Edizione 2013
Jean-Claude Mignon: "La promessa di eliminare la violenza nei confronti delle donne è un impegno che deve essere onorato"
Strasburgo, 05.03.2013 – In vista della Giornata internazionale della donna, il Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE), Jean-Claude Mignon, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"L'8 marzo rappresenta un appuntamento annuale per coloro che si impegnano a favore dei diritti delle donne. Quest'anno, il tema della Giornata internazionale è il seguente: ‘Una promessa è una promessa: è giunto il momento di passare all'azione per porre fine alla violenza nei confronti delle donne'.
Il Consiglio d’Europa offre uno strumento fondamentale, la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica o Convenzione di Istanbul. Per la prima volta un testo vincolante prevede tutti gli elementi necessari: la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime, il perseguimento degli autori delle violenze e politiche integrate.
La promessa di eliminare la violenza contro le donne è un impegno che deve essere onorato. La Convenzione di Istanbul fornisce agli Stati i mezzi per agire in tal senso. In occasione dell’8 marzo, rivolgo un appello agli Stati membri del Consiglio d’Europa e ai paesi non membri affinché firmino e ratifichino, se non l’hanno ancora fatto, la Convenzione di Istanbul.
Porre fine alla violenza nei confronti delle donne è il tema principale della 57ª sessione della Commissione sulla condizione delle donne, che ha luogo a New York dal 4 al 15 marzo 2013. Nel corso di questo incontro, rappresenterò l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, assieme a molti altri membri. L’evento offrirà un’occasione per rinnovare questo appello a tutti gli Stati”.
La partecipazione delle donne a tutti i livelli della vita pubblica è un'esigenza democratica, dichiara il Presidente del Congresso, Herwig van Staa
"Per garantire una vera democrazia, dobbiamo promuovere e attuare l'uguaglianza tra uomini e donne a tutti i livelli della vita pubblica", ha dichiarato Herwig van Staa, Presidente del Congresso, in occasione della Giornata internazionale della donna, l'8 marzo 2013. "Questa esigenza è stata introdotta nella Carta del Congresso che stabilisce che la rappresentanza femminile in tutte le sue delegazioni nazionali deve essere pari almeno al 30%; oggi constatiamo che numerose delegazioni superano sensibilmente questa percentuale e ciò conferma la nostra convinzione che sia essenziale disporre di un quadro legislativo che garantisca la partecipazione delle donne", ha aggiunto, ricordando la risoluzione e la raccomandazione "Per una parità di genere sostenibile nella vita politica locale e regionale", in cui il Congresso incoraggia le donne a candidarsi e a presentarsi alle elezioni.
La Vice Segretario generale interviene dinanzi alla Commissione ONU sulla condizione delle donne a New York
In data 4 marzo, la Vice Segretario generale, Gabriella Battaini-Dragoni, è intervenuta dinanzia alla Commissione ONU sulla condizione dlele donne, promuovere la Convenzione di Istanbul. Questo trattato rappresenta uno strumento concreto ed efficace volto ad aiutare i governi a prevenire e combattere la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Redatta in Europa, la Convenzione è anche aperta agli Stati non europei. Qualsiasi paese può aderirvi o usarla come modello per le legislazioni e le politiche nazionali e regionali. Durante la visita a New York sono ugualmente previste riunioni bilaterali di alto livello.
Una manifestazione parallela, che porrà l’accento sul valore aggiunto della Convenzione, sarà organizzata dal Consiglio d’Europa e dalla Missione permanente della Francia presso le Nazioni Unite, con la partecipazione di: Gilbert Saboya Sunyé, Ministro andorrano degli Affari esteri e Presidente del Comitato dei Ministri, Jean-Claude Mignon, Presidente dell’Assemblea parlamentare, Najat Vallaud-Belkacem, Ministro per i diritti delle donne e Portavoce del Governo francese, e Lakshmi Puri, Vice Segretario generale dell'ONU e Vice direttrice esecutiva di UN-Women.
Il Consiglio d'Europa e la Missione permanente della Francia presso le Nazioni Unite organizzano una manifestazione parallela "Violenza contro le donne: la nostra preoccupazione, la nostra risposta"
È tempo di agire per porre fine alla violenza contro le donne
La violenza contro le donne è un problema che tocca tutti i paesi del mondo. Riguarda donne di tutti gli ambiti sociali, indipendentemente dal contesto culturale, religioso, socioeconomico o geografico.
È un fenomeno che si manifesta ovunque: nella "sicurezza" delle mura domestiche, al lavoro, nelle strade e nei media. Ogni giorno numerose donne sono perseguitate, molestate, violentate, mutilate, costrette al matrimonio forzato dalla propria famiglia, sterilizzate contro al loro volontà o ancora maltrattate psicologicamente o fisicamente. Gli esempi di violenza contro le donne sono infiniti, le sue vittime innumerevoli. Molte donne sono assalite dalla paura o provano vergogna nel chiedere aiuto, pagando spesso con la vita il proprio silenzio. Le voci di coloro che denunciano le aggressioni non sono sempre ascoltate. Con l'adozione della Convenzione di Istanbul nel 2011, i 47 Stati membri del Consiglio d'Europa hanno compiuto un grande passo in avanti verso il riconoscimento delle proprie responsabilità nel risolvere tale problematica.
Edizione 2012
La difesa dell’uguaglianza tra donne e uomini deve essere al centro del nostro intero operato”, ha affermato il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland. “Non riusciremo a raggiungere la democrazia, né una pace duratura finché le donne non avranno ottenuto le stesse possibilità degli uomini di esercitare un’influenza sullo sviluppo a tutti i livelli della società”, ha dichiarato. (segue...)
In una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata della donna, che viene celebrata l’8 marzo, il Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), Jean-Claude Mignon, ha ricordato che non ci può essere democrazia senza rispetto dei diritti delle donne.
Ha in particolare lanciato un messaggio di sostegno e di incoraggiamento a tutte le donne delle democrazie emergenti sorte dalla Primavera araba. “Dopo essere state presenti in prima linea nelle lotte contro i regimi autoritari, le donne devono esserlo anche nella guida delle istituzioni pubbliche e nei processi decisionali politici, disponendo della possibilità di votare e di presentarsi alle elezioni”, ha dichiarato Jean-Claude Mignon. (segue...)
- Intervista a Birgitta Ohlsson, Ministro svedese degli Affari europei (segue...)
- Dialoghi di Strasburgo: "Le donne attrici della "Primavera araba"… e adesso?"
Con la partecipazione di Souhayr Belhassen, Presidente della Federazione internazionale per i diritti umani (segue...)
Edizione 2011
Dieci anni per porre fine alle disuguaglianze
- "Dobbiamo approfittare del secondo decennio del 21° secolo per fare in modo che l’uguaglianza tra uomini e donne diventi una realtà”, ha affermato il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland (segue...)
- Le donne sono sottopagate ovunque in Europa, afferma il Commissario per i diritti umani, Thomas Hammarberg (segue…)
Edizione 2010
- La Presidente del Comitato dei Ministri e il Presidente dell’Assemblea lanciano un appello a favore di una maggiore partecipazione delle donne in politica (segue...)
- Il segretario generale Thorbjørn Jagland esorta gli Stati membri ad adoperarsi maggiormente per eliminare la discriminazione nei confronti delle donne (segue...)
- “L’obbligo di portare il burqa dovrebbe essere condannato ovunque ma impedire alle donne di indossarlo qui sarebbe sbagliato”, dichiara il commissario Hammarberg (segue...)
- In occasione della Giornata internazionale della donna 2010, the la Divisione Uguaglianza di genere del Consiglio d'Europa pubblica uno studio comparativo sulla partecipazione paritaria di uomini e donne alle funzioni decisionali a livello politico e pubblico. Studio ''Parity democracy - a far cry from reality'' (la democrazia fondata sulla parità – è lungi dall’essere una realtà)
- Per festeggiare il 60° anniversario della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, il Consiglio d’Europa mette l’accento sulla giurisprudenza sviluppata dalla Corte e sul suo impatto sull’evoluzione della legislazione in Europa, in occasione della Giornata internazionale della donna. Le principali sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo.
- Nell'ultima edizione del programma ''Viewpoint'' (Punto di vista), diverse personalità di numerosi paesi tra cui Birgitta Ohlsson, ministro svedese agli Affarie europei, discutono della carriera professionale delle donne, dell'impatto del femminismo e della lotta contro i privilegi riservati agli uomini.