"I maggiori progressi compiuti da quindici anni in Turchia si sono concretizzati grazie al Consiglio d'Europa. Continueremo il nostro programma di riforme costituzionali e istituzionali e continueremo a tener conto delle raccomandazioni del Consiglio", ha dichiarato Mevlüt Çavuşoğlu, Ministro degli Affari esteri turco.
"Il nostro paese ha dimostrato la sua capacità di riformarsi", ha ricordato, "con l'introduzione di numerosi meccanismi di protezione dei diritti, facilitando l'espansione dei partiti politici, favorendo l'insegnamento di lingue diverse dal turco, moltiplicando le iniziative volte a combattere la discriminazione, ratificando la Carta sociale europea riveduta, diventando Stato parte a una serie di convenzioni e protocolli del Consiglio d'Europa, ciò che ci ha permesso di rafforzare la democrazia e lo Stato di diritto". "Con l'attuazione delle raccomandazioni dell'Assemblea parlamentare, abbiamo potuto aprire una serie di capitoli nei negoziati con l'Ue", ha aggiunto.
Çavuşoğlu ha inoltre reso omaggio alle vittime del tentato colpo di Stato del 14-15 luglio e ai cittadini turchi “che si sono mobilitati per opporsi ai golpisti”. “L’insieme dei partiti politici ha creato un unico fronte, maggioranza e opposizione si sono uniti per condannare il tentativo di colpo di Stato e dimostrare il loro attaccamento alla democrazia”, ha sottolineato, aggiungendo che lo stato di emergenza è stato instaurato nel rispetto delle disposizioni costituzionali per eliminare la minaccia che incombeva sul paese, sulle istituzioni e sui cittadini.
“A seguito del fallito golpe, abbiamo consolidato il nostro legame con il Consiglio d’Europa. Tuttavia la minaccia non è ancora sparita. Alcuni movimenti terroristici vogliono destabilizzare le nostre democrazie, rimettere in discussione i nostri valori. Non possiamo tollerare che i terroristi prendano il controllo delle nostre vite”. (segue...)