Come cittadini, abbiamo tutti l’obbligo di intervenire ed essere coinvolti – è il cittadino che cambia le cose.

José Saramago

In breve

Questa attività prevede il gioco di ruolo e discussione. I partecipanti riflettono sul significato di partecipazione giovanile e discutono il modo per incrementare la loro partecipazione nella comunità locale.

Diritti correlati
  • Il diritto di partecipare all’amministrazione e a libere elezioni.
  • Il diritto a partecipare alla vita culturale
  • La libertà di opinione e informazione
Obiettivi

• Riflettere sul modo in cui i giovani possono partecipare e i fattori che impediscono o facilitano la loro partecipazione.
• Sviluppare capacità di cooperazione, organizzarsi e agire insieme agli altri
• Coltivare un senso di responsabilità per le proprie azioni

Materiali

• Volantino: "La scala dei partecipanti"(vedi anche le informazioni su Cittadinanza e Partecipazione)
• Grande foglio di carta, pennarello e forbici
• Post-it” o piccoli pezzi di carta che devono essere attaccati su una parete
• Un muro

Preparazione

• Fate delle copie del volantino, una per ogni piccolo gruppo
• Fate 6 segni: ostacoli, controllo, no controllo, fattori abilitanti, controllo, no controllo

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  • 28 SettembreGiornata del diritto alla conoscenza

Istruzioni

Parte 1. Cosa è la scala della partecipazione? (45 minuti)
1. Invitate i partecipanti a dire il significato che danno al termine “partecipazione giovanile”.
2. Distribuire il diagramma della scala della partecipazione e spiegate che questo è un modello per pensare in modi differenti alla partecipazione. Discutete brevemente sui differenti livelli.
3. Dividete il gruppo in 8 piccoli gruppi. Allocate un livello di partecipazione a ciascun gruppo e chiedete loro di preparare una breve scenetta di 2-3 minuti per illustrare il livello che a loro è stato consegnato.
4. Quando i gruppi sono pronti, invitateli a presentare la loro scenetta a turno. Consentite domande o tempo per commenti tra le diverse scenette se i partecipanti lo richiedono.

Parte 2. Come noi partecipiamo
5. Chiedete ai partecipanti di lavorare individualmente per 5 minuti, cercando di trovare esempi nella loro vita per gli 8 livelli per quanto è possibile. Chiedete loro di pensare a come agiscono in tutti gli aspetti della loro vita: a casa, scuola, associazione, lavoro e con la famiglia e gli amici.
6. Poi invitate i partecipanti a condividere i loro esempi in piccoli gruppi di 4/5 persone. Mentre discutono gli esempi, chiedete ai partecipanti, di indicare eventuali ostacoli (cose che li frenano dal proseguire nella scala) e fattori abilitanti (cose che li aiutano a proseguire nella scala). Loro devono scrivere ogni idea su un “post-it”.
7. Mentre i gruppi stanno discutendo, attaccate i cartelloni “ostacoli” e “ fattori abilitanti” su un muro a due metri circa l’uno dall’altro. Poi portate i gruppi in plenaria e chiedete loro di attaccare i loro fogli sul muro sotto i cartelloni.
8. Rivedete le due liste con i partecipanti. Chiedete chiarimenti per ogni dichiarazione ambigua e cercate di risolvere ogni disaccordo tra i partecipanti circa il posizionamento delle dichiarazioni.
9. Adesso attaccate i cartelloni “controllo” e “non controllo” sul muro sotto i primi cartelloni e chiedete ai partecipanti di ordinare ogni lista in due sotto liste a seconda che le dichiarazioni
riguardino cose su cui hanno (o pensano di avere) il controllo, o a seconda che le dichiarazioni si riferiscano a fattori esterni che sono fuori dal loro controllo.
10. Alla fine rivedete le posizioni dei fogli nelle quattro liste. Poi procedete alla valutazione e debriefing.

Debriefing e valutazioneGoto top

  • L’attività ti ha aiutato a pensare più chiaramente sui modi con cui partecipi nelle differenti aree della tua vita? Cosa ti ha sorpreso di più?
  • Pensi che la partecipazione giovanile in generale sia alta o bassa – nella tua scuola, associazione, e comunità. Quali sono le ragioni?
  • Importa se i giovani partecipano attivamente o no? Perchè?
  • Si considera la scarsa partecipazione come il risultato per lo più di fattori interni (psicologici) o fattori esterni?
  • Come si sentono le persone quando possono partecipare in modo “genuino” - in altre parole quando la loro partecipazione non è solo simbolica?
  • Ai partecipanti farebbe piacere poter partecipare ad un “livello” più alto rispetto a quello in cui si trovano adesso? Se sì, in quali settori? Quali sono le ragioni per farlo, e quali sono le ragioni per non farlo?
  • Ai partecipanti farebbe piacere poter partecipare ad un “livello” più basso rispetto a quello in cui si trovano adesso? Se sì, in quali settori? Quali sono le ragioni per farlo, e quali sono le ragioni per non farlo?
  • Quante persone si sentono di poter partecipare più di quanto non facciano oggi, e come molti ritengono che lo faranno? Se sì, come e quando? Come il diritto di partecipazione al
  • processo decisionale viene garantito dai documenti sui diritti umani?

Linee guida per i facilitatoriGoto top

Nella parte 2, incoraggiare i partecipanti a pensare il più possibile a modi diversi di partecipazione. Per idee, consultare le informazioni su Cittadinanza e partecipazione.

Quando si introduce la scala della partecipazione, mettere in chiaro che il modello non intende suggerire che essere a livello “alto” è sempre la cosa migliore. In situazioni diverse e a seconda dell’esperienza delle persone, disponibilità di tempo delle persone o livello di interesse può essere più appropriato partecipare per esempio, come un consulente o come rappresentante..
Non c’è nulla di intrinsecamente “sbagliato” con l’essere semplicemente consultato (o anche di essere semplicemente informati) in determinate situazioni. Tuttavia, gli ultimi tre livelli di manipolazione, decorazione e tochenismo non sono accettabili e non possono essere considerati come “partecipazione”, perché il coinvolgimento ed il contributo sono minimi o inesistenti. Si dovrebbe sottolineare questo punto per essere sicuri che nessuno abbia dubbi al riguardo.

Quando il gruppo cerca di pensare ai fattori abilitanti e agli ostacoli, aiutatelo a mettere il maggior numero possibile di dichiarazioni sotto la categoria “controllo”. Si consiglia di fare alcuni esempi o ricordare loro che gli “ostacoli” possono essere sia psicologici che fisici o strutturali. Nelle discussioni, incoraggiare i partecipanti a trovare il modo di affrontare cose che sembrano essere ostacoli, per esempio, se suggeriscono che “una autorità (insegnanti o consiglio di amministrazione in un’associazione o all’università) non li lascia partecipare”, scoprire se hanno provato a chiedere di partecipare!
Se dicono: “Noi non pensiamo di poter fare”, chiedere come potrebbero dimostrare che possono farlo!
Se dicono “Questo renderebbe solo i miei genitori / insegnanti / autorità locali arrabbiati”, vedere se riescono a trovare altri modi di porre la questione in modo che la persona o le persone a cui si riferiscono possano reagire diversamente.

Si consiglia di usare questa attività come un’opportunità per parlare di partecipazione dei membri del gruppo alle lezioni o attività dell’associazione in generale. Si potrebbero studiare i modi in cui possano essere in grado di facilitare una maggiore partecipazione e l’assunzione di iniziative da parte loro.

Discutere se alcuni membri del gruppo rappresentano ostacoli per gli altri, impedendo loro di partecipare a un livello più alto, può essere un modo per affrontare le questioni circa la pressione dei pari e il bullismo.

VariazioniGoto top

È possibile utilizzare le scenette, all’inizio per esplorare gli ostacoli e fattori abilitanti, piuttosto che far lavorare i giovani sui casi nella loro vita. Dopo ogni performance, si può utilizzare la tecnica Teatro Forum e chiedere ai partecipanti di prendere le misure successive in un modo diverso. Questo permetterà loro di esplorare modi di affrontare gli ostacoli in situazioni simili alla propria vita che possono impedire loro di partecipare più attivamente.

Per continuare su questo temaGoto top

Disegnare un piano d’azione insieme al gruppo per dare alle persone la responsabilità e il controllo su ciò che stanno facendo e sull’ apprendimento.

L'attività "State attenti, vi stiamo guardando" promuove l’azione personale e di responsabilità e mostra modi di partecipazione in una campagna.

Per attivarsiGoto top

Chiedete al gruppo di redigere un elenco delle cose nella loro comunità locale che vorrebbero cambiare. Poi chiedete loro di individuare uno o due elementi in questa lista in cui ritengono di essere in grado di avere un impatto, e di esplorare come la loro voce possa essere ascoltata o come avrebbero potuto influenzare il cambiamento in qualche altro modo. Poi incoraggiateli a tradurre queste idee in azione!

Ulteriori informazioniGoto top

La partecipazione dei giovani è l’impegno attivo dei giovani in tutta la loro comunità e implica un alto grado di partecipazione nella pianificazione e nel processo decisionale in tutte le attività in cui i giovani non sono storicamente impegnati; questi potrebbero essere, ad esempio, le attività in materia di sport, scuole, associazionismo e la comunità locale. Ciò implica che i giovani siano coinvolti nello sviluppo di qualche azione che soddisfi le esigenze reali e che l’impatto coinvolga altri, cioè, al di fuori o al di là degli stessi giovani partecipanti.Il Consiglio d’Europa ha un manuale sulla rivisitazione della Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale denominato “Dite la vostra”. Questa è una risorsa eccellente sulla partecipazione dei giovani e ha una sezione separata di attività.

In Europa vi è una consolidata tradizione di partecipazione dei giovani e di rappresentanza. Per esempio, l’impegno del Consiglio d’Europa per promuovere una maggiore partecipazione dei giovani può essere dimostrato attraverso il suo sistema di cogestione nel settore giovanile. Il Consiglio consuntivo per la gioventù riunisce 30 rappresentanti di organizzazioni giovanili non governative internazionali e consigli nazionali della gioventù che, insieme con i funzionari governativi per la gioventù nel Comitato direttivo europeo per la gioventù, decidono sulle priorità e i programmi e formulano raccomandazioni per le politiche dei programmi futuri. Il Consiglio Consultivo formula anche pareri e proposte su tutte le questioni riguardanti i giovani in seno al Consiglio d’Europa.

Il Forum europeo per la gioventù è una piattaforma indipendente e democratica a conduzione giovanile, che rappresenta circa 100 consigli nazionali della gioventù e le organizzazioni giovanili internazionali. Il Forum lavora per consentire ai giovani di partecipare attivamente alla società per migliorare la propria vita, per rappresentare e difendere i loro bisogni e interessi e quelli delle loro organizzazioni nei confronti delle Istituzioni Europee, il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite. Il Forum ritiene che una “cultura della partecipazione” deve essere creata. Ciò significa che l’agenda politica per la gioventù si deve sviluppare di pari passo con l’aumento della partecipazione dei giovani ai processi decisionali sulle questioni che li riguardano.

Image: Roger Hart's model for “Children’s participation from tokenism to citizenship”

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