Nel suo rapporto annuale pubblicato in data odierna, l’organo anti riciclaggio del Consiglio d’Europa (MONEYVAL) ha invitato i propri Stati membri e territori a migliorare gli sforzi per assicurare che le società sappiano sempre chi le controlla e a chi appartengono, e che tali informazioni siano prontamente reperibili. Questo dovrebbe portare a una maggior riuscita delle condanne per chi ricicla proventi per conto del crimine organizzato e nell’emanare ordinanze di sequestro con effetto dissuasivo.

MONEYVAL ha invitato i suoi 33 Stati membri ad affrontare tali rischi e a segnalare ulteriori azioni intraprese, a seguito dell’impegno, annunciato a giugno 2013 da parte degli Stati membri del G8, di rispettare i principi di trasparenza basati sugli standard del Gruppo di azione finanziaria (GAFI) per prevenire l’utilizzo inappropriato di società e trust per il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale.

“Gli Stati e i territori di MONEYVAL sono invitati a considerare tali questioni attentamente nel contesto della loro valutazione nazionale dei rischi o in piani d’azione specifici nazionali. Un progresso autentico in questo ambito può far aumentare la fiducia pubblica nelle capacità dei nostri stati di individuare e condannare i criminali e privarli dei loro guadagni disonesti”, ha affermato il Capo di MONEYVAL, Anton Bartolo.

Il rapporto evidenzia che uno dei maggiori problemi in tutto il mondo nel riciclaggio di denaro e nelle indagini di sequestri è individuare chi sono i proprietari nonché beneficiari ultimi delle società con complesse strutture di proprietà coinvolti in processi penali. Molte importanti indagini falliscono perché le informazioni sui veri possessori delle società sono inaccurate, non disponibili o non accessibili in tempi utili agli organi giudiziari. (segue...)