Indietro Tutela dei giornalisti: l’organizzazione Rory Peck Trust e l’International News Safety Institute aderiscono alla Piattaforma del Consiglio d’Europa

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La Piattaforma per proteggere il giornalismo e promuovere la sicurezza dei giornalisti, attraverso cui le organizzazioni di difesa della libertà dei media e le associazioni dei giornalisti informano il Consiglio d’Europa e divulgano informazioni su presunte violazioni della libertà dei media, conta due nuovi partner: la Rory Peck Trust e l’International News Safety Institute.

Tina Carr, Direttrice della Rory Peck Trust e Anna Bevan, Vice direttrice dell’International News Safety Institute, hanno firmato l’accordo per entrare a far parte della piattaforma insieme al  Segretario generale Thorbjørn Jagland.

“L’adesione della Rory Peck Trust e dell’International News Safety Institute rappresenta un prezioso valore aggiunto alla Piattaforma del Consiglio d’Europa, poiché le loro azioni sono principalmente incentrate sul giornalismo freelence e la sicurezza dei giornalisti nelle zone di conflitto e di guerra. Il partenariato con le organizzazioni operanti nel settore dei media, nell’ambito della piattaforma, è per noi fondamentale: ci permette di avere un quadro più preciso della libertà dei media negli Stati membri, nonché di rispondere più celermente e in modo sistemico ai nuovi sviluppi”, ha affermato Thorbjørn Jagland dopo la firma del memorandum d’intesa.

La piattaforma è stata lanciata nel dicembre 2014 per agevolare la diffusione di informazioni su gravi minacce nei confronti della libertà dei media e della sicurezza dei giornalisti negli Stati membri, dimodoché il Consiglio d’Europa sia sistematicamente avvisato e possa prendere, qualora necessario, azioni tempestive e coordinate.

Attualmente sono otto le organizzazioni partner incaricate di pubblicare segnalazioni sulla Piattaforma, dopo verifica secondo le loro proprie procedure. Da quando la Piattaforma è diventata operativa, nell’aprile 2015, le organizzazioni partner hanno inserito 259 segnalazioni in 34 Stati membri. Tra queste, 66 riguardano aggressioni fisiche ai giornalisti, 59  dei casi di detenzione e imprigionamento di giornalisti, 11 dei casi di impunità, 31 casi di vessazioni o intimidazioni ai giornalisti e altre 92 degli atti aventi un effetto intimidatorio sulla libertà dei media.

Consiglio d'Europa Strasburgo 21 febbraio 2017
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