Indietro Un’attenzione particolare rivolta ai diritti delle donne: preselezionate tre candidate per il Premio Václav Havel 2020

Un’attenzione particolare rivolta ai diritti delle donne: preselezionate tre candidate per il Premio Václav Havel 2020

La giuria del Premio diritti umani Václav Havel, destinato a ricompensare l’azione eccezionale della società civile in difesa dei diritti umani in Europa e oltre i confini europei, ha annunciato oggi la lista dei tre finalisti per il Premio 2020, in cui figurano i nomi di tre candidate attive nella promozione dei diritti delle donne o dell’uguaglianza di genere.

Riunitasi oggi in videoconferenza, la giuria, composta da personalità indipendenti con esperienza in materia di difesa dei diritti umani e presieduta dal Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Rik Daems, ha stilato la seguente lista, in ordine alfabetico, dei tre candidati preselezionati:

  • Loujain Alhathloul (Arabia Saudita)
    La candidata è una delle dirigenti del movimento femminista saudita. È un’eminente attivista impegnata nella difesa dei diritti delle donne, nota per avere sfidato il divieto delle donne di guidare in Arabia Saudita e per essersi opposta al sistema saudita di tutela maschile. È stata arrestata a più riprese, condannata, e si trova in carcere dal 2018.
  • Monache dell'Ordine Drukpa (Nepal)
    Si tratta di un gruppo di giovani monache buddiste attivamente impegnate nella promozione della parità di genere, della sostenibilità ambientale e della tolleranza interculturale nei loro villaggi di origine nell'Himalaya. Si sono distinte per avere distribuito provviste e beni di prima necessità nei villaggi di difficile accesso dopo il terremoto che ha colpito Kathmandu nel 2015. Le monache dell’ordine Drukpa hanno inoltre impartito corsi di autodifesa alle donne e hanno percorso oltre 20.000 chilometri in bicicletta per protestare contro la tratta di donne e ragazze.
  • Julienne Lusenge (Repubblica democratica del Congo)
    La candidata è un’attivista congolese per la difesa dei diritti umani che ha condannato pubblicamente e documentato gli abusi sessuali e gli atti di violenza contro le donne nel suo paese. Ha svolto un ruolo determinante per ottenere la condanna da parte della Corte penale internazionale di Thomas Lubanga per reclutamento forzato di bambini soldato e ha raccolto prove di crimini di schiavitù sessuale nel processo contro Germain Katanga, ottenendo inoltre la condanna di centinaia di autori di violenze nei confronti delle donne a livello nazionale. In svariate occasioni ha ricevuto minacce a causa delle sue attività.

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Assemblea parlamentare Strasburgo 8 gennaio 2021
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