Indietro Russia: l’organismo anticorruzione del Consiglio d’Europa chiede più trasparenza e responsabilità pubblica tra parlamentari, giudici e pubblici ministeri

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In un nuovo rapporto pubblicato oggi (in inglese e russo) il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa afferma che la corruzione è da molto tempo un grave e diffuso problema in Russia. Sebbene riconosca alcune importanti azioni legislative e politiche, il GRECO individua una serie di carenze e rivolge raccomandazioni alle autorità russe, quali il miglioramento della trasparenza del processo legislativo e delle dichiarazioni finanziarie da parte dei parlamentari, nonché l’introduzione di un codice etico per gli stessi. L’integrità dei giudici dovrebbe essere garantita e potenziata attraverso un processo di selezione più trasparente, dichiarazioni delle entrate e la limitazione della loro immunità. Occorre inoltre maggiore apertura nella nomina dei pubblici ministeri e nell’assegnazione dei casi agli stessi.

In relazione ai parlamentari, il GRECO ha sottolineato la necessità di potenziare la trasparenza del processo legislativo, in particolar modo tenendo consultazioni pubbliche per i progetti di legge e agevolando l’accreditamento dei media che coprono l’attività del Parlamento, soprattutto attraverso la concessione dello stesso in tempi ragionevoli. Il GRECO chiede inoltre l’adozione e la pubblicazione di un codice etico sia per i rappresentanti della Duma di Stato sia per quelli del Consiglio federale. Tale codice dovrebbe incentrarsi sul garantire l’integrità dei parlamentari e in particolar modo sulla prevenzione di conflitti di interesse e dovrebbe essere integrato con misure pratiche per la sua attuazione e applicazione. Nel rapporto si sottolinea inoltre che le dichiarazioni dei parlamentari devono essere più trasparenti al fine di consentire lo scrutinio pubblico, ovvero le informazioni sulle fonti di entrate non dovrebbero essere omesse, e che questo dovrebbe andare di pari passo con una più decisiva azione di monitoraggio e di applicazione delle sanzioni adeguate per la violazione dell’integrità, il tutto nel rispetto dell’indipendenza parlamentare. 

Una raccomandazione per rendere più trasparenti le dichiarazioni di interessi e rivelare le fonti di entrate è rivolta anche ai giudici. Il GRECO osserva che il sistema giudiziario è interessato da comportamenti corruttivi ed esprime preoccupazione in diverse aree. In primo luogo, i controlli dell’integrità utilizzati per la selezione, la nomina e la promozione dei giudici dovrebbero basarsi su criteri pubblici oggettivi al fine di garantire integrità. Inoltre, il ruolo dell’esecutivo nel processo che porta alla nomina dei giudici dovrebbe essere ridimensionato in modo da preservare l’indipendenza reale e percepita del sistema giudiziario. Il mandato dei giudici di pace in quanto giudici di prima istanza che trattano circa l’80% di tutte le controversie deve essere potenziato. Infine, il GRECO raccomanda di inserire nuovamente nel Codice etico giudiziario le disposizioni precedentemente eliminate sui conflitti di interesse e la separazione tra interessi pubblici e privati, ad esempio una relazione personale con le parti o con familiari prossimi che sono interessati nel procedimento. L’attuale e ampia immunità dei giudici dovrebbe essere limitata alle attività legate all’amministrazione della giustizia (“immunità funzionale”), afferma il GRECO.

Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) Strasburgo 22 marzo 2018
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