L'evento "Valutazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati: promuovere un approccio multidisciplinare e rispettoso dei diritti umani" è organizzato congiuntamente dall’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP) e dall’Ufficio della Rappresentante speciale della Segretaria generale del Consiglio d’Europa (Coe) sulle migrazioni e i rifugiati, nell’ambito della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri.

In tale occasione, sarà presentato il Protocollo italiano per la determinazione dell’età anagrafica dei minori stranieri non accompagnati, insieme ai risultati di un’indagine nazionale sulla sua attuazione a livello delle singole regioni. Saranno inoltre discusse altre procedure nazionali sulla valutazione dell’età, condotte da Austria e Grecia, per favorire uno scambio di informazioni e un confronto di esperienze sull’attuazione delle prassi di valutazione dell’età predisposte dai vari paesi europei.

"L’accertamento dell’età, pur non essendo un dispositivo puramente medico, rappresenta in realtà uno strumento fondamentale per tutelare la salute mentale e fisica dei migranti durante la loro permanenza nel sistema di accoglienza. Di conseguenza, questo metodo dovrebbe essere attivato al più presto possibile, ogni qualvolta sussistano fondati dubbi sull’età reale della persona, al fine di tutelare la vulnerabilità del minore. È precisamente per questa ragione che è necessario condurre la procedura in un modo culturalmente appropriato, affinché il presunto minore sia in grado di dare il suo consenso", ha dichiarato la Direttrice generale dell'INMP, Concetta Mirisola.

 Rappresentante speciale della Segretaria generale sulle migrazioni e i rifugiati