Image: Theme 'Gender' by Pancho

Alcuni concetti chiave

In Europa milioni di persone sono discriminate, stigmatizzate e persino vittime di violenza a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere, reale o percepito.
Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa1

Il genere influenza ognuno di noi in modi complessi, sottili, palesi. L’identità di genere e l’orientamento sessuale sono aspetti integranti della natura umana. I termini sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale hanno significati diversi ma vengono spesso confusi.

Con il termine sesso ci riferiamo alle caratteristiche biologiche e fisiologiche che differenziano gli uomini dalle donne. Veniamo identificati come maschio o femmina alla nascita; da questo momento in poi lo diventiamo anche a livello sociale e legale. Alcune persone nascono con caratteristiche fisiche atipiche che rende difficile stabilire se il loro genere sia maschile o femminile. Queste persone vengono identificate come “intersex” (ermafroditi). I medici, molto spesso, operano immediatamente la persona (o poco dopo la nascita) per “correggere” il suo corpo, spesso senza chiedere il consenso né a alla persona né ai genitori. Ciò è sempre più oggetto di critica da parte degli attivisti intersex. Essi citano il principio 18 dei Principi di Yogyakarta (un documento sviluppato da un gruppo internazionale di esperti di diritti umani) e si rivolgono agli Stati affinché “prendano ogni tipo di misura legislativa, amministrativa o di altro tipo per far sì che nessun corpo venga irreversibilmente alterato attraverso procedure mediche, nel tentativo di imporre un’identità di genere senza il pieno, libero e informato consenso della persona in accordo con l’età e la maturità dello stesso; tenendo presente che, trattandosi di azioni che riguardano i bambini, gli interessi primari degli stessi dovrebbero essere di primaria considerazione”.

Il genere si riferisce ad una serie di aspettative, comportamenti ed attività socialmente costruiti di uomini e donne, i quali vengono attribuiti loro sulla base del sesso biologico. Le aspettative sociali relative a un dato insieme di ruoli di genere dipendono da un particolare contesto socio-economico, politico e culturale e, per di più vengono influenzate da altri fattori quali razza, etnia, classe sociale, orientamento sessuale ed età. I ruoli di genere vengono appresi e variano ampiamente all’interno e tra le differenti società umane, e cambiano nel corso del tempo.
Siamo essere sociali dal momento in cui nasciamo. Ci sviluppiamo, cresciamo ed impariamo ad assumere un comportamento in base alle norme implicite della società in cui viviamo; influenzati notevolmente dalla nostra famiglia, dalla scuola, dal posto di lavoro, dai media, dalle nuove tecnologie dell’informazione e dalla cultura popolare. La socializzazione è un importante processo per diventare membri funzionali all’interno di un gruppo. Tuttavia, non tutti i messaggi che riceviamo attraverso il processo di socializzazione possono essere considerati benefici per noi stessi o per la società. La socializzazione di genere può limitare ragazze e ragazzi nell’esplorazione dei propri interessi e nella coltivazione dei propri talenti. Inoltre, le aspettative spesso irrealistiche e contraddittorie possono causare conflitti interni, problemi psicologici; il non volere o non essere capace di rispettare tali aspettative può portare a certe forme di maltrattamento da parte degli altri.

Con identità di genere ci riferiamo al genere a cui le persone sentono di appartenere, che può essere o non essere uguale al sesso che è stato loro assegnato alla nascita. Si riferisce all’esperienza individuale e profondamente insita di genere ed include la percezione personale del corpo ed altre espressioni, come l’abbigliamento, il linguaggio e il modo di comportarsi.

Transgender è un termine generico che viene spesso usato per descrivere una vasta gamma di identità ed esperienze; generalmente si riferisce a coloro i quali possiedono un’identità di genere che risulta diversa dal genere con il quale sono nati e a quelle persone che desiderano rappresentare la loro identità di genere in modo diverso dal genere assegnato alla nascita. I transgender sono coloro che possiedono un’attitudine di genere e/o identità di genere che differisce dalle convenzionali aspettative legate al sesso biologico, maschile o femminile, con il quale sono nati, e con il quale sono registrati legalmente alla nascita.

L’orientamento sessuale è l’attrazione emozionale e sessuale di una persona verso individui di sesso opposto, dello stesso stesso, di entrambi i sessi o di nessuno dei due. L’orientamento sessuale non è legato all’identità di genere; infatti, un uomo transgender può essere eterosessuale o gay allo stesso modo di un altro uomo. Tuttavia, questi due aspetti dell’identità sembrano andare di pari passo nel linguaggio comune e in qualche modo influenzano il modo in cui le persone trattano e percepiscono gli individui LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender).

Coppia cresce un figlio "senza genere"

In Svezia, una coppia ha deciso di crescere il loro bambino di due anni "senza genere". Non hanno informato nessuno riguardo al sesso biologico del figlio Pop, ne erano a conoscenza soltanto coloro che gli cambiavano il pannolino. Volevano che il bambino crescesse liberamente senza essere ancorato a nessun pregiudizio di genere.2

Domanda: Cosa pensate della decisione della coppia di non svelare il sesso di Pop?

La questione dei diritti umani in relazione al genere e alla sessualità

La parità di genere è un fondamentale diritto umano. Tuttavia, i diritti umani delle persone vengono costantemente violati sulla base dell’identità di genere o dell’orientamento sessuale. Alcune delle questioni fondamentali riguardano la partecipazione, la violenza di genere, i conflitti armati e la povertà, così come i diritti sessuali e riproduttivi.

Partecipazione

La discriminazione basata sul sesso, l’identità di genere e l’orientamento sessuale è diffusa in tutto il mondo. Essa condiziona particolarmente la partecipazione delle donne e delle persone LGBT alla vita sociale. Esistono barriere significative che ostacolano la piena ed equa partecipazione degli individui nel campo dell'istruzione, dell'occupazione e del processo decisionale politico e pubblico.

In tutto il mondo, le ragazze hanno meno accesso all'istruzione rispetto ai ragazzi; nel 60% dei paesi le ragazze frequentano l'istruzione primaria e secondaria meno dei ragazzi. 3 Sebbene nella maggior parte dei paesi europei ci sia un numero uguale di ragazzi e ragazze nel mondo della scuola - e in effetti sono di più le donne impegnate nell'istruzione superiore che gli uomini - la parità di genere è solo un primo passo verso la piena uguaglianza di genere. Ci sono però altre barriere che ostacolano la piena partecipazione delle ragazze alla vita sociale. Le ragazze vengono talvolta incoraggiate a studiare specifiche materie (per esempio le arti e le discipline umanistiche piuttosto che le scienze e l'ingegneria) viste come più adatte agli stereotipi di genere dominanti. È molto probabile che questo porti a differenze nei risultati. Per esempio, in tutta Europa le ragazze ottengono voti più bassi in scienze e tecnologia e i ragazzi ottengono risultati inferiori nella capacità di lettura.4 Il bullismo e le molestie sessuali nelle scuole sono molto diffusi.

Anche se negli ultimi decenni sono stati fatti notevoli progressi nella legislazione che promuove la parità di genere in ambito lavorativo, in particolare in Europa, ad oggi abbiamo ancora molta strada da percorrere per eliminare la discriminazione di genere sul posto di lavoro. Le donne sono spesso discriminate quando si tratta di accedere ad un determinato tipo di impiego, quando devono essere retribuite o quando aspirano ad ottenere ruoli di leadership. Per esempio, gli uomini, nell'Unione Europea, in media, guadagnano il 17,5% in più delle donne per lo stesso lavoro. 5 Le donne rischiano anche di subire molestie sessuali e atti di bullismo in ufficio o devono sopportare battute e atteggiamenti sessisti da parte dei colleghi. Alcune donne vengono scartate quando si tratta di ottenere una promozione o addirittura non vengono nemmeno assunte a causa della gravidanza o della maternità. Le responsabilità familiari non sono condivise equamente tra uomini e donne e di conseguenza, le donne interrompono più frequentemente la carriera e lavorano part-time più di quanto lo facciano gli uomini. Questo può influire sui loro diritti pensionistici al momento del pensionamento.

Domanda: In che modo ragazze e ragazzi o donne e uomini sono trattati diversamente nella vostra comunità?

Le donne sono significatamene sottorappresentate nelle istituzioni politiche. Nonostante costituiscano circa la metà della popolazione mondiale, solo il 18,4% dei parlamentari nazionali e 17 capi di stato o di governo nel mondo sono donne.6 Nel febbraio 2011 c'erano solo due capi di stato e due capi di governo donne nell'Unione Europea, e l'equilibrio di genere nei parlamenti nazionali era del 24% di donne e del 76% di uomini. Le donne costituiscono solo il 3% dei presidenti delle più grandi aziende europee.8

Solo quando le donne parteciperanno pienamente al processo politico e alla costruzione delle istituzioni potremmo dire di aver incluso anche il loro punto di vista. Il concetto di democrazia si realizza nel momento in cui vi è condivisione tra uomini e donne nel processo decisionale politico ed è garantita la piena partecipazione delle donne alla ricostruzione istituzionale..
Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani9

Le persone LGBT subiscono discriminazione e sono stigmatizzate a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere, reali o percepiti. Gli atteggiamenti omofobici e transfobici sono diffusi e le persone LGBT sono spesso vittime di bullismo nelle scuole, discriminate sul posto di lavoro e invisibili nel processo decisionale pubblico e politico. Le persone LGBT possono anche essere raffigurate come dannose per l'identità nazionale, la famiglia o la religione dai media nazionali o dai leader delle comunità locali e nazionali. I gruppi e le organizzazioni LGBT sono talvolta proibiti o viene impedito loro di organizzarsi, di esprimere le proprie opinioni o di manifestare. Le persone transgender incontrano ostacoli significativi nel procedimento di riconoscimento del loro genere preferito.10

"X" è ora un'opzione di genere nei passaporti australiani

I passaporti australiani avranno ora tre opzioni di genere - maschio, femmina e indeterminato - secondo nuove linee guida per rimuovere la discriminazione contro le persone transgender e intersessuali, ... Le persone intersessuali ovvero coloro che hanno caratteristiche biologiche ambigue, potranno apporre una “X” sui passaporti per indicare il proprio genere. Le persone transgender, la cui percezione del proprio genere è in contrasto con il loro sesso biologico, potranno scegliere se essere maschi o femmine sotto dichiarazione di un medico che lo attesti. Le persone transgender non possono scegliere "X".11

Domanda: Qual è la vostra opinione riguardo ai passaporti australiani che permettono di mettere "X" come genere?

Il matrimonio egualitario non è riconosciuto allo stesso modo in tutti i paesi europei. Alcuni stati hanno interrotto il trattamento preferenziale riservato alle coppie eterosessuali mentre altri concedono solo in rari casi, o mai, la possibilità di stringere accordi simili al matrimonio tra coppie dello stesso sesso o coppie in cui una o entrambe le persone sono transgender in modo da poter essere considerate dello stesso sesso. Il processo di adozione del figlio biologico del partner come secondo genitore, o l'adozione come genitore gay continua ad incontrare ostacoli anche dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo nel 2008 si è pronunciata contro la Francia nel caso di E.B. contro Francia. In tale occasione la Corte ha stabilito che la Francia aveva violato la Convenzione europea dei diritti dell'uomo non considerando l'adozione da parte di una donna gay allo stesso modo di quella di una eterosessuale single. 12. La convinzione che gay e lesbiche non possano essere genitori idonei è molto diffusa.

Domanda: Se la discriminazione di genere è illegale in luoghi come la scuola o il lavoro, perchè persiste?

"Violenza contro le donne" significa qualsiasi atto di violenza di genere che sfocia o può sfociare, in danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche per le donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata.
Dichiarazione delle Nazioni Unite sull'eliminazione della violenza contro le donne

Violenza di genere

La violenza di genere include, ma non si limita, alla violenza contro le donne e le ragazze. La violenza contro le donne è una delle forme più gravi di violenza di genere in Europa. Le donne e le ragazze subiscono molte forme diverse di violenza, tra cui la violenza domestica, lo stupro e la violenza sessuale, le mutilazioni genitali femminili (MGF), i delitti "d'onore", la tratta, l'infanticidio femminile e gli aborti selettivi legati al sesso del nascituro. La violenza contro le donne e le ragazze persiste in tutte le società del mondo e colpisce tutti i gruppi sociali. Le persone transgender sono estremamente esposte alla violenza di genere a causa del loro aspetto, del loro abbigliamento e di altre caratteristiche che spesso non sono conformi alle aspettative che ha la società nei confronti degli uomini e delle donne.

La violenza domestica, che può assumere la forma di abuso emotivo, fisico o sessuale, è particolarmente comune e colpisce non solo le donne e gli uomini coinvolti, ma anche i bambini della famiglia che ne sono testimoni o che diventano essi stessi vittime primarie per errore, per vendetta del maltrattante o perché cercano di proteggere la madre.  

Statistiche sconfortanti

Almeno una donna su tre nel mondo è stata picchiata, costretta a fare sesso o abusata in altro modo nel corso della sua vita e l'aggressore è di solito qualcuno che conosce.14
A seconda del paese europeo interessato, tra il 20% e il 50% delle donne sono vittime di violenza domestica.
Si stima che da 100 a 150 milioni di ragazze e donne in tutto il mondo vivano attualmente con le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili (MGF), una pratica che comporta la rimozione parziale o totale dei genitali femminili per motivi non medici. Tale pratica provoca molte conseguenze dannose per la salute ed è riconosciuta a livello internazionale come una violazione dei diritti umani di donne e bambine.15

Domanda: Gran parte della violenza di genere è ancora considerata una "questione privata". Questo atteggiamento come influisce sulle vittime, sui colpevoli e sui testimoni della violenza?

La violenza nelle relazioni tra adolescenti è una tematica che desta preoccupazione in tutta Europa; per esempio, da una recente ricerca nel Regno Unito è emerso che il 25% delle ragazze e il 18% dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni hanno subito una qualche forma di violenza fisica in una relazione.13

La prostituzione continua ad essere una questione controversa anche all'interno dei movimenti per i diritti delle donne. Da molti è considerata una forma di violenza, mentre altri fanno pressione perché la prostituzione sia pienamente riconosciuta come una professione con tutte le conseguenze legali. Una divisione simile esiste a livello politico. Alcuni paesi, come la Svezia, hanno bandito la prostituzione equiparandola ad un crimine, con la prostituta considerata una vittima, e il protettore, così come altri che ne beneficiano finanziariamente, come i perpetratori. In altri paesi, la prostituzione è al pari di un servizio e può essere praticata sotto certe limitazioni legali.

 

 

 

Riflettori puntati sul traffico di esseri umani

Ogni anno, milioni di persone in tutto il mondo sono vittime della tratta, una forma moderna di commercio di schiavi. La maggior parte delle vittime sono giovani donne e bambini che vengono trafficati a scopo di sfruttamento sessuale. È un serio problema in Europa. C'è stato un aumento del numero di donne e bambini trafficati nell'Unione europea dai paesi dell'Europa centrale e orientale. Ad oggi più di 140.000 vittime sono intrappolate nel traffico di esseri umani in Europa e non c'è segno di diminuzione di questa cifra.16 
La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani è entrata in vigore nel febbraio 2008. A settembre 2011 la Convenzione era stata firmata da 43 stati membri. La Convenzione ha istituito un Gruppo di Esperti In Azione contro la Tratta di Esseri Umani (GRETA) che monitora l'attuazione della Convenzione attraverso rapporti generali e specifici per paese.

A causa della sua natura per lo più nascosta, i dati sulla prostituzione sono ancora relativamente scarsi. Dagli studi, tuttavia, è emerso che più del 90% delle prostitute lascerebbero immediatamente la prostituzione se potessero – affermando chiaramente che esiste una forte pressione esterna che le spinge a continuare questo "lavoro". Inoltre, nella maggior parte dei casi, andare a prostituirsi non è una decisione consapevole di un adulto: oltre il 90% delle donne che si prostituiscono sono state abusate sessualmente e/o fisicamente da bambine, e l'età media per entrare nella prostituzione è di 14 anni.

Un'intera generazione di giovani uomini non aveva idea di chi fossero senza una pistola in mano. Diverse generazioni di donne sono rimaste vedove, sono state violentate, hanno visto le loro figlie e madri violentate e i loro figli uccidere ed essere uccisi.
Leymah Gbowee19

Anche la violenza contro le persone LGBT è molto diffusa. Le donne possono essere violentate per "curare" il loro lesbismo; gli individui vengono picchiati dalla polizia o diventano vittime di violenti attacchi di strada senza che le autorità riescano a prevenire o punire tali atti. La violenza è anche diretta verso coloro che vengono percepiti come “non eterosessuali”.

Domanda: Quali impatti ha la violenza di genere verso gli individui presi di mira?

Conflitti armati

Nei conflitti armati di oggi circa il 90% delle vittime sono civili, la maggior parte delle quali sono donne e bambini. Inoltre, le donne subiscono forme particolari di abuso dei diritti umani durante i conflitti, comprese forme specifiche e devastanti di violenza sessuale (pensiamo alla prostituzione di guerra e alle gravidanze forzate), spesso impiegate come parte della strategia politica o militare.

Un premio Nobel per la non violenza e l'incolumità delle donne

Leymah Gbowee, un'attivista per la ace della Liberia, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2011 per il suo ruolo nella mobillitazione delle donne attraverso le linee di divisione etniche e religiose per porre fine alla guerra civile in Liberia. Ha guidato donne nelle proteste contro la guerra e la violenza e ha organizzato uno sciopero del sesso che è durato alcuni mesi nel tentativo di far rinsavire gli uomini in guerra e di porre fine al conflitto armato.
Il premio Nobel per la pace è stato condiviso con Tawakkul Karnan, una giornalista ed attivista dello Yemen, per il suo ruolo di primo piano nella lotta per i diritti delle donne e per la democrazia e la pace nello Yemen, condiviso anche con la presidente liberiana Ellen Johnson Sirleaf, sempre per il suo ruolo nella costruzione della pace e nella promozione dei diritti delle donne.
Il Comitato del premio Nobel ha citato la risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell'ONU, adottata nel 2000, la quale afferma che i bambini e le donne sono i soggetti più direttamente colpiti da guerre ed instabilità politica e che le donne devono avere un'influenza e un ruolo maggiori nelle attività per il mantenimento e la costruzione della pace.

Violenze sessuali in guerra: uno dei grandi silenzi della Storia
Elisabeth Rehn e Ellen Johnson Sirleaf, autrici del rapporto delle Nazioni Unite "Donne, guerra, pace".

La violenza di genere nei conflitti armati è spesso rivolta a intere comunità, poiché mira a umiliare, dominare e infondere paura a tutti i membri di un certo gruppo. Anche se le donne e le ragazze rappresentano la maggior parte delle vittime di tale violenza di genere, anche gli uomini sono presi di mira. Per esempio, oltre 8.000 uomini e ragazzi musulmani bosniaci sono stati uccisi nel genocidio di Srebrenica nel 1995.18 I conflitti armati aggravano gli stereotipi di genere nelle società, riducendo la mascolinità a "difensore", "protettore" o "aggressore" e la femminilità a "vittima" e "vulnerabile".

Domanda: Perchè, secondo voi, la violenza di genere è così frequente durante i conflitti armati?

Povertà

Le donne svolgono il 66% del lavoro nel mondo, producono il 50% del cibo ma guadagnano il 10% del reddito e possiedono l'1% della proprietà.
UNICEF20

L'uguaglianza economica è fondamentale per raggiungere una reale parità di genere. Tuttavia, secondo alcune stime, le donne rappresentano oltre il 70% dei poveri del mondo. Le donne tendono a dedicarsi a lavori meno pagati o a svolgere impieghi insicuri nell'economia informale con pochi diritti e un basso reddito. La mancanza di parità di accesso e di qualità dell'istruzione le porta ad avere poche qualifiche e competenze, il che influisce sul tipo di lavoro che possono ottenere. Anche la dipendenza economica può giocare un ruolo chiave nelle relazioni ed è spesso legata alla violenza domestica. Nei nuclei familiari di coppie o famiglie, la maggior parte o tutte le faccende domestiche non pagate sono responsabilità delle donne adulte e delle bambine più grandi. Infatti, gli uomini sposati sono considerati la forza lavoro più affidabile, il che ha a che fare in larga misura con il fatto che i datori di lavoro presumono che gli uomini sposati non abbiano praticamente alcun dovere domestico o familiare, perché le loro mogli ne sono responsabili. Attraverso stipendi più alti e migliori possibilità di carriera, sono gli uomini che vengono ricompensati finanziariamente per il lavoro domestico non retribuito delle loro compagne.

Domanda: Quali potrebbero essere le ragioni per cui la povertà ha un effetto sproporzionato sulle donne?

Diritti sessuali e riproduttivi

La riproduzione è usata, consapevolmente o no, come un mezzo per controllare le donne, per limitare le loro scelte e per renderle subordinate agli uomini.
Dr. Nafis Sadik, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione

Per realizzare l'uguaglianza di genere è essenziale garantire i diritti sessuali e riproduttivi. Purtroppo, ad oggi le donne hanno scarso o nessun controllo sulla loro salute sessuale e riproduttiva. Il controllo maschile sul corpo delle donne viene fronteggiato in tutte le società e rappresenta un mezzo attraverso il quale l’uomo raggiunge e mantiene il suo dominio sociale, politico e culturale.

La mancanza di controllo su questi importanti diritti sfocia in gravi violazioni dei diritti umani, per esempio il matrimonio forzato, l'essere costrette a portare avanti le gravidanze, gli aborti e le sterilizzazioni forzate. Anche le persone transgender, dopo aver cambiato sesso, sono costrette a farsi sterilizzare per far riconoscere legalmente il loro nuovo genere. Alle donne, invece, viene spesso negato l'accesso ai servizi per la salute riproduttiva, compresi i servizi di aborto per le donne rimaste incinte a seguito di stupro o incesto o quando la gravidanza rappresenta un grave rischio per la loro vita o salute. L'accesso all'assistenza sanitaria materna, conveniente ed efficiente così come la diffusione di informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva sono essenziali per aprire la strada a una reale uguaglianza di genere.

Il genere e il lavoro con i giovani

Gender Matters
Gender Matters è un manuale che affronta la violenza di genere tra i giovani, pubblicato dal Consiglio d'Europa. L'esperienza scaturita dall’uso del manuale dimostra che l'educazione ai diritti umani è uno strumento efficace per affrontare le questioni che riguardano la parità di genere e, in particolare, la violenza di genere.

I contesti di animazione giovanile sono luoghi unici, sicuri e nevralgici nei quali ragazzi e ragazze possono discutere e condividere pensieri ed esperienze intorno ai temi del genere e della sessualità. I giovani spesso non sono in grado di fare domande con franchezza e discutere di argomenti così delicati con le loro famiglie; talvolta, non sono incoraggiati a farlo nemmeno in contesti di educazione formale. Invece, nei contesti di educazione non formale, nei quali si tende ad aprirsi ed esporsi di più, i giovani possono apprendere attraverso il mutuo aiuto ad affrontare e sfidare certi tipi di atteggiamenti.
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che le questioni di genere quasi certamente esistono in qualsiasi gruppo di giovani. Per esempio, qualcuno può avere un'esperienza diretta o indiretta di violenza domestica, un altro può provare incertezza riguardo la propria sessualità oppure essere vittima di bullismo perché la sua identità di genere reale o percepita non corrisponde a ciò che la società si aspetta. Per questa ragione, è importante tenere a portata di mano una lista di organizzazioni e fonti di consulenza che si occupano della parità e violenza di genere. Allo stesso modo, è importante prepararsi a sfidare gli atteggiamenti discriminatori verso le donne o le persone LGBT, come emerso dai giovani durante le sessioni. Infine, è necessario usare anche il mainstreaming di genere come strumento per prendere decisioni riguardo argomenti, partecipanti, metodi da utilizzare. 21

Un passo molto importante da fare è passare dal riconoscimento di tali diritti al loro conferimento. Gli educatori che si occupano di diritti umani devono onorare le differenze emerse tra i bisogni e le risposte delle singole donne. Senza questa sensibilità, l'educazione ai diritti umani potrebbe sembrare solo un'altra forma di manipolazione o oppressione delle donne. L'educazione è un obiettivo chiave per raggiungere l'uguaglianza di genere poiché influenza i modi in cui le società trasferiscono norme, conoscenze e abilità.

Molte organizzazioni giovanili internazionali in Europa hanno organizzato sessioni di studio in collaborazione con i Centri giovanili europei approfondendo vari aspetti che riguardano il genere e la parità di genere. Le sessioni di studio permettono ai giovani di esplorare tali questioni in profondità e di acquisire competenze utili per lavorarci efficacemente all'interno e all'esterno dell'organizzazione che rappresentano.22

16 giorni di attivismo contro la violenza di genere

Se vuoi fare qualcosa contro la violenza di genere, puoi iniziare aderendo alla campagna internazionale 16 Giorni contro la violenza di genere, lanciata nel 1991. I partecipanti hanno scelto le date del 25 novembre - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne - e del 10 dicembre - Giornata internazionale dei diritti umani - per collegare simbolicamente la violenza sulle donne e i diritti umani e per sottolineare che tale violenza è una violazione dei diritti umani. Più di 3.700 organizzazioni in circa 164 paesi hanno partecipato alla Campagna dei 16 Giorni dal 1991.23

Domanda: Come affrontereste gli atteggiamenti discriminatori basati sul genere o sulla sessualità nel vostro gruppo?

Proteggere i diritti umani legati al genere

I crimini e i reati d’odio di natura omofobica spesso mostrano un alto grado di crudeltà e brutalità. ... È persino molto probabile che sfocino nella morte. Le persone transgender sembrano essere ancora più vulnerabili all’interno di questa categoria. Rapporto OSCE17

Tutti i trattati internazionali sui diritti umani seguono il principio della parità di trattamento tra uomini e donne. Tuttavia, riconoscendo che le donne e le ragazze sono particolarmente vulnerabili agli abusi dei diritti umani, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1979 ha adottato la Convenzione sull'eliminazione della discriminazione contro le donne (CEDAW). La CEDAW definisce cosa si intende per discriminazione contro le donne e stabilisce cosa dovrebbero fare i governi nazionali per combatterla. 187 paesi nel mondo hanno firmato questo trattato, tra questi sono inclusi tutti i paesi europei.

UN Women è l'ente delle Nazioni Unite finalizzato alla parità di genere e all'emancipazione femminile. Sostiene gli organismi intergovernativi e i governi nello sviluppo di politiche e norme che tengano conto del genere e della loro attuazione pratica. UN Women dà la priorità a cinque questioni che ritiene fondamentali per raggiungere l'uguaglianza di genere, affermando che il progresso in queste aree può sbloccare il progresso globalmente. Tali aree sono: violenza contro le donne, pace e sicurezza, leadership e partecipazione, empowerment economico e pianificazione e bilancio nazionali.

L’ONU sta prendendo veramente a cuore la questione dei diritti umani delle persone LGBT. Non esiste un trattato internazionale legalmente vincolante sui diritti LGBT. Tuttavia, nel 2006 un gruppo di esperti internazionali di diritti umani ha stilato una serie di principi sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. I Principi di Yogyakarta affrontano una vasta gamma di standard internazionali sui diritti umani e stabiliscono come si applicano alle questioni di orientamento sessuale e identità di genere.

L'uguaglianza di genere e la lotta alla discriminazione sulla base dell'identità di genere e dell’orientamento sessuale sono centrali per il Consiglio d'Europa e l'UE. Il Consiglio d'Europa ha fatto un passo significativo firmando la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica24nel maggio 2011. Questa Convenzione è il primo strumento giuridicamente vincolante al mondo che crea un quadro giuridico completo per prevenire la violenza, proteggere le vittime e porre fine all'impunità degli autori. Essa definisce e criminalizza varie forme di violenza contro le donne, tra cui il matrimonio forzato, la mutilazione genitale femminile, lo stalking, la violenza fisica e psicologica e la violenza sessuale. Prevede anche l'istituzione di un gruppo internazionale di esperti indipendenti per monitorare la sua attuazione a livello nazionale.

Anche le organizzazioni non governative hanno un ruolo attivo nella protezione dei diritti delle donne e delle persone LGBT, sia a livello nazionale che internazionale. Women Against Violence Europe (WAVE) è un'organizzazione ombrello europea formata da membri provenienti dalla maggior parte dei paesi dell'Europa. Essa gestisce un database europeo online delle ONG che permette la ricerca per posizione geografica, area di competenza e campo di attività. La European Women's Lobby (EWL), un'altra organizzazione ombrello, rappresenta un buon punto di partenza per acquisire informazioni rilevanti, risultati di ricerche o contatti di ONG regionali, nazionali o locali che lavorano su diverse aree dei diritti delle donne o su questioni di genere relative alle donne.

Cooperazione tra partner civili, statali e privati per ridurre la violenza domestica

Nell'ambito del suo programma di responsabilità comunitaria, Vodafone Ungheria, in collaborazione con l'associazione per i diritti delle donne NANE, la polizia locale e altre due aziende private che forniscono supporto tecnico, ha lanciato un programma per prevenire gli atti di violenza domestica. Il programma pilota, a partire dal 2011, farà uso di 30 dispositivi che invieranno un segnale di emergenza e la posizione esatta della donna in pericolo quando viene premuto un pulsante attraverso la rete di Vodafone. Di conseguenza, le donne colpite da qualche forma di violenza nelle relazioni intime possono aspettarsi una risposta più rapida da parte della polizia.

Le organizzazioni LGBT includono gruppi sociali e di supporto, così come organizzazioni professionali e gruppi di sostegno all'interno di organizzazioni religiose tradizionali o partiti politici. L'IGLYO – l’Organizzazione internazionale per giovani e studenti LGBT e queer è la più grande rete di giovani e studenti LGBT al mondo con oltre 95 membri in più di 40 paesi. Lavora per promuovere i valori di accettazione e non discriminazione e per aumentare la partecipazione dei giovani LGBT e queer nel processo decisionale democratico; coopera con altre organizzazioni giovanili, come i consigli nazionali dei giovani, le organizzazioni studentesche europee e le organizzazioni politiche giovanili europee. L'IGLYO organizza sessioni di studio e conferenze ma è anche attiva nel lobbismo a livello politico.

Endnotes

1 Discriminazione nelle questioni dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere in Europa, Consoglio d'Europa, giugno 2011; http://www.coe.int/t/Commissioner/Source/LGBT/LGBTStudy2011_en.pdf
2  Per saperne di più http://www.thelocal.se/20232/20090623/
3 Global Education Digest 2010 http://www.uis.unesco.org/Library/Documents/GED_2010_EN.pdf
4 Gender Differences in Educational Outcomes: Study Taken on the Current Situation and Measures Taken in Europe 2009 http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/documents/thematic_reports/120EN.pdf
5 Commissione europea http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=681&langId=en
6 UN Women http://www.unifem.org/gender_issues/democratic_governance/facts_figures.php (statistiche del 2008). 
7 Commissione Europea http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=681&newsId=1031&furtherNews=yes 
8 European Women's Lobby http://www.womenlobby.org/spip.php?rubrique36&lang=en 
9 Discorso per la Giornata internazionale delle donne 2011;
http://www.ohchr.org/en/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=10810&LangID=E
10 Ibid.
11 "X" now a gender option in Australian passports, 15 settembre 2011;
http://www.msnbc.msn.com/id/44532536/ns/travel-news/t/x-now-gender-option-australian-passports/
12 Ulteriori informazioni http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1706514,00.html
13 http://www.empowering-youth.de/downloads/speech_barter.pdf
14 UN Women http://www.unifem.org/gender_issues/violence_against_women/facts_figures.php
15 Organizzazione Mondiale della Sanità http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs241/en/index.html
16 Factsheet on Human Trafficking, Ufficio delle nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, basato sui dati del 2011;
http://www.unodc.org/documents/human-trafficking/UNVTF_fs_HT_EN.pdf
17 Hate Crimes in the OSCE Region – Incidents and Responses, Report annuale del 2006, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, 2007; http://www.osce.org/odihr/26759
18 http://www.gendercide.org/case_srebrenica.html
19 Leymah Gbowee, Mighty Be Our Powers (New York: Beast Books, 2011), scritto con Carol Mithers, p. 168.
20 Gender Equality – The Big Picture, UNICEF, 2007.
21 A resource on gender mainstreaming: Gender Equality and Education, Ulrika Eklund in Coyote, Issue No. 2., maggio 2000
22 Dei report su queste sessioni studio sono disponibili su: http://www.coe.int/t/dg4/youth/Training/Study_sessions/Study_sessions_reports_en.asp
23 Per saperne di più  http://16dayscwgl.rutgers.edu/
24 Per il testo integrale della Convenzione:  http://conventions.coe.int/Treaty/EN/Treaties/HTML/DomesticViolence.htm

compass-key-date
  • 8 marzoGiornata internazionale della donna
  • 17 maggioGiornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia
  • 19 novembreGiornata mondiale dell'uomo
  • 25 novembreGiornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne