Indietro Conferenza a Strasburgo “Libertà di internet: un fattore costante della sicurezza democratica”

Conferenza a Strasburgo “Libertà di internet: un fattore costante della sicurezza democratica”

Una conferenza internazionale ha riunito a Strasburgo il 9 settembre circa 200 rappresentanti di governi, della società civile, del mondo economico e universitario per discutere delle migliori prassi destinate a proteggere e promuovere la libertà di Internet nell’attuale contesto della crisi internazionale in materia di sicurezza.

Uno dei principali obiettivi della Conferenza è quello di promuovere la Raccomandazione del Consiglio d’Europa adottata all’inizio dell’anno, che invita gli Stati membri a valutare la libertà di internet utilizzando una serie di indicatori dettagliati. Tali indicatori riguardano essenzialmente l’accesso a internet, la libertà di espressione, il diritto alla vita privata, con particolare attenzione a 11 indicatori specifici sulle misure di sorveglianza, e i ricorsi efficaci in caso di presunte violazioni dei diritti umani.

All’apertura della conferenza, il Segretario generale Thorbjørn Jagland ha dichiarato che gli Stati membri dovrebbero considerare tale Raccomandazione come una “cartina di tornasole” della libertà di internet, da utilizzare per analizzare le loro normative e le loro prassi e accertarsi che garantiscano la libertà online. Ha inoltre sottolineato la necessità di una sua effettiva attuazione da parte degli Stati e si è augurato che i governi procedano a tutte le necessarie valutazioni in cooperazione con la società civile, i giornalisti e il settore privato.

Mart Laanenmäe, Sottosegretario del Ministero degli Affari esteri dell’Estonia, ha aggiunto che “quando si parla di responsabilità condivisa di internet, si intende che spetta agli Stati la responsabilità primaria di tutelare contro ogni violazione dei diritti umani commessa online, in cooperazione con attori non statali e in particolare con le grandi imprese del settore di internet.” Ha tuttavia ugualmente messo in guardia contro il rischio di un’eccessiva regolamentazione, di ingerenze e di un controllo unilaterale di internet da parte degli Stati.

Il Rappresentante speciale della Germania, a nome della Presidenza tedesca dell’OSCE, Gernot Erler, ha affermato che le norme per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali sono tanto necessarie online che offline. “A tal fine”, ha affermato, “dobbiamo adottare un approccio non soltanto globale in senso geografico, ma ugualmente completo a livello dei temi trattati. “Per questo l’OSCE, grazie alle sue tre dimensioni, occupa una posizione particolarmente appropriata e le nostre attività in materia di internet condotte dalla Presidenza tedesca dell’Organizzazione comprendono sia gli aspetti legati alla sicurezza che le prospettive economiche e le preoccupazioni riguardanti la dimensione umana”.

La Conferenza è organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa, la Presidenza estone del Comitato dei Ministri e la Presidenza tedesca dell’OSCE. Tra gli oratori di spicco figurano Dunja Mijatović, Rappresentante speciale dell’OSCE sulla libertà dei media e Joseph Cannataci, Relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla vita privata.

Consiglio d’Europa Strasburgo 9 settembre 2016
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