Indietro Donne al potere: persistono in Europa gravi disuguaglianze

Donne al potere: persistono in Europa gravi disuguaglianze

I paesi europei incontrano ancora serie difficoltà per raggiungere l’equilibrio di genere nel processo decisionale pubblico, secondo i risultati di un nuovo rapporto del Consiglio d’Europa.

Il rapporto espone i progressi realizzati da 46 paesi europei per raggiungere l’obiettivo stabilito dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa nel 2003, ovvero quello di ottenere un tasso di partecipazione degli uomini e delle donne di almeno il 40% nei vari settori della vita politica e pubblica.

Lo studio indica che:

  • Soltanto 2 dei 46 paesi esaminati, la Filandia e la Svezia, hanno ottenuto l’obiettivo del tasso di partecipazione femminile di almeno il 40% nella Camera bassa o unica del Parlamento nel 2016; la media in Europa era del 25,6%.
     
  • Nessuno dei paesi esaminati ha ottenuto l’obiettivo minimo del 40% di donne alla Camera alta del Parlamento; la percentuale di donne tra i membri designati era del 35,8% e del 23,9% per i membri eletti.
     
  • La proporzione media di donne Capo di Stato e di governo, Presidenti di governi regionali e sindaci in Europa era inferiore al 17%.
     
  • In media, la presenza femminile nelle Corti Supreme era del 33%, a fronte del 28% nei Consigli superiori della Magistratura e del 26% nelle Corti costituzionali.
     
  • La proporzione generale di donne ambasciatrici (13%) era una delle più basse nel 2016.
Commissione per l'uguaglianza di genere Strasburgo 17 ottobre 2017
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page