L’Assemblea ha oggi invitato gli Stati membri dell'UE ad adottare un approccio globale per trattare i flussi migratori misti che attraversano il Mediterraneo, “in vista di condurre urgentemente un'azione comune".
Al termine di un dibattito con procedura d’urgenza basato sul rapporto di Thierry Mariani (Francia, SOC), i parlamentari hanno esortato i governi europei a intensificare le operazioni di ricerca e di salvataggio in mare "grazie ai maggiori contributi provenienti da tutti gli Stati membri", e ad adottare misure efficaci per "coordinare un approccio comune a livello europeo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani e contrabbandieri".
Secondo la risoluzione, le dichiarazioni dei leader dell'organizzazione terroristica nota come "Stato islamico" che parlano di nascondere tra i profughi alcuni dei loro membri al fine di perpetrare attentati terroristici in Europa, "sollevano delle domande legittime in materia di sicurezza". Inoltre, il tragico incidente verificatosi a seguito di una rissa su una barca, durante la quale nove migranti cristiani sarebbero stati gettati in mare da passeggeri musulmani, "solleva serie preoccupazioni".
I parlamentari hanno affermato che il costante aumento di arrivi rimette in discussione il Regolamento di Dublino, secondo cui la responsabilità dell’accoglienza e della presa a carico dei migranti irregolari spetti completamente ad un numero limitato di paesi di destinazione: in particolare l’Italia, ma anche Malta, Spagna e Grecia. "Questo aumento ci fa riflettere sull'adeguatezza delle procedure e della legislazione in vigore in materia di asilo", emerge dal testo.
L'Europa deve intensificare l’aiuto umanitario e i progetti di sviluppo nei paesi di transito e di origine, al fine di "migliorare le condizioni di vita delle persone in questi paesi" e di agevolare il rafforzamento delle istituzioni e delle capacità nei paesi di transito e di primo asilo al fine di ridurre le pressioni migratorie.