Avete mai provato a giocare a pallacanestro in carrozzina?

In breve

Questa è un’attività molto energica. I partecipanti usano la loro immaginazione e creatività per progettare nuovi giochi

Diritti correlati

• Il diritto a godere di salute fisica e mentale
• Uguaglianza in dignità e diritti
• Il diritto al riposo e al divertimento

Obiettivi

• Stimolare la consapevolezza sull’esclusione politica e sociale che deriva dalle attività sportive
• Sviluppare il lavoro di gruppo, l’abilità a cooperare e la creatività
• Incoraggiare al rispetto e all’inclusione, soprattutto di persone con disabilità

Materiali

• Uno spazio aperto
• Un cappello
• Schede di ruolo
• Bende (bende elastiche sono le migliori)
• Un blocco di legno o meteriale simile (da inserire sotto il piede di qualcuno, circa 30 cm x 12 cm x 10 cm di altezza) Avrete bisogno di un set di strumenti per ogni piccolo gruppo. Si suggerisce di includere quanto segue:
• Secchi grandi o cestini per la carta straccia
• Un rotolo di corda
• Palloni
• Giornali
• Pezzi di gesso per segnare i bordi
• Forbici e nastro adesivo per costruire gli strumenti

Preparazione

• Decidete quali disabilità volete che si rappresentino nell’attività e preparate le schede di ruolo; raccogliete le bende per gli occhi, i tappi per le orecchie, ecc, a seconda delle necessità;
• Preparate i set delle schede di ruolo e predisponeteli per ogni gruppo;
• Raccogliete il resto dei materiali in modo da avere pronto un set di materiali per ogni piccolo gruppo.

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  • 26 MaggioGiornata Mondiale delle competizioni

Istruzioni

1. Parlate ai partecipanti della giornata mondiale della competizione e spiegate che il compito è quello di inventare un nuovo gioco che coinvolga un’attività fisica che aumenti il battito cardiaco per 15 minuti di seguito.
2. Chiedete alle persone di dividersi in gruppi
3. Prendete il cappello che contiene le schede di ruolo e passate da ogni gruppo chiedendo ad ogni partecipante di scegliere una carta. Date a coloro che hanno estratto una scheda che indica una disabilità, alcuni minuti per entrare nel ruolo, per esempio per bendarsi o legare un braccio dietro la schiena.
4. Spiegate che ogni gruppo ha trenta minuti per progettare un gioco in linea con lo Sport per tutti, ovvero un gioco a cui tutti possono partecipare. Possono utilizzare alcuni o tutti gli strumenti consegnati. E’ compito di ogni gruppo decidere gli obiettivi e le regole del nuovo gioco. Ognuno nel gruppo deve partecipare alla preparazione e al processo decisionale.
5. Lasciate che i gruppi sperimentino i giochi ideati degli altri.

Debriefing e valutazioneGoto top

Iniziate con il considerare come le persone dei diversi gruppi hanno interagito gli uni con gli altri e se l’attività li ha divertiti. Proseguite discutendo dei giochi stessi, dell’inclusione e del disabilismo.
• Come è stato inventare un gioco? Quali fattori avete preso in considerazione? Il fatto che avevate nel gruppo persone con disabilità ha fatto la differenza?
• Come hanno lavorato i gruppi? Democraticamente, o una o più persone hanno preso le decisioni?
• Le persone che avevano delle disabilità: è stato difficile giocare il vostro ruolo? Pensate di averlo interpretato in modo realistico? Siete soddisfatti del contributo che avete portato al risultato finale?
• Le persone che non avevano disabilità: quali considerazioni avete fatto per superare le barriere che potevano minare la completa ed effettiva partecipazione delle persone con disabilità?
• Che tipo di compromessi avete fatto durante la messa a punto del gioco, in modo da dire onestamente che era uno Sport per tutti?
• Come pensate che sia essere giovani e con disabilità nel vostro paese? Quali possono essere le specifiche difficoltà che si incontrano?
• Pensate che i diritti delle persone con disabilità sono completamente rispettati? Se no, quali pensate che siano meno rispettati, e quali pensate che siano le principali ragioni per questo?
• Nella realtà, come sono esclusi alcuni gruppi di persone dagli sport? L’esclusione è una violazione dei loro diritti umani?

Linee guida per i facilitatoriGoto top

Cercate di assicurarvi che il gruppo sia “eterogeneo”, per esempio, alti e bassi, quelli con gli occhiali e quelli senza, maschi e femmine, di tutte le età, con varie abilità atletiche, ecc.

I ruoli dovrebbero essere divisi in modo tale che non ci siano più di due persone con disabilità in ogni gruppo. Potete prevedere le medesime disabilità in ogni gruppo oppure differenziarle. Se ogni gruppo ha al suo interno persone con disabilità simili, i partecipanti nelle fasi successive potrebbero riportare le modalità con cui hanno superato ostacoli simili. Se i gruppi hanno al loro interno persone con disabilità diverse, in seguito potrebbe risultare interessante verificare se i diversi gruppi hanno elaborato giochi che potessero includere tutte le disabilità o solo quelle che sono rappresentate nel gruppo stesso.

A seconda del gruppo, potreste aver bisogno di iniziare con un brainstorming sui giochi in generale. Per esempio, che i giochi hanno bisogno di avere scopi chiari o obiettivi e regole. Potreste aver bisogno di mettere dei limiti, per esempio, che il gioco sia eseguito entro una certa area oppure non duri più di venti minuti.

Se i gruppi trovano difficoltà a portare a termine il compito, oppure se non sono soddisfatti dei risultati, fate notare che questo riflette ciò che accade nella realtà e che non deve essere preso come se l’attività (o il gruppo) non funzioni. Nel debriefing dovreste discutere le cose che hanno portato a non raggiungere i risultati oppure ciò che ha portato le persone a non essere soddisfatte dei risultati raggiunti.

Durante il debriefing le persone possono dire che esclusione e discriminazione non sono veramente dei problemi, visto che le persone hanno cura di scegliere lo sport per il quale sono naturalmente dotati. Per esempio, le persone alte possono giocare a basket e persone meno energiche possono giocare a scacchi. Non di meno, sorge un problema: tutta l’attenzione e le opportunità di giocare nelle competizioni sono riservate a quei giovani che mostrano di essere promettenti e ciò a discapito di coloro che invece giocano solo per puro divertimento. Alcuni sport creano esclusione ad esempio perché sono necessarie attrezzature costose e lezioni.

VariazioniGoto top

Se volete usare quest’attività principalmente per promuovere le capacità di lavoro di gruppo potete chiedere ad un gruppo di progettare un gioco di cooperazione ed all’altro uno di competizione. Durante la rielaborazione potete confrontare quanto i partecipanti si siano divertiti nei due giochi.

Potete utilizzare l’attività sul tema dell’equità, della giustizia ed anche sul ruolo dei diritti umani come “regole del gioco”. In tal caso, potete non trattare la disabilità nella vostra attività e fare attenzione a come le persone hanno lavorato insieme per creare i loro giochi e verificare in plenaria se tutti, incluso le persone con disabilità o altri gruppi di persone, potrebbero partecipare ai giochi.

Esistono buone regole, tanto quanto i diritti umani, che assicurano un giusto svolgimento dei giochi in cui si limita il potere che alcuni giocatori possono esercitare sugli altri. Le regole devono essere applicate a tutti i giocatori, così come i diritti umani sono universali. Molte regole indicano i diritti insieme ai doveri. Per esempio, un giocatore di calcio ha il diritto di calciare la palla ma non un compagno di gioco. Ci sono penalizzazioni nel caso di violazione delle regole. Il processo di presa di decisioni sul cambiare le regole può venir paragonato ai processi di cambiamento delle leggi nella “vita reale”. Sono cambiate con decreti, dalla legislatura oppure dalle persone con un referendum o una consultazione con ONG e altri enti.
Nel debriefing potete porre le seguenti domande:
• In quali giochi vi siete divertiti di più? Che cosa rende un gioco “Un buon gioco?”
• Quanto è importante avere un obiettivo chiaro e regole giuste affinché tutti sentano di poter partecipare?
• Gli articoli della DUDU potrebbero essere visti come regole di vita in un mondo pluralistico. Per esempio, sono universalmente accettabili per tutti i giocatori? Ci sono abbastanza regole o sono troppe? Le regole sono giuste = Tutti i paesi giocano seguendo le regole?

Per continuare su questo temaGoto top

Se il gruppo è interessato a conoscere altri aspetti dell’uguaglianza, può svolgere l’attività "Verso la terra dell'uguaglianza",che esplora aspetti relativi alle pari opportunità. La simulazione "Scalata alla ricchezza e al potere" tratta le ineguaglianze dovute alla ricchezza. L’attività pone quesiti anche sulle pari opportunità, che potrebbero essere ricollegati alle condizioni che si trovano ad affrontare le persone con disabilità.

Per mettere in praticaGoto top

Organizzate una “Giornata degli sport”. Invitate i giovani di altre associazioni a provare i vostri nuovi giochi. Il gruppo dovrà decidere come rendere l’evento inclusivo. Contattate TAFISA e contribuite con i vostri giochi alla Giornata mondiale delle competizioni. Contattate organizzazioni locali che sostengono persone con disabilità nella vostra area e cercate le modalità per essere coinvolti nell’organizzazione e aiutare. Fate una ricerca sulla vostra scuola, associazione o punto di incontro ed elaborate suggerimenti per piccoli miglioramenti che potrebbero rendere il luogo più alla portata delle persone con disabilità.

Ulteriori informazioniGoto top

“Sport per tutti” è un movimento che promuove l’ideale olimpico che lo sport è un diritto umano senza distinzione di razza, classe sociale o sesso. Il movimento incoraggia le attività sportive che possono essere praticate da persone di tutte le età, di entrambi i sessi e di diverse condizioni sociali ed economiche. www.olympic.org/ioc/e/org/spor.tall

TAFISA è l’organizzazione internazionale principale di Sport per tutti che raccoglie più di 200 membri da oltre 130 paesi in tutti i continenti. Organizza programmi pratici ed eventi in stretta collaborazione, per esempio, con IOC, WHO, ICSSPE e UNESCO. La giornata mondiale delle competizioni (WCD) è organizzata da TAFISA. WCD è una competizione internazionale nell’ambito di Sport per tutti e attività fisica in cui le comunità di tutto il mondo competono l’una con l’altra. Tutti ed ognuno possono partecipare. Alla giornata mondiale delle competizioni possono partecipare dalle comunità con poche migliaia di persone alle città più grandi del mondo.
L’obiettivo è quello di promuovere l’attività fisica e lo Sport per tutti, non solo sport competitivi e non solo per le persone allenate e attive, ma tutte le forme di attività per tutte le persone di ogni età, genere e livello di abilità. Il solo criterio è che i giochi devono includere qualche forma di attività fisica che aumenti la frequenza cardiaca delle persone per 15 minuti di seguito.

Giochi olimpici giovanili: L’obiettivo dei Giochi olimpici giovanili (YOG) è quello di ispirare i giovani di tutto il mondo a partecipare ad attività sportive ed iniziare e vivere secondo valori olimpici.

Paralimpiadi: Il comitato internazionale Paralimpico (IPC) si impegna a che gli atleti paralimpici raggiungano l’eccellenza sportiva, organizzando eventi sportivi per le persone con disabilità dai principianti ai professionisti. In più, l’IPC ha l’obiettivo di promuovere i valori paralimpici che includono il coraggio, la determinazione, l’ispirazione e l’uguaglianza.

Potreste trovare rilevante - per voi e per i vostri partecipanti - prendere in considerazione le seguenti distinzioni fra sordo, non udente, persone con difficoltà di udito.

Sordo: un’identità culturale, linguistica e politica acquisita da molte persone. Individui che sono membri della comunità sorda aderiscono a norme culturali specifiche, valori e tradizioni del proprio gruppo di appartenenza. I membri solitamente utilizzano la lingua dei segni come loro prima lingua.

Non udente: un termine utilizzato per descrivere l’inabilità di udire parole o suoni; una descrizione medica di perdita dell’udito.

Persone con difficoltà di udito: si riferisce a persone con vari gradi di perdita d’udito che comunicano principalmente con un linguaggio verbale, completato dalla lettura delle labbra. Una persona con difficoltà di udito può utilizzare apparecchi acustici e/o impianti cocleari e può risolvere ogni altra residuale difficoltà di udito con strumenti di assistenza uditiva. Una persona può essere non udente da un punto di vista medico, ma con supporti tecnici, integrati con educazione e sostegno nella crescita, udire come una persona senza difficoltà di udito.

Definizioni e informazioni su “Disabilità e disabilismo” e i diritti umani possono essere reperite alla sezione Disabilità e disabilismo del capitolo 5.

Da fotocopiare e distribuireGoto top

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Schede di ruolo

Sei una persona sorda
Prendi dei tappi per le orecchie. Puoi parlare (ma non udire). Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona che ha difficoltà di udito
Prendi dei batuffoli di cotone e inseriscili nelle orecchie. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi

Sei una persona che utilizza la sedia a rotelle
Siediti su una sedia a rotelle e assicurati di imparare a manovrarla. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona con un braccio solo
Utilizza una benda per fissare un braccio dietro la schiena. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona senza braccia
Utilizza una benda per fissare entrambe le braccia dietro la schiena. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona claudicante
Utilizza una benda per fissare o bloccare il blocco di legno sotto un piede, in modo da avere l’impressione di avere una gamba più lunga dell’altra. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi

Sei una persona con una gamba sola
Utilizza una benda per legare un piede dietro la coscia come se avessi perso la gamba al di sotto del ginocchio. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona con difficoltà di apprendimento
Sei nervoso e manchi di autostima, hai necessità che le cose ti vengano spiegate con cura. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona ipovedente
Mettiti una benda sugli occhi. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona sordomuta
Prendi dei tappi per le orecchie. Non puoi udire e neppure parlare; comunichi utilizzando il linguaggio dei segni oppure scrivendo o disegnando. Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.

Sei una persona senza disabilità
Cerca di rappresentare il tuo ruolo in modo realistico senza esagerare o fare ricorso a stereotipi.