Indietro Svizzera: necessari miglioramenti nell’identificazione e nella protezione delle vittime della tratta

Svizzera: necessari miglioramenti nell’identificazione e nella protezione delle vittime della tratta

In un rapporto pubblicato in data odierna, il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) elogia i progressi compiuti dalla Svizzera, ma invita ugualmente le autorità svizzere a intraprendere ulteriori azioni al fine di migliorare l’identificazione e la protezione delle vittime della tratta.

Il GRETA osserva che sono stati compiuti progressi dal suo primo rapporto sulla Svizzera del 2015, quali l’adozione del Piano d’azione nazionale contro la tratta di esseri umani per il periodo 2017-2020, la formazione dei funzionari e l’avvio di campagne finalizzate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del personale sanitario. Un altro passo avanti è rappresentato dall’aumento del numero di posti disponibili nei centri specializzati nell’assistenza delle vittime della tratta, compresi gli uomini. Si è inoltre registrato un incremento del numero di vittime risarcite dallo Stato e delle indagini in materia di tratta di esseri umani.

Il GRETA raccomanda, tuttavia, che le autorità svizzere garantiscano l’attuazione di una procedura formalizzata di identificazione delle vittime in tutti i cantoni, affinché le vittime della tratta possano beneficiare di un’adeguata assistenza e protezione. Invita inoltre le autorità a intensificare l’identificazione proattiva delle vittime della tratta a scopo di sfruttamento lavorativo, rafforzando le capacità e la formazione degli ispettori del lavoro e consentendo la partecipazione di organizzazioni sindacali e di altri attori pertinenti al lavoro delle tavole rotonde cantonali sulla tratta di esseri umani.

Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) Strasburgo 9 ottobre 2019
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