Indietro Elezioni in Moldova

Secondo gli osservatori internazionali le elezioni sono state ben gestite, durante una campagna contrassegnata da aspirazioni geopolitiche

“Le elezioni legislative del 30 novembre nella Repubblica di Moldova si sono contraddistinte per l’ampia scelta di alternative politiche e sono state generalmente ben gestite, nonostante l'esclusione di un candidato poco prima del giorno del voto abbia sollevato questioni sui tempi e le circostanze”, hanno affermato gli osservatori elettorali internazionali in una dichiarazione rilasciata oggi. Sebbene i candidati abbiano avuto libero accesso ai media, l’influenza politica esercitata sulle emittenti radiofoniche e televisive ha portato a una copertura mediatica di parte.

“La generale buona gestione delle elezioni ha dato agli elettori la possibilità di esprimersi a favore dei propri candidati preferiti e delle proprie aspirazioni geopolitiche, aspirazioni che sono state al centro di tutta la campagna”, ha affermato Emin Önen, coordinatore speciale e leader della missione di osservazione a breve termine dell’OSCE. “Tuttavia, l’esclusione di un noto partito poco prima della votazione ha gettato delle ombre sulle ultime giornate elettorali”.

Nel contesto delle aspirazioni geopolitiche del paese, i candidati hanno potuto concorrere in una campagna elettorale pacifica in cui le libertà fondamentali sono state generalmente rispettate. Il fatto che siano stati apportati cambiamenti alle liste dei candidati fino a una settimana prima dalla tenuta delle elezioni ha permesso ad alcuni potenziali candidati di continuare ad esercitare le loro funzioni in seno al Governo durante la campagna, confondendo così la distinzione tra amministrazione e attività elettorali. Gli osservatori hanno rilevato un numero limitato di violazioni durante la campagna, essenzialmente legate a un accesso iniquo agli spazi pubblici.

“Ieri, il popolo moldovo ha partecipato a elezioni libere e dignitose. Il nuovo parlamento eletto dovrebbe immediatamente attuare le tanto attese riforme al fine di risolvere le questioni socio-economiche, combattere la corruzione e adottare leggi sulla campagna elettorale e il finanziamento ai partiti politici, in particolare per garantire la trasparenza delle fonti di finanziamento. L’attuazione della legge deve essere equanime e la giustizia non deve mai essere selettiva”, ha affermato Jean-Claude Mignon, a capo della delegazione dell’APCE: “L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, i suoi meccanismi di monitoraggio, la Commissione di Venezia e il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) sono pronti ad assistere le autorità moldove nel portare avanti le riforme”.

L’amministrazione elettorale è stata professionale e trasparente e ha goduto della fiducia della maggioranza delle parti interessate. In particolare, il nuovo sistema elettronico di registrazione degli elettori ha segnato uno sviluppo positivo, sebbene la sua introduzione abbia dovuto far fronte a sfide legate alle procedure e alle infrastrutture, e anche se il giorno delle elezioni il trattamento dei dati degli elettori ha riscontrato alcune inadempienze tecniche. (segue...)

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