Indietro Aggressione su larga scala da parte della Russia contro l’Ucraina: due anni dopo

I leader del Consiglio d’Europa ribadiscono il loro sostegno e la loro solidarietà
Aggressione su larga scala da parte della Russia contro l’Ucraina: due anni dopo

La Ministra degli Affari esteri, dell’istruzione e dello sport del Liechtenstein e Presidente del Comitato dei Ministri Dominique Hasler, il Presidente dell’Assemblea parlamentare Theodoros Rousopoulos e la Segretaria generale Marija Pejčinović Burić hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione in occasione del secondo anniversario dall’inizio dell’aggressione su larga scala da parte della Federazione russa contro l’Ucraina (24 febbraio) e della Giornata della resistenza dell’occupazione della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli (26 febbraio):

“Ogni giorno dal 24 febbraio 2022, il popolo ucraino ha sopportato con coraggio e dignità le conseguenze della disastrosa decisione delle autorità russe di lanciare un attacco militare contro il loro paese. In questo anniversario tragico e profondamente deplorevole, i nostri pensieri sono rivolti agli ucraini di tutte le età che hanno visto le loro vite cambiare drasticamente a cause delle atrocità e dei traumi causati dall’aggressione illegale e non provocata della Russia. A loro inviamo un messaggio di sostegno e solidarietà. Siamo e rimarremo al loro fianco.

Siamo particolarmente sconvolti dal recente aumento delle vittime civili causato dai bombardamenti russi e ribadiamo ancora una volta che gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili sono proibiti dal diritto internazionale, ovunque essi avvengano.

Un’altra questione che ci preoccupa molto è il destino dei bambini deportati illegalmente dall’Ucraina da parte della Federazione russa o trasferiti con la forza all’interno dei territori ucraini temporaneamente occupati dalla Russia. Sottolineiamo inoltre l’importanza del lavoro del Consiglio d’Europa, incluso il lavoro del Gruppo di consultazione sui bambini ucraini che coordina le azioni riguardanti i bambini che hanno cercato rifugio in altri Stati membri del Consiglio d’Europa.

Riuniti a Reykjavik lo scorso maggio, i capi di Stato e di governo dei nostri 46 Stati membri hanno detto chiaramente che ‘non ci può essere una pace duratura senza responsabilità’. A tal proposito, hanno creato il Registro del Consiglio d’Europa dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina come primo passo verso un meccanismo di risarcimento. Accogliamo con favore il fatto che attualmente 43 paesi e l’Unione europea partecipino al nostro Registro e sosteniamo gli sforzi per aumentare ulteriormente il numero dei partecipanti. Auspichiamo che il Registro diventi pienamente operativo e che le prime richieste di risarcimento vengano presentate in primavera.

Spinti dal nostro impegno per la giustizia, continueremo a lavorare per garantire che le autorità civili e militari russe siano chiamate a rispondere davanti a tribunali competenti per i crimini commessi contro l’Ucraina e il suo popolo. Allo stesso tempo, condanniamo i tentativi della Federazione russa di presentare accuse penali contro coloro che si sforzano di ritenere la Federazione russa responsabile dei suoi crimini, compresi i giudici e i procuratori della Corte penale internazionale. Inoltre, sottolineiamo che la Federazione russa deve rispettare pienamente l’obbligo previsto dal diritto internazionale di eseguire le sentenze definitive della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Mentre l’aggressione su larga scala da parte della Federazione russa entra nel suo terzo anno e mentre si celebra anche il 10° anniversario dell’annessione illegale da parte della Federazione russa della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli, ribadiamo la nostra forte e inequivocabile condanna della guerra di aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina e il nostro incessante sostegno per l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionali riconosciuti”.


 Dichiarazione della Commissaria per i Diritti umani: l'attacco su vasta scala della Russiaa all'Ucraina, due anni dopo: la nostra lotta comune in difesa dei diritti umani del popolo ucraino

Consiglio d'Europa Strasburgo 23 febbraio 2024
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