Indietro Slovenia: occorrono maggiori sforzi per garantire che non siano lasciati indietro i Rom, i migranti e le persone che vivono in condizioni di povertà

The Rog Factory Social Centre, Lubiana, Slovenia © Consiglio d'Europa/Borut Krajnc

The Rog Factory Social Centre, Lubiana, Slovenia © Consiglio d'Europa/Borut Krajnc

Nel corso della sua visita in Slovenia, che si è svolta dal 20 al 23 marzo, il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks, ha esaminato la situazione di Rom, migranti e richiedenti asilo e del crescente numero di persone che vivono in condizioni di povertà nel paese. Ha sottolineato l’importanza del principio della centralità dei diritti umani per garantire che la società slovena sia realmente inclusiva.

La Slovenia, che si trova sulla rotta delle migrazioni attraverso i Balcani, ha saputo affrontare in modo umanitario il transito di oltre 500.000 migranti e rifugiati nel 2015/2016. Pur riconoscendo l’esigenza legittima delle autorità slovene di cercare mezzi adeguati per far fronte a tale situazione in futuro, il Commissario si è rammaricato del fatto che le circostanze abbiano condotto all’adozione di modifiche legislative miranti a limitare l’accesso all’asilo nel paese. Il Commissario ha espresso particolare preoccupazione per il fatto che alcuni emendamenti, che consentirebbero la detenzione dei richiedenti asilo, o permetterebbero alle forze dell’ordine di chiudere le frontiere e di respingere i richiedenti asilo senza ascoltare le loro esigenze di protezione, sono contrari agli obblighi giuridici della Slovenia ai sensi del diritto internazionale in materia di diritti umani e di rifugiati.

Commissario per i diritti umani Strasburgo 23 marzo 2017
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