Indietro Gli Stati membri del Consiglio d’Europa non devono pregiudicare la protezione dei diritti umani in risposta agli afgani che cercano sicurezza

Gli Stati membri del Consiglio d’Europa non devono pregiudicare la protezione dei diritti umani in risposta agli afgani che cercano sicurezza

“Gli Stati membri devono impegnarsi in modo inequivocabile a gestire l’arrivo di persone che fuggono dalla terribile situazione in Afghanistan in linea con i loro obblighi in ambito di diritti umani”, ha dichiarato la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović.

“Diversi governi e autorità locali negli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno dato un esempio positivo impegnandosi a ospitare persone che fuggono dall’Afghanistan a seguito della presa del potere da parte dei talebani. Purtroppo, tuttavia, molti Stati membri hanno anche suggerito, annunciato o intrapreso misure per la chiusura dei confini, la costruzione di muri e recinzioni, restrizioni sulle richieste di asilo o respingimenti. Queste e altre misure apparentemente volte a “prevenire la migrazione irregolare” potrebbero determinare l’impossibilità delle persone di chiedere asilo nei territori dei nostri Stati membri, il loro respingimento illecito alle frontiere o la loro impossibilità di accedere alla protezione lungo le rotte in cerca di sicurezza.

Alcuni Stati hanno chiamato in causa i timori di una nuova “crisi migratoria” o “le lezioni del 2015” per giustificare tali misure. Questo non tiene conto del fatto che la vera crisi è quella che affrontano le persone in Afghanistan, in particolare le donne e le ragazze, nonché alcuni paesi vicini dove le persone fuggono e che ospitano già numerosi rifugiati afgani da molti anni”.


 Sito web della Commissaria per i diritti umani

Commissaria per i diritti umani Strasburgo 30 Agosto 2021
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