Indietro Conclusioni del Comitato europeo dei diritti sociali sui diritti dei lavoratori

Conclusioni del Comitato europeo dei diritti sociali sui diritti dei lavoratori

Il Comitato europeo dei diritti sociali (CEDS) ha pubblicato oggi le sue Conclusioni 2022, riguardanti 33 Stati, sugli articoli della Carta sociale europea relativi ai diritti dei lavoratori. Nel quadro della procedura dei rapporti, il CEDS ha adottato 611 conclusioni: 255 conclusioni di non conformità alla Carta e 245 conclusioni di conformità. In 111 casi, il CEDS non è stato in grado di valutare la situazione per insufficienza di informazioni (“rinvii”).

Nell'ambito del diritto a eque condizioni di lavoro, il CEDS ha riscontrato che in alcuni paesi la legge non garantisce il diritto a orari lavorativi settimanali ragionevoli per alcune categorie di lavoratori e ha notato che in alcuni lavori la giornata lavorativa potrebbe superare le 16 ore e raggiungere addirittura le 24 ore. In molti paesi, il CEDS ha concluso che il lavoro svolto nei giorni festivi non è adeguatamente retribuito e che il diritto di tutti i lavoratori a giorni festivi retribuiti non è garantito. Inoltre, in alcuni paesi i lavoratori interessati da malattia o infortunio durante il periodo di ferie non hanno diritto a recuperare le giornate perse in un altro momento.

Le informazioni fornite al CEDS in ambito di equa retribuzione hanno rivelato che in una serie di paesi il salario minimo previsto per legge o i salari più bassi stabiliti da contratti collettivi erano troppo bassi rispetto al salario medio e non assicuravano uno standard di vita dignitoso.

Relativamente all’obbligo degli Stati di favorire consultazioni paritetiche tra lavoratori e datori di lavoro, il CEDS ha notato l’insufficiente promozione della negoziazione collettiva e le restrizioni al diritto di negoziazione collettiva a nome di una determinata categoria di lavoratori.

Il CEDS ha riscontrato che, in alcuni casi, i lavoratori non godevano dell’effettivo diritto di partecipare al processo decisionale nell’ambito dell’impresa relativamente a condizioni di lavoro, organizzazione del lavoro e ambiente di lavoro e che non erano previsti rimedi giuridici per i lavoratori in caso di violazione del loro diritto di partecipare alla determinazione e al miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’ambiente di lavoro.

In diversi paesi, il CEDS ha notato la mancanza di un risarcimento appropriato ed effettivo (compensazione e reintegrazione) nei casi di molestie sessuali e l’assenza di adeguate misure di prevenzione di molestie sessuali sul luogo di lavoro.

Ciononostante, il CEDS ha notato con soddisfazione i positivi sviluppi in alcuni paesi riguardanti le restrizioni del diritto di sciopero e le misure legislative riguardanti la definizione e il divieto di molestie e molestie sessuali sul posto di lavoro.


 Comunicato stampa


 Maggiori informazioni

Comitato europeo dei diritti sociali (CEDS) Strasburgo 22 marzo 2023
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