Nessuno fa un errore maggiore di quelli che non fanno niente perchè possono fare soltanto poco.

Edmund Burke

In breve

In questa attività i partecipanti imparano a conoscere quali sono i costi sociali, economici e ambientali per la produzione di una maglietta di cotone. Poi si andranno a progettare e realizzare azioni per affrontare le violazioni dei diritti umani.

Diritti correlati

• Il diritto a godere di condizioni di lavoro vantaggiose e di prendere parte a sindacati
• Il diritto ad un adeguato standard di vita
• Il diritto ad un ambiente sano e sicuro

Obiettivi

• Conoscere la natura globalizzata dell’ industria dell’abbigliamento e capire il vero costo dei vestiti che acquistiamo
• Sviluppare competenze per analizzare le informazioni, pianificare e fare azioni concrete
• Incoraggiare la creatività, l’ immaginazione e l’impegno per l’attivismo

Materiali

• Cartelloni e pennarelli
Schede

Preparazione

• Fotocopiare le schede con tutte le informazioni, una per partecipante.
• Essere consapevoli del proprio ruolo nel sostenere la partecipazione delle persone

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  • 2° sabato di MaggioGiornata Mondiale del Commercio Equo

Istruzioni

Parte 1: I temi
1. Spiegate che il gruppo capirà meglio come sono creati i vestiti che acquistano, gli impatti sociali, economici e ambientali delle proprie scelte.
2. Chiedete alle persone di guardare le etichette nelle loro magliette o maglioni per vedere dove sono fatti e di che cosa sono fatti. Quanto costano? Fare un grafico sulla lavagna a fogli mobili, elencando tutti i paesi e prezzi.
3. Chiedete se il denaro è l’unico elemento da prendere in considerazione; poi distribuite le schede “identificare il vero costo del cotone” e “Il vero costo di una t-shirt di cotone” e date ai partecipanti 5 minuti per leggerle.
4. Fate un brainstorming per sollevare delle questioni, ad esempio, riguardanti i diritti del lavoro, tra cui il lavoro infantile, l’uso delle risorse (acqua e carburante), danni per l’ambiente da pesticidi e altre tossine, e le conseguenze della globalizzazione.
5. Chiedete al gruppo come, alla luce di questa consapevolezza, si sentono nell’acquistare una maglietta. Che cosa possono fare per intervenire contro le violazioni? Fate un brainstorming per trovare delle azioni concrete, per esempio, fare più attenzione all’acquisto dei vestiti in modo che essi non si usurino in fretta, come acquistare in futuro solo magliette del commercio equo o come lanciare una campagna nel loro paese per sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo a questo problema con i loro coetanei. Discutete quali sono le idee che loro potrebbero portare avanti. Lasciate il tempo per la ricerca di ulteriori informazioni e per pensare alla fattibilità delle loro idee.

Parte 2: Decisioni circa azioni concrete da portare avanti
6. Lasciate che i partecipanti rivedano il lavoro fatto, perfezionino le loro idee e si accordino su quali tipi di azioni intraprendere.
7. Chiedete di creare piccoli gruppi a seconda del tipo di azione che vorrebbero intraprendere e chiedete di elaborare una breve bozza di proposta che dovrebbe includere:
• Finalità e obiettivi chiari
• Una descrizione delle attività proposte (boicottaggio, concerti, programmi televisivi o radiofonici, teatro di strada, volantinaggio, ecc), compresi i motivi della loro scelta
• Un calendario dell’ attività e la sua attuazione
• I luoghi in cui l’attività si svolgerà (scuole, edifici pubblici, ecc)
• Stima dei costi e le risorse necessarie.
8. Chiedete a ciascun gruppo di presentare le propria proposta e di commentarla e proponete di suggerire alcuni miglioramenti.

Parte 3: Realizzazione
• Si può lasciar decidere ai partecipanti se lavorare nel gruppo intero oppure in piccoli gruppi a seconda dell’azione che vogliono mettere in campo.
• Al termine del lavoro rivedete come è andata e cosa il gruppo ha realizzato.

Debriefing e valutazioneGoto top

Dopo la parte 1:
• Il denaro è la cosa più importante nella valutazione del costo? Se no, perché no?
• Quanto sono importanti i costi sociali, economici e ambientali? Uno è più importante di un altro? Quali diritti umani sono violati?
• Quanto sareste disposti a pagare per una maglietta?
• Che cosa rende una campagna una buona campagna?
• Pensi che le istituzioni che operano nel campo della tutela dei diritti dei lavoratori, come le ONG, organizzazioni internazionali, agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni leader di
campagne anti-globalizzazione, stanno facendo la differenza? Perché? Perché no?
Dopo la parte 2:
• Quanto è stato facile concordare un piano d’azione? Sono tutti contenti del modo in cui le decisioni sono state prese in piccoli gruppi? Perché? Perché no?
• Perché le persone scelgono di essere attive rispetto alle azioni che hanno progettato?
• Si sono sentiti tutti coinvolti? Perché? Perché no?
• Quali violazioni dei diritti umani sono state trovate nei diversi gruppi?
Dopo la parte 3:
• Come è stata pensata l’azione o la campagna? Avete fatto delle pianificazioni? Perché? Perché no?
• Che cosa avete dimenticato ed invece sarebbe stato necessario?
• Tutti sono strati coinvolti e anche tutte le loro capacità? Se no, perché e cosa si potrebbe migliorare per la prossima volta?
• Che altro avete imparato da questa attività?

Linee guida per i facilitatoriGoto top

Per essere ben preparati leggete la sezione nel  Capitolo 3 “una panoramica completa di modi per attivarsi e come elaborare un piano di azione”. Leggete anche La scala di Hartsulla partecipazione e le informazioni di base sulla cittadinanza e partecipazione. Cercate le informazioni sulla Globalizzazione delle aziende internazionali. Prima di iniziare questa attività, verificate se la “Clean Clothes Campaign” esiste nel vostro paese o se un’organizzazione simile ha organizzato qualcosa di simile.

Informatevi sulle azioni che la Clean Clothes Campaign sta portando avanti e utilizzate gli strumenti già esistenti. E’ più facile attivarsi, ad esempio mettendo un video di CCC riguardante l’ abbigliamento sportivo linkando sul sito web del gruppo o blog del gruppo,in modo da sensibilizzare tutti rendendo il materiale pubblico. Inoltre, uno degli obiettivi di questa attività è quello di stimolare la partecipazione e la creatività. Pertanto, si dovrebbe sottolineare che i partecipanti hanno completa libertà di “inventare” qualunque nuova strategia per una campagna.

Se volete potete indicare il costo dei vestiti in rapporto all’ emissione di anidride carbonica; Ecometrica ha effettuato una valutazione dell’impatto del carbonio nella produzione di vestiti; prendete ad esempio una confezione di mutande da 3 paia. Pantaloni e t-shirt hanno probabilmente un impatto simile di emissione- anche se, probabilmente, i pantaloni vanno lavati meno frequentemente, sono probabilmente stirati meno! Il risultato è di 57 kg di CO2 dalla sua produzione al termine dell’uso di un vestito. Potete cercare a www.ecometrica.co.uk e cercare “scheda informativa sull’ abbigliamento”.

VariazioniGoto top

Potete sviluppare l’esercizio della parte 1 ed incoraggiare le persone a pensare in modo più approfondito sui costi reali; in questo modo:
1. Cominciate chiedendo ai partecipanti il prezzo della loro maglietta e concordate un prezzo medio.
2. Poi, chiedete di guardare le etichette per vedere la provenienza delle loro magliette.
3. Dividete i partecipanti in piccoli gruppi e con un brainstorming fate fare un elenco di tutte le fasi del processo produttivo, dalla coltivazione del cotone, fino alla vendita in negozio dell’oggetto.
4. In plenaria, confrontare le liste e fate una lista comune che sintetizza i diversi elementi secondo le voci generali: trasporto, costo del lavoro, il consumo di energia, e così via.
5. Poi, di nuovo nei piccoli gruppi, chiedete ai partecipanti di mettere un prezzo per ogni voce, ad esempio sulla coltivazione del cotone, il costo totale del lavoro, dei trasporti, e così via.
6. In plenaria di nuovo, discutete le stime dei gruppi.
7. Infine distribuite il foglio informativo e chiedete commenti.

Per continuare su questo temaGoto top

Contattate un referente della Clean Clothes Campaign nel vostro paese e impostate un piano di azione con il gruppo.
Potreste inoltre analizzare le questioni del commercio equo sulle scarpe sportive; il seguente link fornisce statistiche per i veri costi di scarpe sportive: http://www.vetementspropres.be

Il gruppo potrebbe voler esplorare temi e dilemmi in materia di responsabilità sociale delle imprese. Per esempio, molte buone cause ed eventi ricevono sponsorizzazioni da aziende che
sono responsabili di violazioni dei diritti umani. Queste aziende possono anche essere responsabili di inquinamento dell’ambiente nel processo di produzione. Il gruppo potrebbe aver interesse a discutere alcune delle questioni sollevate nella seguente dichiarazione di Jeremy Gilley, regista e fondatore di Peace One Day: “Peace One Day, non potrebbe esistere o funzionare senza sponsorizzazioni. La mia posizione è molto chiara. Sento fortemente che per influenzare la catena di approvvigionamento dobbiamo essere ‘nella stanza dei bottoni’. E ‘molto difficile, forse impossibile trovare una società che alimenta la catena e riesce a rispettare al 100% i diritti umani internazionali nel commercio, anche se ovviamente questa srebbe una posizione auspicabile “.
Le informazioni specifiche relative a questo esempio sono disponibili all’indirizzo www.peaceoneday.org e http://www.clearingthehurdles.org.

Se il gruppo vuole approfondire il tema del diritto al lavoro e la partecipazione ai sindacati, potete fare l’attività "La storia di Ashique"  che tratta la questione del lavoro infantile o "Incontro con il sindacato".Se invece avete trattato il tema dell’ abbigliamento sportivo e si vogliono trattare anche gli altri aspetti dei diritti umani in materia di sport, si può fare l’attività "Solo un minuto".

Per mettere in praticaGoto top

Continuate il lavoro che avete iniziato sullo sviluppo di contatti locali e gruppi di interesse e l’impatto della Giornata Mondiale del Commercio equo. Troverete un sacco di ispirazione http://www.wftday.org/.

È inoltre possibile utilizzare le conoscenze e le esperienze acquisite dal lavoro che avete appena fatto per fare una campagna su un altro tema che riguarda il gruppo. Ci sono numerose opportunità ed eventi durante tutto l’anno per sviluppare la conoscenza su altre questioni legate ai diritti umani, ad esempio l’8 marzo sui temi dei diritti delle donne con la Giornata internazionale della donna; il 20 giugno la giornata dei rifugiati e il 10 dicembre la giornata dei diritti umani. Grazie alla collaborazione con gli altri, potete dimostrare la vostra solidarietà a tutti coloro che lottano per i diritti umani, farete nuovi amici, vi divertirete ed imparerete.

Ulteriori informazioniGoto top

Ci sono molte organizzazioni che lavorano per il commercio equo. Utilizzate il motore di ricerca per trovare questo tipo di organizzazioni che lavorano nella vostra città. Le seguenti organizzazioni hanno partner in molti paesi europei:
www.cleanclothes.org ha molte informazioni e gestisce campagne a cui è possibile partecipare.
• La campagna “Vestiti per un Cambiamento” include un articolo: “La tua maglietta è stata prodotta con il lavoro infantile?” http://www.organicconsumers.org
• People Tree è il pioniere della fiera della moda del commercio internazionale: http://www.peopletreefoundation.org/
• La relazione del Justice Foundation Environmental “I bambini che stanno dietro il nostro cotone” dettaglia le condizioni scioccanti di circa un milione di bambini e bambine - alcuni di appena cinque anni - che lavorano 12 ore al giorno in condizioni estreme di caldo e freddo, molti vittime di sofferenza fisica, verbale e a volte di abusi sessuali: http://www.ejfoundation.org
• L’ obiettivo del Fair Wear Foundation è quello di migliorare le condizioni di lavoro nel settore dell’ abbigliamento: http://fairwear.org
• Fair Trade Resource Network è un centro di informazione per sviluppare il commercio equo e solidale e di “creare un mercato che valorizzi le persone che fanno il cibo che mangiamo e le merci che usiamo”: www.ftrn.org
• The Play Fair campaign è una coalizione di gruppi che lotta per i diritti del lavoro che cercano di spingere marchi di abbigliamento sportivo che producono oggetti per i Giochi Olimpici di abolire condizioni di sfruttamento nelle loro catene di approvvigionamento e di rispettare i diritti dei lavoratori: www.clearingthehurdles.org

Da stampare e distribuireGoto top

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Il monitoraggio del costo reale del cotone
Il cotone delle magliette è il prodotto di una serie di diversi settori a livello globale e viene prodotto in quasi tutti i paesi del mondo.
Una famiglia coltiva fra i sei e gli otto ettari di terreno in una tipica fattoria di proprietari terrieri e produce cotone in Burkina Faso. Un chilo di cotone grezzo prodotto in Burkina Faso ha un valore di $ 0,23. Per molti dei produttori di cotone il denaro guadagnato dalla vendita del cotone, rappresenta l’unica entrata in tutto l’anno.
Dalla fattoria, il cotone viene trasportato alla fabbrica per fare una garza di cotone, il processo costa al chilo 0,56 $. I lavoratori sono pagati $ 73,40 ogni due settimane.
Il cotone poi viene portato verso il porto di Lomé Togo per l’esportazione , dove è venduto ai mercanti a $ 0,88 al chilo. Oltre la metà del cotone è venduto alla Cina: è caricato su navi da carico per le destinazioni, come Shanghai, dove è venduto alle fabbriche di filatura locali per $ 0,97 al chilo. La maggior parte degli operai provengono da aree povere, spesso nell’ entroterra rurale della Cina. Vivono in dormitori creati in fabbrica e lavorano lunghe ore per una retribuzione bassa
Gli stessi capi - lavorati per molti dei marchi più famosi dell’Occidente, spesso nella stessa fabbrica - vengono portati a un porto e caricati per l’esportazione. Il prezzo medio di una maglietta importata negli Stati Uniti ha un valotre di 1,10 $, ma il grande magazzino del centro di Manhattan ne venderà due per $ 14,70.
Il cotone che inizialmente in Africa costava 0,56 $ al chilo ora vale 18,40 $. al chilo.

Queste informazioni provengono dal programma "Tracciare il vero costo del cotone", 2 maggio, 2007, disponibile sul canale BBC in internet.

Il vero costo della maglietta di cotone
• Uso dell’ acqua: 2157 litri (45% viene utilizzato per l’irrigazione)
• Uso dell’ energia: 8 kilowatt (28.800.000 Joule) di energia elettrica per filato e cucito
• 41,6-110 litri di carburante per il trasporto via terra e via mare
• Distanze di trasporto: 8851 - 15,128+ km
• Le emissioni di gas: NOx, CO, CO2, (gas serra) SO2, N2O, composti volatili
• Tossine: pesticidi 1-3g, scarico diesel, metalli pesanti (coloranti)
• Costo all’importazione: $,44-0,77
• Lavoro infantile: in 17 paesi, il salario medio è di 0,37 $ al giorno
• Varie: 53-91g di fertilizzante

Fonte: Earth Intelligence Network,
http://true-cost.re-configure.org/
http://forum.re-configure.org