Indietro La tutela dei diritti delle minoranze europee deve rimanere una priorità, ha dichiarato il Segretario generale nel corso di una conferenza a Strasburgo

La tutela dei diritti delle minoranze europee deve rimanere una priorità, ha dichiarato il Segretario generale nel corso di una conferenza a Strasburgo

“Minoranze e lingue minoritarie in un’Europa in evoluzione” è il titolo della conferenza che si è svolta a Strasburgo dal 18 al 19 giugno, in occasione del 20° anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali e della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, i due principali trattati del Consiglio d’Europa in questo campo.

“Oggi, circa un cittadino europeo su sette dichiara di appartenere a una minoranza nazionale o linguistica”, ha affermato il Segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland nel suo discorso di apertura della conferenza. “Molti vivono in zone “politicamente calde”, in cui vecchie ostilità o nuovi contrasti possono riaccendere le tensioni. In tali situazioni vi è sempre il rischio che si verifichino abusi dei diritti delle minoranze.”

“Alla luce della serie di sfide che l’Europa ha dovuto affrontato di recente e dell’insorgere degli estremismi nazionalistici e della xenofobia cui stiamo assistendo, la tutela dei diritti delle minoranze europee deve oggi rimanere una priorità,” ha sottolineato.

Jagland ha messo in guardia contro la "nuova e dannosa tendenza" degli Stati a considerare la protezione delle minoranze nazionali come una questione bilaterale, piuttosto che multilaterale, e a cercare di ridefinire la propria identità a scapito della diversità cultuale, linguistica ed etnica, con la conseguenza che le minoranze nazionali potrebbero essere spinte ad identificarsi più strettamente con il loro Stato di origine. ”È un circolo vizioso in cui, alla fine, tutti sono perdenti,” ha ammonito Jagland.

“Ricordiamo che soltanto venticinque anni fa le guerre nell’ex Jugoslavia hanno causato la morte di oltre 200.000 persone. Le minoranze nazionali sono state vittime di abusi, attacchi e sono state utilizzate come capri espiatori nel contesto di atroci violenze. La Jugoslavia e i suoi Stati successori non facevano parte del Consiglio d’Europa e i due strumenti giuridici che celebriamo oggi non erano ancora in vigore. Non dobbiamo illuderci che un ritorno alla violenza di quegli anni sia impossibile in Europa. La minaccia incombe, forse ora più pericolosa che mai. Ma disponiamo dei mezzi per contrastarla.”

La conferenza, organizzata nel quadro della Presidenza croata del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, farà il punto sull’evoluzione della protezione dei diritti delle minoranze nazionali e delle loro lingue negli ultimi vent’anni. Verterà in particolare sulle attuali evoluzioni, che determinano la situazione delle minoranze nazionali e delle lingue minoritarie, sul ruolo svolto dalle politiche linguistiche e dell’istruzione nell’interazione tra lingue minoritarie e ufficiali, nonché sulle opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche alle persone appartenenti a minoranze.

Consiglio d’Europa Strasburgo 19 Giugno 2018
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