Indietro Misure adottate durante lo stato di emergenza in Turchia

Dichiarazione del Commissario per i diritti umani Nils Muižnieks
Nils Muižnieks

Nils Muižnieks

È con profonda preoccupazione che ho esaminato il primo decreto legislativo ("Kanun Hükmünde Kararname", KHK/667), adottato nell’ambito dello stato di emergenza dichiarato in Turchia la scorsa settimana.

Prendo atto che la Turchia ha presentato una deroga formale alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), come previsto ai sensi dell'articolo 15 della Convenzione stessa. Come ho espresso in una dichiarazione della scorsa settimana, non nutro alcuna simpatia per i golpisti. Credo che chi abbia complottato per rovesciare la democrazia debba essere punito. Non metto nemmeno in dubbio il diritto della Turchia di dichiarare lo stato di emergenza, né di ottenere la deroga alla CEDU. Ma devo sottolineare che, come ricordato dal Segretario generale del Consiglio d'Europa, tali deroghe non sono illimitate: la Corte europea dei diritti dell'uomo (Corte EDU) rimane la massima autorità per determinare se le misure adottate durante lo stato di emergenza siano conformi o meno alla CEDU. Uno dei criteri cui ricorre la Corte in questo contesto è stabilire se le misure in  deroga  alla  Convenzione siano prese solo nei limiti in cui la situazione lo esiga. (segue...)

Commissario per i diritti umani Strasburgo 26 luglio 2016
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