Indietro Il GRETA dà impulso a cambiamenti positivi nella lotta contro la tratta di esseri umani: 15 anni di lavoro di monitoraggio

Il GRETA dà impulso a cambiamenti positivi nella lotta contro la tratta di esseri umani: 15 anni di lavoro di monitoraggio

In occasione della sua 50a sessione plenaria, il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) ha stilato un bilancio dei suoi 15 anni di monitoraggio dell’attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta. La sua ultima pubblicazione su “L’impatto concreto del lavoro del GRETA” evidenzia molte misure positive prese dagli Stati aderenti al fine di potenziare le loro legislazioni e politiche per combattere la tratta di esseri umani. Esempi includono le modifiche apportate alla criminalizzazione della tratta di esseri umani, l’adozione di disposizioni sul periodo di recupero e riflessione e sui permessi di soggiorno per le vittime della tratta, nonché l’adozione di una disposizione specifica sulla non punibilità delle vittime della tratta. Il lavoro di monitoraggio del GRETA ha dato inoltre impulso a modifiche nelle procedure di identificazione delle vittime della tratta, all’istituzione di rifugi specializzati per tali vittime e a un maggiore finanziamento per l’assistenza alle vittime.

“Il successo del GRETA è dovuto in larga misura al rigore del suo lavoro di monitoraggio, con rapporti su questioni che vanno dall’uguaglianza di genere alle esigenze dei gruppi più vulnerabili, tra cui i bambini e le minoranze. I tre cicli di valutazione condotti, che comprendono più di 130 visite nei paesi, forniscono un chiaro quadro delle tendenze, delle pratiche e delle sfide che interessano gli Stati aderenti alla Convenzione”, ha dichiarato Bjørn Berge, Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, all’apertura della sessione.

“In questi tempi di crisi, il GRETA svolge un ruolo importante nell’assicurare la piena attuazione della Convenzione contro la tratta. Ciò è particolarmente rilevante nel contesto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”, ha sottolineato Helen Lorez-Schweig, Vice Rappresentante permanente del Liechtenstein presso il Consiglio d’Europa, ricordando che il Liechtenstein aveva sostenuto l’elaborazione del Commento sulla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani da parte dell’Istituto Ludwig Bolzmann per i diritti umani (Austria).

La Presidente del Comitato delle Parti alla Convenzione, Ambasciatrice Maria Spassova, Rappresentante permanente della Bulgaria presso il Consiglio d’Europa, ha sottolineato che gli Stati aderenti devono continuare a trattare i rapporti del GRETA con la massima serietà e intraprendere le conseguenti azioni richieste dal GRETA e dal Comitato delle Parti.

“Il lavoro intrapreso dal GRETA negli ultimi 15 anni ha consentito molti cambiamenti positivi e desideriamo portarlo avanti con il 4° ciclo di valutazione della Convenzione, incentrato sulle vulnerabilità alla tratta di esseri umani e sulle misure prese dagli Stati aderenti per prevenirle e individuarle, in particolar modo ponendo l’accento sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”, ha concluso Helga Gayer, Presidente del GRETA.


 Maggiori informazioni

Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) Strasburgo 22 marzo 2024
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page