a favore dei membri della Rete per il finanziamento di progetti come il Faro Film Festival e le piattaforme che coinvolgono le comunità patrimoniali. Si auspica che tali attività abbiano una rilevanza non solamente per gli attori italiani, bensì anche a livello europeo. È quindi necessario ampliare i contatti della rete per includere quelle realtà che operano sul territorio con gli stessi principi di partecipazione e di comunità sanciti dalla Convenzione di Faro.

Francesc Pla ha infine ribadito l’importanza della sostenibilità declinata a livello globale e locale al fine di rendere operativa la convenzione di Faro, evidenziando la necessità del patrimonio culturale come mezzo a disposizione della comunità. È tuttavia necessario ampliare il raggio e la logica delle attività svolte al fine di tenere il passo con le esigenze della contemporaneità e della società presente, evitando l’eccessiva concentrazione su attività che includono la promozione del patrimonio storico e/o memoriale.