Indietro Dialogo del Segretario generale con i membri dell’Assemblea

Thorbjorn Jagland

Thorbjorn Jagland

Il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland ha risposto alle domande dei membri dell’Assemblea in una sessione di domande e risposte tenutasi durante la sessione estiva dell’Assemblea.

Durante questo scambio, i membri dell’APCE hanno chiesto a Jagland di esprimersi in merito alla sua reazione alla sospensione dell’immunità giudiziaria dei membri del parlamento turco. Il Segretario generale ha risposto affermando di avere già espresso alle autorità turche le sue preoccupazioni al riguardo e ha auspicato che siano evitate azioni penali.

Un’altra domanda ha riguardato le imminenti elezioni in Bielorussia e in Russia e il persistente ricorso alla pena di morte in Bielorussia. Jagland ha espresso l’auspicio che vi siano progressi in materia di pena di morte, suggerendo una moratoria sulla pena capitale come primo passo per il miglioramento delle relazioni tra la Bielorussia e il Consiglio d’Europa. In relazione alle elezioni in Bielorussia e in Russia, Jagland ha sottolineato il ruolo guida dell’Assemblea nell’osservazione e nel monitoraggio delle elezioni.

In risposta a una domanda sui diritti umani in Crimea, Jagland ha posto l’accento sul fatto che il Consiglio d’Europa è stata l’unica organizzazione internazionale presente sul campo per monitorare la situazione dei diritti umani, attraverso incontri con i gruppi principali, tra cui i rappresentanti della società civile, i Tatari di Crimea e i giovani.

In merito all’accordo tra la Turchia e l’Ue sul rimpatrio dei rifugiati e dei migranti, Jagland ha affermato di sostenere tale misura come unica possibilità per evitare il perpetrarsi del traffico di persone su vasta scala, a condizione che il diritto individuale di richiesta d’asilo sia mantenuto. Ha aggiunto che la Grecia finora ha rispettato questo principio e che il Consiglio d’Europa ha attentamente monitorato la situazione.

Altre domande hanno riguardato argomenti quali l’adozione di un piano d’azione per la lotta al terrorismo e alla radicalizzazione, le riforme costituzionali in Polonia, il miglioramento dell’equilibrio fra uomini e donne nei parlamenti nazionali e l’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Segretario generale Strasburgo 21 giugno 2016
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