Indietro Montenegro: modifiche positive riguardo ai diritti di proprietà delle comunità religiose, ma occorre maggiore chiarezza

Montenegro: modifiche positive riguardo ai diritti di proprietà delle comunità religiose, ma occorre maggiore chiarezza

La Commissione di Venezia nel suo Parere pubblicato in data odierna apprezza gli “sforzi concreti” delle autorità montenegrine per sostituire la Legge del 1977 sullo stato giuridico delle comunità religiose con una legge moderna sulla libertà di religione e di credo.

Gli esperti giuridici del Consiglio d’Europa accolgono con favore il fatto che il disegno di legge stabilisca chiaramente che non è obbligatoria la registrazione delle comunità religiose e che non costituisce una condizione per il godimento del diritto di libertà religiosa. Inoltre, tale proposta di legge adotta un approccio piuttosto liberale per quanto riguarda le condizioni di registrazione delle comunità religiose: anche comunità piccolissime, che contano solo tre membri, compresi gli stranieri con residenza permanente in Montenegro, hanno infatti il diritto di essere registrate nel paese. Il testo rispetta l’autonomia delle comunità religiose di scegliere il loro nome e i loro simboli. Lo stesso vale per le disposizioni riguardanti il diritto delle comunità religiose, registrate o meno, di impartire un insegnamento religioso e di istituire scuole religiose rispettando determinate condizioni.

Per quanto riguarda il processo di elaborazione del disegno di legge, il parere sottolinea la necessità per le autorità di condurre consultazioni inclusive ed effettive con la popolazione, ivi compresi i rappresentanti delle comunità religiose. Raccomanda inoltre che l’Ufficio del difensore dei diritti umani e delle libertà sia consultato dal governo nel corso di tale processo.

Commissione di Venezia Strasburgo 24 giugno 2019
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