Indietro Le minoranze nazionali in Bosnia-Erzegovina non godono di un accesso effettivo ai loro diritti

Le minoranze nazionali in Bosnia-Erzegovina non godono di un accesso effettivo ai loro diritti

Nel suo nuovo parere, il Comitato consultivo della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali conclude che, pur riconoscendo i progressi compiuti per affrontare i problemi incontrati dai Rom e per sviluppare le opportunità di una scolarità integrata, le minoranze nazionali della Bosnia-Erzegovina non godono di un accesso effettivo ai loro diritti.

Dopo avere esaminato i progressi realizzati e le raccomandazioni formulate sulla base delle informazioni comunicate dalle autorità dopo la visita effettuata l’anno scorso, il Comitato ritiene che nel paese, segnato da una profonda divisione tra i tre “popoli costitutivi” (*), le minoranze nazionali sono oggetto di una discriminazione istituzionale e non possono partecipare pienamente ai processi politici.

Malgrado una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, i diritti degli “altri” (**) di candidarsi alle elezione e occupare funzioni ufficiali continuano ad essere limitati, vista la mancanza di una volontà politica di modificare le disposizioni costituzionali e giuridiche.

(*) Bosniaci, Croati e Serbi

(**) Tutti gli altri gruppi etnici della Bosnia-Erzegovina

Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali Strasburgo 3 ottobre 2018
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