Indietro Comitato anti-tortura: nuovo rapporto sulla Slovenia

Il sovraffollamento delle carceri diminuisce, il clima migliora, ma esistono riserve sulla legislazione in materia di stranieri e sui mezzi di contenzione per i pazienti psichiatrici
Comitato anti-tortura: nuovo rapporto sulla Slovenia

Nel suo nuovo rapporto pubblicato oggi, il Comitato del Consiglio d’Europa contro la tortura ha fornito una valutazione complessivamente positiva del trattamento delle persone fermate dalla polizia, della situazione dei detenuti e degli stranieri privati della loro libertà, nonché dei pazienti psichiatrici giudiziari. Ciononostante, occorrono ulteriori tutele per l’utilizzo di armi con scariche elettriche da parte della polizia, deve essere garantita una protezione efficace contro il respingimento ed è necessario rivedere l’utilizzo di mezzi di contenzione per i pazienti psichiatrici. La risposta delle autorità slovene è stata pubblica insieme al rapporto (in inglese e in sloveno).

La delegazione del Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) ha ricevuto solo alcune accuse isolate circa il maltrattamento dei detenuti da parte della polizia. Tuttavia, fin dall’inizio della privazione della libertà, le persone detenute dovrebbero avere accesso a un avvocato. Ulteriori tutele sono necessarie alla luce della possibilità introdotta recentemente di utilizzare armi con scariche elettriche da parte della polizia: gli agenti che possono utilizzarle dovrebbero essere selezionati e formati attentamente e i criteri che regolano l’utilizzo dovrebbero essere simili a quelli applicabili alle armi da fuoco.

Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) Strasburgo 20 settembre 2017
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