Indietro Sanzioni e misure non privative della libertà in Europa: statistiche annuali per il 2021

Sanzioni e misure non privative della libertà in Europa: statistiche annuali per il 2021

Il numero di persone oggetto di sanzioni e misure che mantengono i responsabili all’interno della comunità è rimasto relativamente stabile da gennaio 2020 a gennaio 2021, dopo diversi anni di crescita regolare, nel contesto della pandemia da Covid-19, secondo l’indagine annuale SPACE II 2021, condotta per il Consiglio d’Europa dall’Università di Losanna (vedere anche le principali conclusioni).

Il numero totale di persone in libertà vigilata è diminuito da 1.511.887 a 1.302.781 da gennaio 2020 a gennaio 2021, ovvero una riduzione del 14%. Tuttavia, questo è essenzialmente dovuto a una forte riduzione in Turchia, dove il numero di persone in libertà vigilata è diminuito, passando da 521.151 nel 2020 a 333.365 nel 2021. Ad eccezione della Turchia, il numero globale delle persone in libertà vigilata in Europa è sceso solo del 2,2%. Tre paesi hanno rappresentato il 60% della popolazione in libertà vigilata: Russia (470.736; 27%), Turchia (333.365; 19%) e Polonia (243.901; 14%).

Secondo l’indagine, che esamina le tendenze delle sanzioni e delle misure nella comunità come il monitoraggio elettronico, i servizi per la comunità, gli arresti domiciliari, i trattamenti, la semi-libertà e la libertà condizionale, il 31 gennaio 2021, vi erano 1.773.556 persone in libertà vigilata sotto la supervisione di 32 agenzie di libertà vigilata che utilizzano la persona come unità di conteggio. Questo corrisponde a un tasso di libertà vigilata mediano di 155 persone ogni 100.000 abitanti.

Le amministrazioni con il tasso di libertà vigilata più elevato sono state quelle di Polonia (645 persone in libertà vigilata ogni 100.000 abitanti), Lituania (545) e Georgia (506). Le amministrazioni con i tassi più bassi sono quelle di due paesi che hanno iniziato a ricorrere alle sanzioni e alle misure all’interno della comunità negli ultimi dieci anni: Macedonia del Nord (8 persone in libertà vigilata ogni 100.000 abitanti) e Serbia (30).

Secondo il professor Marcelo Aebi, direttore delle indagini SPACE, nel 2020 alcuni paesi hanno rilasciato detenuti, in modo provvisorio o definitivo, per limitare la diffusione del Covid-19. “È molto probabile che la maggior parte di questi autori di reati sia stata sottoposta a una forma di sorveglianza, ma questo non ha avuto un impatto significativo sulla dimensione complessiva della popolazione in libertà vigilata. La riduzione del numero di persone che arriva nelle carceri dovuta a una riduzione della criminalità offline e a un rallentamento della giustizia penale causato dalle restrizioni associate al Covid-19 sembra abbia ridotto leggermente il numero di persone sotto la supervisione delle agenzie di libertà vigilata che era aumentato negli anni precedenti”, ha affermato.

Condotta ogni anno per il Consiglio d’Europa dall’Università di Losanna, l’indagine SPACE fornisce una panoramica sul ricorso a pene privative della libertà (SPACE I) e a sanzioni e misure che si applicano nella comunità, dette anche alternative al carcere, (SPACE II), negli Stati membri del Consiglio d’Europa.


 Comunicato stampa
Sanzioni e misure non privative della libertà in Europa: statistiche annuali per il 2021

SPACE Strasburgo 21 giugno 2022
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