Indietro Dialogo del Segretario generale con i membri dell’Assemblea

Dialogo del Segretario generale con i membri dell’Assemblea

Il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland ha risposto alle domande dei membri dell’Assemblea nel corso di una sessione di domande e risposte che si è svolta durante la Sessione autunnale dell'Assemblea parlamentare.

Durante questo scambio, i membri dell’APCE hanno chiesto al Segretario Jagland di esprimersi in merito alla decisione della Turchia di chiedere una deroga a certi diritti garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il Segretario generale ha risposto sottolineando che non è consentita a nessun paese una deroga completa agli obblighi imposti dalla Convenzione. Alcuni articoli, tra cui quelli relativi al diritto alla vita, al divieto della tortura e della schiavitù e del lavoro forzato, devono essere rispettati in ogni circostanza. Il Segretario generale ha indicato che il Consiglio d’Europa è impegnato in un “dialogo costruttivo” con la Turchia. Ha invitato a rispettare le tutele giudiziarie per tutti coloro che sono stati arrestati e processati e che sono stati sospesi dal lavoro o licenziati.

Alla domanda relativa alla volatile situazione nell’Ucraina orientale, il Segretario generale ha indicato che il suo contributo più valido consiste nel continuare a sostenere il processo di Minsk. Ha ribadito l’importanza di ottenere la stabilizzazione dell’Ucraina in quando Stato indipendente, in particolare lottando contro la corruzione e sviluppando strutture di potere decentrate mediante la costituzione, poiché tali misure possono contribuire ad accrescere la fiducia dei cittadini ucraini nelle loro istituzioni nazionali.

In merito alla domanda sulle proposte di alcuni paesi di vietare o di restringere le possibilità del ricongiungimento familiare, sancito dall’articolo 8 della Convenzione, il Segretario Jagland ha citato gli oltre 20.000 minori migranti non accompagnati di cui si fanno carico le autorità greche nell’attesa che possano essere riuniti con i loro genitori in altri paesi europei. Si è detto convinto che fosse essenziale ricordare agli Stati membri l’importanza del diritto a una vita familiare e ha lanciato un appello agli Stati affinché non indeboliscano la protezione concessa dall’articolo 8.

In risposta a una domanda sulla Siria, Jagland ha definito i bombardamenti aerei sulla città siriana di Aleppo una catastrofe assoluta, inimmaginabile nel XXI° secolo. Ha dichiarato che si tratta di un grave fallimento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e ha esortato a moltiplicare gli sforzi diplomatici per ottenere un cessate il fuoco seguito da una più vasta soluzione politica.

Altre domande affrontate nel corso dell’incontro hanno riguardato le procedure di monitoraggio dell’Assemblea, la ripetizione delle elezioni presidenziali in Austria, la libertà dei media in Ungheria, Turchia e Ucraina, la persistente tensione tra l’Azerbaigian e l’Armenia e le conseguenze della Brexit sulla Scozia.

Segretario generale Strasburgo 10 ottobre 2016
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