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Una nuova convenzione contro il traffico di organi umani

La Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di organi umani, il primo trattato internazionale volto a combattere questo reato, è stata aperta alla firma in occasione di una conferenza internazionale organizzata dal Consiglio d’Europa e dal Governo spagnolo a Santiago de Compostela (Spagna).

Oltre 200 esperti governativi, giudici, procuratori, rappresentanti delle forze dell’ordine, operatori sanitari, legislatori si sono riuniti a Santiago de Compostela per studiare il fenomeno del traffico di organi umani e i reati contemplati dalla nuova Convenzione del Consiglio d’Europa, che mira a divenire una norma mondiale. I partecipanti esamineranno inoltre i profili delle vittime e dei trafficanti, sulle responsabilità degli operatori sanitari e su come proteggere le vittime.

Il traffico di organi umani è un problema di portata globale che mina i diritti umani e la dignità, oltre a rappresentare una grava minaccia per la salute pubblica. È spesso legato alla criminalità transnazionale organizzata, che sfrutta la situazione vulnerabile dei donatori e si sviluppa dall’incapacità dei paesi di rispondere alle esigenze di trapianto dei pazienti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno sono circa 10.000 i trapianti realizzati tramite il mercato nero.

Discorso del Segretario generale Jagland

Comunicato stampa

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Consiglio d'Europa Strasburgo 25 marzo 2015
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