La Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović, ha pubblicato il rapporto sulla sua visita a Malta effettuata a ottobre 2021. Il rapporto contiene raccomandazioni per tutelare la libertà dei media e garantire la sicurezza dei giornalisti, proteggere la vita e la dignità dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti e rafforzare i diritti delle donne.
“Le autorità devono portare avanti le indagini per identificare tutte le persone coinvolte nell’omicidio di Daphne Caruana Galizia e garantire che i responsabili siano chiamati a rispondere e che sia fatta giustizia”. La Commissaria raccomanda una risposta coordinata alle minacce e agli attacchi contro i giornalisti, compresi quelli online, e una maggiore sensibilizzazione tra gli agenti delle forze dell’ordine.
In relazione all’asilo e alla migrazione, la Commissaria ha sottolineato la necessità di rafforzare le capacità di Malta e assicurare un coordinamento efficace delle operazioni di ricerca e soccorso.
“Le divergenze con altri Stati membri sulle responsabilità degli sbarchi non dovrebbero mai mettere a rischio i diritti umani, compreso il diritto alla vita, o esonerare le autorità dai loro obblighi di non respingimento.”
Per far progredire i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, la Commissaria raccomanda ulteriori riforme, compresa la rapida adozione della legge sulla parità di genere e della legge sulla Commissione per l'uguaglianza e i diritti umani. Il divieto totale dell'aborto a Malta rappresenta una seria minaccia per il diritto alla salute delle donne. Lede anche altri diritti, tra cui il diritto alla vita, il diritto alla protezione dalla tortura, dai maltrattamenti e dalla discriminazione, nonché il diritto alla privacy.
"È tempo che le autorità abroghino le disposizioni che criminalizzano l'aborto, mettano in atto una regolamentazione completa sull'accesso delle donne a un aborto sicuro e legale, e sviluppino i servizi di salute sessuale e riproduttiva".
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