Malgrado i progressi apprezzabili compiuti dall’Austria negli ultimi anni in materia di politiche nazionali anticorruzione, le misure riguardanti il comportamento dei parlamentari sono ancora in una fase iniziale. Secondo un nuovo rapporto pubblicato dal Gruppo di Stati istituito dal Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO), occorre stabilire delle norme atte a gestire i conflitti di interesse quando si verificano e sarebbe inoltre opportuno adottare un codice di buona condotta per migliorare la percezione scarsamente positiva dei titolari di cariche elettive da parte dell’opinione pubblica.
Il GRECO ha ad esempio rilevato che, nonostante le disposizioni del codice penale per la prevenzione e la repressione della corruzione di membri del Parlamento, mancano misure preventive o amministrative che prevedano il divieto di accettare doni o altre forme di utilità o impongano limiti al riguardo, e non esiste nessuna procedura specifica da seguire per la segnalazione, l’autorizzazione, la dichiarazione o la restituzione di regali o benefici indebiti o inaccettabili.
Nel suo ultimo rapporto di valutazione relativo all’Austria [disponibile ugualmente in tedesco], basato sulle risposte delle autorità austriache a un questionario e sulle visite conoscitive in loco, il GRECO ha constatato che, negli ultimi sondaggi, oltre il 30% delle persone interrogate ritiene ancora accettabile offrire un regalo o promettere un vantaggio per ottenere qualcosa dalla pubblica amministrazione o da un servizio pubblico. Tale percentuale è significativamente più elevata rispetto alla media dell’Ue.