Indietro Soluzioni globali alle sfide dell’Intelligenza Artificiale: l’evento di Alto Livello su IA e diritti umani apre i lavori della prima riunione plenaria del CAI

Soluzioni globali alle sfide dell’Intelligenza Artificiale: l’evento di Alto Livello su IA e diritti umani apre i lavori della prima riunione plenaria del CAI

Continuare a stimolare l’innovazione tecnologica per favorire il progresso sociale ed economico delle nostre comunità, assicurandosi però che i sistemi di Intelligenza Artificiale siano progettati, sviluppati e applicati nel pieno rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto. È quanto è emerso a seguito dell’evento di Alto Livello tenutosi lunedì 4 aprile alla Farnesina, co-organizzato dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa e dal Consiglio d’Europa, che ha dato avvio ai lavori del Comitato per l’Intelligenza Artificiale (CAI) dell’Organizzazione, attualmente in corso.

In linea con uno dei tre obiettivi strategici della Presidenza italiana, la promozione di un futuro “a misura di persona”, l’appuntamento ha visto la partecipazione di rappresentanti della Commissione Europea, del mondo universitario, dell’industria e delle istituzioni, segnando una tappa importante nel processo di affermazione dell’Europa come riferimento globale di eccellenza.

“È utile ricordare come la cosiddetta ‘rivoluzione dell'intelligenza artificiale’ abbia solo un decennio, il che significa che molteplici e ancora sconosciute sono le possibilità e gli ambiti di applicazione”, ha spiegato il Sottosegretario Benedetto Della Vedova intervenendo in apertura. “Di fronte a uno scenario così mutevole e in rapidissima evoluzione, le istituzioni nazionali e internazionali sono chiamate a concentrare i propri sforzi sulla definizione ed attuazione di norme e strumenti che rispondano all'esigenza di governare i rischi posti da determinate applicazioni dell'intelligenza artificiale.” Una sfida e un impegno condivisi a cui rispondere collettivamente nello sviluppo di un quadro giuridicamente auspicabilmente vincolante, coerente e universale.

“Dobbiamo creare un quadro giuridico sostenibile per l'Intelligenza Artificiale che si estenda in tutto il nostro continente e vada oltre”, ha proseguito il Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa Bjørn Berge prendendo la parola. “Una nuova convenzione che agisca come una piattaforma per la cooperazione e aiuti a fissare standard importanti, proprio come la Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica. (…) Il lavoro che stiamo svolgendo è una risposta a queste necessità, e ne fa parte il compito cruciale che il CAI, la nuova Commissione sull’Intelligenza Artificiale, è chiamato a portare avanti”.

Agli interventi d’apertura ha fatto seguito quello dell’On. Alessandro Fusacchia, Presidente dell’intergruppo parlamentare sull’intelligenza artificiale, che si è concentrato su tre aspetti necessari a conciliare rischi e opportunità legati allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale: attenzione alla non polarizzazione di progresso tecnologico e tutela dei diritti umani, che devono procedere di pari passo; sviluppo di una consapevolezza sempre maggiore delle giovani generazioni, che saranno presto protagoniste del processo di rivoluzione digitale; necessità di formazione delle Pubbliche Amministrazioni, che dovranno attuare le future legislazioni a riguardo.

Si sono quindi succeduti gli interventi dei relatori ospiti – moderati dalla Prof.ssa Paola Pisano, Esperta Scientifica del Ministro Di Maio per l’economia digitale e l’evoluzione dell’innovazione tecnologica – ciascuno invitato a esplorare i legami tra diritti umani e tecnologia a partire da prospettive ampie e diverse. Ha inquadrato la questione da una prospettiva europea Kilian Gross (Artificial Intelligence Policy Development and Coordination), che ha spiegato come per promuovere lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e affrontare i potenziali rischi che essa pone alla sicurezza e ai diritti fondamentali, la Commissione Europea lavori ad un quadro normativo che abbia al centro l’uomo e contempli una definizione e un approccio esaustivi, interventi proporzionati al livello del rischio e regole chiare per l’attuazione.

Una necessità, quella dello “human centric system”, a cui si appellano anche Virginia Dignum e Paolo Benanti, docenti rispettivamente della Umeå University e dell’Università Gregoriana. La prima ha ricordato che il focus necessario su tutela della privacy e non discriminazione non deve farci dimenticare come in gioco ci sia molto di più, in particolare la libertà degli individui e e la democrazia. Il secondo, riflettendo sulla legittimazione e sulle priorità di chi utilizza l’IA; ha richiamato l’esigenza fondamentale di governarla, affinché innovazione sia sinonimo di sviluppo, passando da una ‘algocrazia’, un governo degli algoritmi, a una ‘algoretica’, cioè un linguaggio stabilito dall’uomo e che ha l’uomo al centro..

Standard etici sono anche quelli a cui si attiene la Microsoft, portata al centro del dibattito da Cornelia Kutterer, che nel proprio intervento ha ricordato come l’azienda stia attualmente utilizzando le proprie risorse per collaborare al contrasto della disinformazione relativamente alla situazione in Ucraina, valorizzando l’impegno di Microsoft nel garantire il rispetto dei diritti umani attraverso l’uso della tecnologia che produce e il favore con cui la società guarda all’elaborazione di uno strumento vincolante da parte del Consiglio d’Europa. Guido Scorsa, Autorità del Garante per la protezione dei dati personali, ha infine, sollevato il tema degli utenti minori, cioè la fascia della popolazione che più di ogni altra utilizza tecnologie non appositamente pensate per i suoi fruitori, facendo riferimento all’esigenza di realizzare applicazioni pensate per i minori, che rispettino specifici obblighi di trasparenza.

Il termine dell’incontro ha segnato l’avvio della prima conferenza plenaria del Comitato per l’Intelligenza Artificiale (CAI) del Consiglio d’Europa, a lavoro fino a oggi, mercoledì 6 aprile. Compito del CAI, su mandato del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, sarà quello di negoziare il testo di uno strumento giuridico convenzionale dell’Organizzazione sull’intelligenza artificiale, un esercizio complesso e ambizioso che prenderà dunque avvio sotto l’egida e su impulso della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.

6 Aprile 2022
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