Sullo sfondo blu del cielo, le stelle formano un cerchio in segno di unione. Sono invariabilmente dodici; questo numero è simbolo della perfezione e della pienezza e ricorda anche gli apostoli, i figli di Giacobbe, le fatiche di Ercole, i mesi dell'anno...

Fin dalla sua istituzione nel 1949, il Consiglio d'Europa ha avvertito l'esigenza di dare all'Europa un simbolo nel quale i popoli europei potessero identificarsi. Il 25 ottobre 1955, l'Assemblea parlamentare sceglie all'unanimità un emblema di colore azzurro, raffigurante un cerchio di dodici stelle d'oro. Il 9 dicembre 1955, il Comitato dei Ministri adotta questa bandiera europea, inaugurata il 13 dicembre dello stesso anno a Parigi.

Un simbolo per tutta l'Europa

Nel 1983 il Parlamento europeo adotta la bandiera creata dal Consiglio d'Europa e ne raccomanda l'uso in quanto emblema delle Comunità europee. Il Consiglio europeo approva la proposta nel giugno 1985. Le istituzioni comunitarie introducono l'utilizzo della bandiera nel 1986.

Da quel momento la bandiera europea si è imposta come il simbolo di un progetto politico comune che unisce tutti gli europei al di là delle diversità.

 Storia della bandiera europea

Immaginare la bandiera europea

The European flag we know today—a circle of twelve gold stars on a deep blue background—was chosen for its perfect blend of neutrality, timelessness, and simplicity. Its design avoids religious or national symbols, embracing universal ideals of unity and harmony. The number 12, a symbol of perfection and stability, ensures the flag remains unchanged regardless of Europe’s growth. And its clean, elegant design is instantly recognisable and easy to reproduce.

But did you know this iconic flag was nearly completely different? The journey to its final form involved several intriguing alternatives. Let’s explore the fascinating alternative designs that could have represented Europe!

Alternative designs for the European flag

The journey to the European flag’s final design—a circle of twelve gold stars on a serene blue background—this iconic symbol, was filled with creative possibilities and alternative designs, each with its own unique vision for representing Europe’s unity in diversity.

Let’s explore some of the alternative ideas that were considered!

Cross designs

Some of the early ideas featured a gold cross on a blue background, reflecting Europe’s shared Christian heritage.

There were variations too, like single or multiple cross designs, but these were seen as potentially divisive in such a religiously diverse continent.

Stars on different backgrounds

Designs with stars on green, white, or red backgrounds were proposed.

Another concept had stars on a white background, but it felt too similar to existing national flags and lacked uniqueness.

The number of stars

Early designs featured a star for each member state of the Council of Europe (initially 15).

Concerns arose that the number would need to change as new members joined, leading to confusion.

Design by Arsène Heitz

Arsène Heitz, the designer of the final flag, originally proposed a design with a crown of stars surrounding a blue background.

Some designs included religious imagery, like references to the Virgin Mary, but these were set aside to keep the flag secular.

Circle vs. other shapes

Some proposals featured stars arranged in arcs, rows, or patterns other than a circle.

Ultimately, the circle of stars won out for its powerful symbolism of unity and equality, steering clear of any hierarchy.

Colour choices

Different colour combinations, including red, green, and gold, were tested for their visual impact and symbolism.

Blue and gold were selected for their association with peace, harmony, and historical ties to European heraldry.


Curious to see what might have been? Take a closer look at the alternative design proposals for the European flag here


Copyright

Qualunque persona fisica o giuridica può utilizzare l'emblema europeo o uno qualunque dei suoi elementi, fatte salve le condizioni d'utilizzo di seguito indicate.

Condizioni d'utilizzo

L'utilizzo dell'emblema europeo e/o di uno qualunque dei suoi elementi è consentito, a prescindere dal carattere commerciale o meno di detto utilizzo, salvo che esso:

a) crei l'infondata impressione o presunzione che vi sia un legame tra chi utilizza l'emblema e un'istituzione, organo o organismo dell'Unione europea o del Consiglio d'Europa;

b) induca il pubblico a credere erroneamente che chi utilizza l'emblema benefici del sostegno finanziario, della sponsorizzazione, dell'approvazione o del consenso di un'istituzione, organo o organismo dell'Unione europea o del Consiglio d'Europa;

c) sia legato ad un obiettivo o attività incompatibile con le finalità e i principi dell'Unione europea o del Consiglio d'Europa, o sia altrimenti illecito.

Marchio registrato e problemi connessi

L'utilizzo dell'emblema europeo nel rispetto delle condizioni elencate nella sezione precedente non contempla la registrazione dell'emblema stesso o di una sua imitazione come marchio commerciale, né qualunque altro diritto di proprietà intellettuale. La Commissione europea ([email protected]) e il Consiglio d'Europa ([email protected]) continueranno a monitorare le domande di registrazione dell'emblema europeo o di suoi elementi in quanto (parte di) diritti di proprietà intellettuale, in conformità alle disposizioni normative applicabili.

Lo sapevate?
Adottata nel 1989, la Convenzione contro il doping del Consiglio d'Europa è, a oggi, l'unico strumento giuridico internazionale esistente in tale ambito.

Dove si trova la sede del Consiglio d'Europa?

  1. A Bruxelles (Belgio)
  2. A Strasburgo (Francia)
  3. A Ginevra (Svizzera)
Chiudi

Risposta sbagliata...

Chiudi

Risposta esatta!

Chiudi

Risposta sbagliata...