Il Consiglio d'Europa lavora con i suoi 46 Stati membri, il settore privato, la società civile e altri attori per far sì che Internet sia basata sui diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. Il suo scopo è quello di garantire che Internet fornisca un ambiente sicuro e aperto, favorevole alla libertà di espressione e di riunione, al rispetto della vita privata, alla diversità, alla cultura, all’istruzione e alla conoscenza.
Per raggiungere tale obiettivo, l'Organizzazione ha elaborato convenzioni internazionali in settori quali la criminalità informatica, la tutela dei dati e la protezione dei minori. Produce anche modelli di atti legislativi, sotto forma di raccomandazioni ai suoi Stati membri, nonché linee guida per gli attori di Internet del settore privato.
Il pilastro principale su cui si basa la tutela dei diritti fondamentali è la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La Corte europea dei diritti dell'uomo, che si pronuncia su ricorsi che riguardano presunte violazioni della Convenzione, ha già reso delle sentenze di principio riguardanti l’ambiente online, in particolare sul diritto alla libertà di espressione e all'accesso alle informazioni e il diritto al rispetto della vita privata.
Il Consiglio d'Europa ha creato una guida dei diritti umani per gli utenti di internet al fine di aiutarli a conoscere e comprendere meglio i loro diritti online e i mezzi di cui dispongono per vedersi riconosciuta la violazione di tali diritti.
Questi diritti sono enunciati nei termini d'uso dei servizi proposti dalle società di Internet, termini che, nella maggior parte dei casi, si presentano sotto forma di una lunga lista di condizioni legali e contrattuali raramente lette e ancor meno comprese.