Indietro L’Armenia diventa il 45° Stato membro del Consiglio d’Europa ad abolire la pena di morte in qualsiasi circostanza

L’Armenia diventa il 45° Stato membro del Consiglio d’Europa ad abolire la pena di morte in qualsiasi circostanza

Oggi, il Rappresentate permanente dell’Armenia presso il Consiglio d’Europa, l’Ambasciatore Arman Khachatryan, alla presenza della Segretaria generale Marija Pejčinović Burić, ha depositato lo strumento di ratifica completando così il processo di ratifica da parte dell’Armenia del Protocollo n. 13 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo relativo all’abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza.

L’Armenia è il 45° Stato membro del Consiglio d’Europa ad aver ratificato questo Protocollo (per ulteriori dettagli, consultare firme e ratifiche). Il Protocollo proibisce la pena di morte in qualsiasi circostanza, compresi i reati commessi in tempo di guerra e di pericolo imminente di guerra. Nessuna deroga o riserva è ammessa al Protocollo n. 13.

Il trattato integra il Protocollo n. 6 alla CEDU (abolizione della pena di morte in tutti i casi salvo in tempo di guerra), ratificato da tutti gli Stati membri. L’adesione a entrambi i Protocolli è facoltativa e indica l’impegno degli Stati alla completa abolizione della pena di morte nel diritto e nella pratica.

Il 2023 segna il 20° anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo n. 13. Nella loro recente dichiarazione congiunta in occasione della Giornata europea e mondiale contro la pena di morte il 10 ottobre, la Segretaria generale del Consiglio d’Europa e l’Alto Rappresentante, per conto dell’Unione europea, hanno accolto con favore la ratifica del Protocollo n. 13 da parte dell’Assemblea nazionale dell’Armenia e la firma dello stesso da parte dell’Azerbaigian e hanno incoraggiato entrambi gli Stati membri a completare rapidamente il processo di ratifica.

Segretaria generale Strasburgo 19 ottobre 2023
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