Il Consiglio d'Europa lavora con i suoi 46 Stati membri, il settore privato, la società civile e altri attori per far sì che Internet sia basata sui diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. Il suo scopo è quello di garantire che Internet fornisca un ambiente sicuro e aperto, favorevole alla libertà di espressione e di riunione, al rispetto della vita privata, alla diversità, alla cultura, all’istruzione e alla conoscenza.

Per raggiungere tale obiettivo, l'Organizzazione ha elaborato convenzioni  internazionali in settori quali la criminalità informatica, la tutela dei dati e la protezione dei minori. Produce anche modelli di atti legislativi, sotto forma di raccomandazioni ai suoi Stati membri, nonché linee guida per gli attori di Internet del settore privato.

Il pilastro principale su cui si basa la tutela dei diritti fondamentali è la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La Corte europea dei diritti dell'uomo, che si pronuncia su ricorsi che riguardano presunte violazioni della Convenzione, ha già reso delle sentenze di principio riguardanti l’ambiente online, in particolare sul diritto alla libertà di espressione e all'accesso alle informazioni e il diritto al rispetto della vita privata.

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Indietro App di tracciamento del COVID-19: gli effetti collaterali sulla protezione dei dati personali devono essere evitati

App di tracciamento del COVID-19: gli effetti collaterali sulla protezione dei dati personali devono essere evitati

In una dichiarazione congiunta la Presidente del comitato della “Convenzione 108” sulla protezione dei dati del Consiglio d’Europa, Alessandra Pierucci, e il Commissario per la protezione dei dati del Consiglio d’Europa, Jean-Philippe Walter, hanno messo in guarda rispetto ai possibili effetti collaterali delle applicazioni di tracciamento digitale dei contatti utilizzate per contribuire alla lotta contro la pandemia da COVID-19 e chiedono l’istituzione di tutele adeguate per prevenire i rischi associati ai dati personali e alla privacy.

Dall’inizio della pandemia, i governi e le parti coinvolte nella lotta contro il virus si sono avvalsi di tecnologie digitali e analisi di dati per rispondere a questa minaccia. Alcuni paesi hanno utilizzato applicazioni per dispositivi mobili e altri le stanno prendendo in considerazione come risposta complementare alla necessità di eseguire rapidamente il monitoraggio dei contatti.

Volta a contribuire alle deliberazioni attualmente in corso in molti paesi, la dichiarazione è stata emessa per sottolineare che, ovunque si adottino tali soluzioni, è necessario istituire delle rigide tutele legali e tecniche per ridurre i rischi per la protezione dei dati personali e per la privacy.

L’eventuale adozione di tali applicazioni dovrà essere solo per un periodo di tempo limitato e unicamente su base volontaria. Queste applicazioni devono includere nella progettazione stessa tutele per prevenire o ridurre al minimo i rischi, garantendo ad esempio misure per impedire l’utilizzo dei dati relativi alla posizione delle persone, l’identificazione diretta o la reidentificazione.

Questa dichiarazione fa seguito a una prima Dichiarazione congiunta sul diritto alla protezione dei dati nel contesto della pandemia da COVID-19 emessa il 30 marzo.

Nel 1981, il Consiglio d’Europa ha adottato il primo trattato internazionale per affrontare il diritto delle persone alla protezione dei dati personali: la Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, nota anche come “Convenzione 108”. Nel 2018, il trattato è stato aggiornato attraverso un protocollo emendativo, non ancora in vigore, volto a garantire l’adeguamento dei relativi principi di protezione dei dati a fronte di nuovi strumenti e pratiche. Finora, hanno ratificato la “Convenzione 108” 55 paesi e molti altri l’hanno utilizzata come modello per la nuova legislazione in materia di protezione dei dati.

 

Consiglio d'Europa Strasburgo 28 aprile 2020
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Diritti degli utenti di Internet
 

Il Consiglio d'Europa ha creato una guida dei diritti umani per gli utenti di internet al fine di aiutarli a conoscere e comprendere meglio i loro diritti online e i mezzi di cui dispongono per vedersi riconosciuta la violazione di tali diritti.

Questi diritti sono enunciati nei termini d'uso dei servizi proposti dalle società di Internet, termini che, nella maggior parte dei casi, si presentano sotto forma di una lunga lista di condizioni legali e contrattuali raramente lette e ancor meno comprese.

Che cos’è il diritto alla privacy e come viene tutelato dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo?
Qualche esempio su come la CEDU permette di garantire il rispetto della tua vita privata, compresa la riservatezza dei tuoi dati e delle tue informazioni.

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