Indietro Protezione dei dati: nuove linee guida per assicurare che i sistemi di identità digitale nazionali rispettino le norme sui diritti umani

Protezione dei dati: nuove linee guida per assicurare che i sistemi di identità digitale nazionali rispettino le norme sui diritti umani

In occasione della Giornata della protezione dei dati, celebrata ogni anno il 28 gennaio, la Presidente del Comitato consultivo della “Convenzione 108” del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati, Elsa Mein, ha sottolineato la necessità che gli schemi e i sistemi di identità digitale nazionali rispettino le norme in materia di diritti umani, in particolare il diritto alla protezione della privacy e dei dati personali. 

Il Comitato consultivo, che rappresenta tutte le parti contraenti della Convenzione, ha pubblicato nuove linee guida per assistere i governi e altri attori coinvolti nell’istituzione e nella gestione dei sistemi che elaborano una varietà di dati personali al fine di certificare l’autenticità dell’“identità giuridica” di una persona di fronte alla legge e allo Stato. Le linee guida mirano ad applicare i principi e le disposizioni della Convenzione modernizzata sulla protezione dei dati, Convenzione 108+. Sottolineano che, dato il potenziale di effetti negativi sui diritti umani, i sistemi di identità digitale nazionali devono adottare un approccio incentrato sui diritti umani e integrare esplicitamente la normativa sui diritti umani nelle relative fasi di regolamentazione, progettazione, implementazione e funzionamento.

La Giornata della protezione dei dati commemora l’apertura alla firma della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati il 28 gennaio 1981, nota anche come “Convenzione 108”. Oggi questo trattato è l’unico strumento internazionale, multilaterale e giuridicamente vincolante per proteggere la privacy e i dati personali. Conta 55 parti contraenti e 36 osservatori. Nel 2018, è stato adottato e aperto alla firma un protocollo di emendamento che modernizza la Convenzione 108. Basato sui traguardi raggiunti dal trattato del 1981, la Convenzione aggiornata, nota come “Convenzione 108+”, mira ad affrontare le sfide per la privacy che derivano dall’utilizzo di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, rafforzare il meccanismo di monitoraggio della Convenzione e riunire vari quadri normativi elaborati in diverse aree del mondo. Con la ratifica dell’Islanda il 20 gennaio 2023, già 21 Stati hanno ratificato il protocollo di emendamento. Altri 22 Stati lo hanno firmato con l’obiettivo di ratificarlo.

In vista della Giornata della protezione dei dati, sono stati annunciati i vincitori della 5° edizione del Premio Stefano Rodotà del Consiglio d’Europa per la protezione dei dati: nella categoria tesi, Janis Ching Wong per la sua tesi “Co-creating data protection solutions through a Commons” (Creazione congiunta di soluzioni per la protezione dei dati attraverso un Commons), e nella categoria articoli, un lavoro realizzato a più mani da Sebastiao Bernardo Bruco Geraldes de Barros Vale, Katerina Demetzou e Gabriela Zanfir-Fortuna, intitolato “The Thin Red Line: Refocusing Data Protection Law on ADM, A Global Perspective with Lessons from Case-Law” (La sottile linea rossa: riorientare la normativa sulla protezione dei dati verso il processo decisionale automatizzato, un punto di vista globale con lezioni tratte dalla giurisprudenza). Una menzione speciale è andata inoltre al lavoro di Francesca Musiani e Ksenia Ermoshina, “Concealing for Freedom: The Making of Encryption, Secure Messaging and Digital Liberties” (Nascondere per la libertà: creazione di crittografia, messaggistica protetta e libertà digitali).

 

Comitato consultivo della Convenzione 108 Strasburgo 27 gennaio 2023
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