Indietro Pietra miliare nei negoziati sull’adesione dell’Ue alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo

Pietra miliare nei negoziati sull’adesione dell’Ue alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo

I negoziatori dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea hanno finalizzato il progetto d'accordo d'adesione dell'Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Il testo sarà in seguito al vaglio della Corte di Giustizia in Lussemburgo, che dovrà pronunciarsi al riguardo.

L'adesione dell'Ue alla CEDU rafforzerà la tutela dei diritti umani in Europa sottoponendo l'Ue e i suoi atti giuridici alla giurisdizione della Corte europea dei diritti dell'uomo.

Il Segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland, ha accolto di buon grado l'accordo raggiunto dai negoziatori. "Si tratta di un passo decisivo che aprirà la strada all'adesione dell'Ue alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Contribuirà altresì alla creazione di uno spazio giuridico europeo unico, introducendo il tassello mancante nel sistema europeo di tutela dei diritti fondamentali".

I colloqui ufficiali sull'adesione dell'Unione europea alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo sono iniziati il 7 luglio 2010, su iniziativa di Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d'Europa, e di Viviane Reding, Vice Presidente della Commissione europea. Oggetto di discussione sin dagli anni '70, l'adesione rappresenta un obbligo giuridico secondo il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1˚ dicembre 2009.

Comunicato stampa

Consultare anche:
Il Consiglio d'Europa e l'Unione europea: ruoli diversi, valori comuni

Segretario generale Strasburgo 05/04/2013
  • Diminuer la taille du texte
  • Augmenter la taille du texte
  • Imprimer la page
Seguici

       

Facebook
@coe su Twitter