In un rapporto di valutazione pubblicato oggi, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa esamina l’efficacia del quadro in vigore a Malta per la prevenzione della corruzione tra le persone che ricoprono alte funzioni nell’esecutivo (ministri e alti funzionari di governo) e nelle forze di polizia maltesi.
Il GRECO nota che Malta dispone, sulla carta, di un enorme arsenale di istituzioni pubbliche con funzioni di controllo e di equilibrio dei poteri la cui efficacia è però contestata da qualche anno a causa di un’ondata di controversie relative all’integrità degli alti responsabili pubblici in relazione all’utilizzo delle risorse dello Stato, alle privatizzazioni, alle gare d’appalto, alla fornitura di energia, alla vendita di terreni o all’assegnazione di contratti e impieghi pubblici.
Il GRECO sottolinea che, a oggi, non è stata fornita alcuna risposta disciplinare o penale a una serie di accuse di questo tipo, nonostante alcune di queste siano state confermate da ulteriori controlli, in particolare dal National Audit Office. I meccanismi più sofisticati e i numerosi organi di controllo specializzati e collegiali hanno scarsa utilità se non possono essi stessi essere considerati responsabili e/o efficaci.
Il GRECO indica inoltre che il paese non dispone di una strategia globale e di un approccio coerente basato sul rischio per quanto riguarda le norme di integrità applicabili agli agenti pubblici e un sistema di sanzioni. Il GRECO chiede di adottare e applicare regole più rigide sulle attività parallele di queste persone, sulla gestione dei conflitti di interesse e sulle dichiarazioni patrimoniali.
