“Accolgo con favore il voto di oggi del parlamento tedesco per approvare la cosiddetta legge "No è no", che allinea la Germania alla nostra convenzione volta a porre fine alla violenza sulle donne”, ha affermato il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland.
“Lo stupro non può limitarsi alla sola aggressione fisica”, ha dichiarato a proposito della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa, che richiede ai governi europei di definire stupro qualsiasi atto sessuale non consensuale e di considerarlo reato. “Il voto di oggi dimostra che le donne che dicono no al sesso intendono proprio questo”.
La ratifica della Convenzione di Istanbul da parte della Germania non solo sarà un importante passo verso l’eliminazione della violenza sulle donne e della violenza domestica in Germania, ma dovrebbe anche incoraggiare altri governi a ratificare la Convenzione, ha aggiunto.
La Convenzione di Istanbul considera reato la violenza sulle donne in tutte le sue forme. Cerca di prevenire gli atti di violenza, proteggere e sostenere le vittime e perseguire i responsabili. Il monitoraggio della conformità alla Convenzione viene condotto tramite un gruppo di esperti indipendenti (GREVIO o Gruppo di esperti sull’azione contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica).
Dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, solo cinque (Armenia, Azerbaigian, Repubblica di Moldova, Federazione russa e Liechtenstein) non hanno né firmato né ratificato la Convenzione di Istanbul. Ventidue tati hanno ratificato il trattato, e 20 – compresa la Germania- hanno firmato con l’intenzione di integrarlo nella legislazione nazionale.
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